SONO AFFARI DI FAMIGLIA1989

SCHEDA FILM

SONO AFFARI DI FAMIGLIA

Anno: 1989 Durata: 115 Origine: USA Colore: C

Genere:COMMEDIA, POLIZIESCO

Regia:-

Specifiche tecniche:PANORAMICA

Tratto da:TRATTO DAL ROMANZO DI VINCENT PATRICK

Produzione:LAWRENCE GORDON

Distribuzione:PENTA DISTRIBUZIONE (1989) - PENTAVIDEO, CECCHI GORI HOME VIDEO

TRAMA

Il quarantatreenne Vito McMullen, benestante grossista di carne, è un uomo non proprio soddisfatto: benchè amato dalla moglie Elaine, ha dei dissapori col figlio Adam che ha lasciato gli studi universitari e convive con una donna più grande di lui, Christine, cinica e spregiudicata. Per di più il giovane è infatuato del nonno Jessie, padre di Vito, che ha vissuto una vita di espedienti e che ha avuto spesso a che fare con la giustizia. Adam fa in modo di incontrare il nonno e gli confida di avere in mente un piano per un furto: dovrebbe portar via da un laboratorio delle fiale, con relativi appunti su una scoperta scientifica, in cambio di molti dollari. Jessie è interessato al progetto del nipote ma per realizzare la cosa dovrebbero procurarsi un complice. Pensano allora a Vito, il quale, informato del piano, va su tutte le furie e minaccia padre e figlio di denunciarli e giura che non parteciperà mai al furto poichè non vuole rischiare la galera e la buona reputazione che si è guadagnata in questi anni. Ma alla fine Vito si fa convincere: i tre vanno nella fabbrica, immobilizzano il guardiano, prendono le fiale e fuggono. Però Adam ricorda di aver dimenticato gli appunti e rientra: per la fretta fa scattare l'allarme e arriva la polizia che lo arresta. Il ragazzo è però riuscito a far avere ai familiari i preziosi appunti. Egli rischia una severa condanna poichè non vuole rivelare il nome dei complici. Vito è disperato, per la sua debolezza suo figlio è in guai grossi; non sa che fare e ce l'ha a morte col padre Jessie che, a suo parere, è causa di tutto. Alla fine decide di denunciare se stesso e il proprio genitore e di riconsegnare la refurtiva. Il giudice è severo soprattutto col vecchio, che viene condannato a 15 anni: Adam e Vito rispettivamente a 5 e a 3 anni di sorveglianza speciale. Per Jessie è la fine: è vecchio e la prigione per lui è troppo. Adam rompe del tutto i rapporti con Vito che ha tradito il nonno senza scrupolo. Jessie in carcere prima si ammala gravemente e poi muore nonostante che Adam vada spesso a trovarlo. Durante la cerimonia del funerale del vecchio Jessie, Vito e Adam si rivedono, si chiariscono tante cose, superano la diffidenza reciproca e si riconciliano.

CRITICA

Il tema ampiamente trattato dal cinema americano, del recupero dei valori familiari, è qui trattato in modo scialbo e per niente coinvolgente. Molte le intemperanze verbali. (Segnalazioni Cinematografiche) Nella prima parte "Family business" ha la fisionomia di un amabile ballo di ladri, ma, dopo il colpo, il tono cambia e il film va a massa affondando in un pantano melodrammatico. Troppo affidato ai dialoghi. (Laura e Morando Morandini, Telesette) Dramma o commedia? Ironia o serietà? Lumet non sembra sicuro sul da farsi e si affida in tutto e per tutto ai signori Hoffman, Connery e Broderick. Quando loro non reggono più il film si disunisce trasmettendo una fastidiosa sensazione di inutilità. (Francesco Minniti, Magazine Italiano tv)

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