Anno: 1997 Durata: 105 Origine: USA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Jocelyn Moorhouse
Specifiche tecniche:PANAVISION, 35 MM (1:1.85) - DELUXE, TECHNICOLOR
Tratto da:romanzo "La casa delle tre sorelle" di Jane Smiley (ed. Frassinelli)
Produzione:VIA ROSA, PRAIRIE FILMS, PROPAGANDA FILMS, BEACON COMMUNICATIONS
Distribuzione:CECCHI GORI/FIN.MA.VI. (1999) - CECCHI GORI VIDEO
Michelle Pfeiffer | nel ruolo di | Rose Cook Lewis |
Jessica Lange | nel ruolo di | Ginny Cook Smith |
Jennifer Jason Leigh | nel ruolo di | Caroline Cook |
Jason Robards | nel ruolo di | Larry Cook |
Colin Firth | nel ruolo di | Jess Clark |
Keith Carradine | nel ruolo di | Ty Smith |
Kevin Anderson | nel ruolo di | Peter Lewis |
Pat Hingle | nel ruolo di | Harold Clark |
John Carroll Lynch | nel ruolo di | Ken LaSalle |
Anne Pitoniak | nel ruolo di | Mary Livingstone |
Vyto Ruginis | nel ruolo di | Charles |
Carter Michelle Williams | nel ruolo di | Pammy |
Elisabeth Moss | nel ruolo di | Linda |
Ray Toler | nel ruolo di | Marv Carson |
Steve Key | nel ruolo di | Loren Clark |
Larry Cooke, anziano capofamiglia, decide di dividere la propria tenuta da cento acri fra le tre figlie, Rose (sposata con Peter Lewis e madre di due bimbe adolescenti), Ginny (sposata con Ty Smith e senza figli) e Caroline. Questo grande territorio nello Iowa diventa ben presto per le donne un peso non sostenibile, anche e soprattutto in considerazione del contraddittorio rapporto che hanno con il padre. Dopo una scenata in cui Larry si scaglia contro le figlie accusate di volerlo lasciare solo, Rose trova la forza per rivelare a Ginny di essere stata sedotta dai 13 anni in poi dal padre. Larry allora pensa di lasciare tutto solo a Caroline, e subito viene citato in tribunale per incapacità mentale. Più avanti anche Ginny dice a Rose di avere subito lo stesso trattamento dal padre. Il marito di Rose, ubriaco, esce di strada con il furgone e muore. Rose e Ginny hanno messo entrambe gli occhi su Jess, figlio del vicino Arnold, e vanno a letto con lui, prima di dirselo reciprocamente. In tribunale Larry dà in escandescenze, e il giudice assegna la terra a Ginny e Rose. Ginny si fa dare mille dollari dal marito e lo lascia. Lavora come cameriera; dopo qualche tempo arriva il marito per dirle che si trasferisce in Texas, che Rose è ormai padrona di tutta la terra. Ma Rose poco dopo si ammala di tumore. Ginny la vede in ospedale, prima che muoia. Dopo, la voce di Rose f.c. informa: in primavera è morto anche Larry, la fattoria è stata venduta per costruire case e abitazioni. Nelle figlie di sua sorella, Ginny vede crescere nuova fiducia e speranza per il futuro.
"Drammaturgia socio-familiare quella di 'Segreti', orientata verso il proprio interno con scandaglio degli stati di malessere e di crisi, e con un andamento rapsodico di intrigo da soap-opera televisiva. Resta negli ambiti dei feuilleton di tradizione, dove in ogni caso è la performance degli attori, soprattutto negli incontri-scontri a due tra Michelle Pfeiffer e Jessica Lange (che non a caso hanno insieme coprodotto il film) a surrogare la convenzione drammaturgica con il loro esperto manierismo recitativo di nevrotici soprassalti e graziosità tra rancori e rivalse". (Alberto Pesce, 'Il Giornale di Brescia', 12 maggio 1999) "Purtroppo, nonostante la quantità di traumi e sfighe, il risultato è deludente. Sarà perché i due personaggi femminili finiscono con l'essere veicoli per degli assoli da star, con l'occhio rivolto più alle candidature per l'Oscar che al botteghino. Infatti il pubblico americano ha rifiutato il film, chissà che qui nella vecchia Europa non vada un po' meglio". (Michele Anselmi, 'L'Unità', 9 maggio 1999) "L'australiana Jocelyn Moorhouse, pur aiutata dall'ottima prova del cast, affoga nelle pagine del romanzo, premio Pulitzer, da cui è tratto il film. I sogni mancati, l'incesto, il cancro, i litigi, lo scontro legale, le rimozioni domestiche, gli addii, sfilano, senza fantasia, su uno schermo liscio come la campagna del Midwest". (Enrico Magrelli, 'Film TV', 26 maggio 1999)
Incasso in euro