Anno: 1954 Durata: 123 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, GUERRA, ROMANTICO
Regia:Luchino Visconti
Specifiche tecniche:TECHNICOLOR
Tratto da:romanzo omonimo di Camillo Boito
Produzione:LUX FILM
Distribuzione:LUX FILM - GOLDEN VIDEO, RICORDI VIDEO, VIVIVIDEO, GRUPPO EDITORIALE BRAMANTE, PANARECORD (CINECITTA')
Alida Valli | nel ruolo di | Contessa Livia Serpieri |
Farley Granger | nel ruolo di | Tenente Franz Mahler |
Massimo Girotti | nel ruolo di | Marchese Roberto Ussoni |
Rina Morelli | nel ruolo di | Laura, la governante |
Marcella Mariani (II) | nel ruolo di | Clara, la prostituta |
Heinz Moog | nel ruolo di | Conte Serpieri, il marito di Livia |
Christian Marquand | nel ruolo di | L'ufficiale boemo |
Sergio Fantoni | nel ruolo di | Luca |
Tino Bianchi | nel ruolo di | Cap. Meucci |
Ernst Nadherny | nel ruolo di | Comandante della piazza di Verona |
Tonio Selwart | nel ruolo di | Colonnello Kleist |
Marianne Leibl | nel ruolo di | Moglie di Hauptmann |
Cristoforo De Hartungen | nel ruolo di | Gen. Hauptmann |
Goliarda Sapienza | nel ruolo di | Una patriota a teatro |
Franco Arcalli | nel ruolo di | Kim Arcalli |
Renato Terra |
A Venezia, alla vigilia della battaglia di Custoza, una patrizia veneta, la contessa Livia Serpieri, il cui marito parteggia per l'Austria, si innamora di un giovane ufficiale austriaco, Franz Mahler. L'amore diventa ben presto passione e non tarda a privarla di ogni ritegno. Franz è un individuo equivoco e vile che finge di amare Livia mentre in realtà mira solo al suo denaro perché ne ha bisogno per pagare un medico e farsi esonerare dal servizio militare. Livia è così cieca che non si accorge di nulla e quando lui le chiede il denaro lei non esita a dargli quello che i patrioti italiani le hanno affidato per le spese di guerra. Franz, avuto quello che voleva, non si fa più vivo con Livia, ma lei si mette sulle sue tracce e lo raggiunge. L'incontro è terribile. Livia fuori di sé, corre al Comando austriaco e rivela con quale inganno Franz sia riuscito a farsi esonerare. Il giovane viene fucilato e Livia perde la ragione.
"E' inoltre evidente in 'Senso' la lodevolissima intenzione di voler reagire all'oleografico di troppo cinema in costume; il Visconti vi ha spiegato il suo gusto raffinatissimo insinuandovi anche vibrazioni realistiche. Tuttavia, (...) 'Senso' si impone come un quadro assai raffinato, e vasto, e minuzioso, e sapiente. Pur non aggiungendo molto all'opera di Visconti, le cui pagine più vive si devono ancora ricercare in 'Ossessione' e ne 'La terra trema'. " (Mario Gromo, "Film visti").
Incasso in euro