Anno: 1999 Durata: 105 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:COMMEDIA
Regia:-
Specifiche tecniche:-
Tratto da:TRATTO DALLA COMMEDIA "CIO' L'AIDS" DI GIUSEPPE PASCULLI
Produzione:ORISA PRODUZIONI - DANIELE MAZZOCCA, CRISTIANO BORTONE, GIANLUCA ARCOPINTO
Distribuzione:MARIO E VITTORIO CECCHI GORI (2000)
I componenti di una famiglia di meridionali perseguitati dalla sfortuna scoprono l'uno dopo l'altro di essere sieropositivi. Ma da chi è cominciato il contagio? I sospetti fanno affiorare un intreccio di infedeltà e di comportamenti derivanti da confuse identità sessuali. Ci sono un marito ipocondriaco, una moglie frustrata, suo fratello gay e un amico di famiglia scroccone. La malattia, anzichè deprimerli diventa un'occasione perchè ognuno di loro accetti se stesso e trovi la felicità. TRAMA LUNGA Mario e Rosaria sono marito e moglie. Con loro a casa vive Dino, fratello di lei e omosessuale dichiarato. Inoltre regolarmente a pranzo e a cena si presenta Sabino, un amico di Mario, nullafacente. La vita quotidiana viene un giorno sconvolta dalla notizia che Rosaria ha l'AIDS. Mario è preso dal panico, e dopo di lui anche Sabino comincia ad avere paura, perché lui e Rosaria sono amanti. Sabino se la prende con Dino, quando quest'ultimo gli dice di essere sieropositivo. I due si lasciano andare ad atteggiamenti affettuosi e Mario li sorprende. Intanto anche Mario ha avuto il responso del medico: lui ha la malattia dal 1996, contratta a Parigi in un locale di incontri erotici di ogni tipo. Adesso tutto è chiarito, ed anche Mario può cedere al corteggiamento di Dino. Quando sono a casa tutti insieme, arriva la notizia che è stata scoperta una nuova cura per debellare l'AIDS. Esultano, ma subito dopo restano perplessi. Ognuno rinfaccia colpe all'altro, e Mario vuole cacciare tutti di casa. Escono, Mario resta solo, avvicina un ragazzo in un parco. Gli altri ripassano in macchina e lo chiamano. Sabino e Rosaria davanti, lui e Dino dietro.
"Bortone, al suo secondo film dopo Oasi, prova dunque a rovesciare il punto di vista rielaborando un testo teatrale di Giuseppe Pasculli e ricorrendo a una messa in scena quasi metacinematografica, tra Pappi Corsicato e Pedro Almodóvar, arredi kitsch e canzoni anni Settanta re-mixate, citazioni di vecchi trash-movies e neo-consapevolezze gay. Il risultato, purtroppo, non è all'altezza delle ambizioni. Sarà perché il fumetto surreale inclina alla farsa dialettale, perché la prova survoltata degli attori non è nutrita di reali effetti comici o perché la materia è troppo scottante per risolverla con un lieto fine che arriva per radio sotto forma di antidoto miracoloso". (Michele Anselmi, 'L'Unità', 3 giugno 2000)
Incasso in euro