Anno: 1993 Durata: 195 Origine: USA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO, GUERRA
Regia:Steven Spielberg
Specifiche tecniche:35 MM, PANORAMICA, DE LUXE
Tratto da:libro omonimo di Thomas Keneally
Produzione:UNIVERSAL PICTURES, AMBLIN ENTERTAINMENT
Distribuzione:UIP; CIC VIDEO, BLU-RAY: UNIVERSAL PICTURES HOME ENTERTAINMENT (2013), DVD/BLU-RAY/4K ULTRA HD/DIGITAL HD (UNIVERSAL PICTURES HOME ENTERTAINMENT, 2019)
Liam Neeson | nel ruolo di | Oskar Schinlder |
Ben Kingsley | nel ruolo di | Itzhak Stern |
Ralph Fiennes | nel ruolo di | Amon Goeth |
Caroline Goodall | nel ruolo di | Emilie Schindler |
Jonathan Sagall | nel ruolo di | Poldek Pfefferberg Jonathan Sagalle |
Embeth Davidtz | nel ruolo di | Helen Hirsch |
Malgoscha Gebel | nel ruolo di | Victoria Klonowska |
Shmuel Levy | nel ruolo di | Wilek Chilowicz Shmulik Levy |
Mark Ivanir | nel ruolo di | Marcel Goldberg |
Béatrice Macola | nel ruolo di | Ingrid |
Andrzej Seweryn | nel ruolo di | Julian Scherner |
Friedrich von Thun | nel ruolo di | Rolf Czurda |
Krzysztof Luft | nel ruolo di | Herman Toffel |
Harry Nehring | nel ruolo di | Leo John |
Norbert Weisser | nel ruolo di | Albert Hujar |
Adi Nitzan | nel ruolo di | Mila Pfefferberg |
Michael Schneider | nel ruolo di | Juda Dresner |
Miri Fabian | nel ruolo di | Chaja Dresner |
Anna Mucha | nel ruolo di | Danka Dresner |
Alebrt Misak | nel ruolo di | Mordecai Wulkan |
Michael Gordon (III) | nel ruolo di | Signor Nussbaum |
Aldona Grochal | nel ruolo di | Signora Nussbaum |
Jacek Wójcicki | nel ruolo di | Henry Rosner |
Beata Paluch | nel ruolo di | Manci Rosner |
Piotr Polk | nel ruolo di | Leo Rosner |
Ezra Dagan | nel ruolo di | Menasha Lewartow, il Rabbino |
Beata Nowak | nel ruolo di | Rebecca Tannenbaum |
Rami Heuberger | nel ruolo di | Josef Bau Rami Hauberger |
Uri Avrahami | nel ruolo di | Chaim Nowak |
Adam Siemion | nel ruolo di | O.D. |
Magdalena Dandourian | nel ruolo di | Nuisa Horowitz |
Pawel Delag | nel ruolo di | Dolek Horowitz |
Shabtai Konorti | nel ruolo di | Meccanico del garage |
Henryk Bista | nel ruolo di | Signor Lownstein |
Tadeusz Bradecki | nel ruolo di | Impegato del DEF |
Oliwia Dabrowska | nel ruolo di | Red Genia |
Cracovia, 1939. L'industriale tedesco Oskar Schindler, bella presenza e temperamento avventuroso, manovrando i vertici nazisti tenta di rilevare un fabbrica per produrre pignatte e marmitte. Già reclusi nel ghetto di Podgorze, ed impossibilitati a commerciare, alcuni ebrei vengono convinti da Schindler a fornire il denaro per rilevare l'edificio: li ripagherà impiegandoli nella fabbrica, pagandoli con utensili da scambiare e sottraendoli al campo di lavoro comandato dal sadico criminale tedesco Amon Goeth. Dopo aver ricevuto la breve visita di Emilie, la moglie che subito torna in Moravia vista la vita di libertino impenitente del marito, Schindler, sempre più nelle grazie dell'alto comando nazista e di Goeth, costruisce un campo per i suoi operai, dove le milizie non possono entrare senza la sua autorizzazione. Infine, scatenatosi lo sterminio, decide di attivare, dando fondo a tutte le sue risorse finanziarie, una fabbrica di granate nella natia Brinnlitz. Con l'aiuto dell'inseparabile Itzhak Stern, il contabile ebreo, compila una lista di 1100 persone ebree perché vengano a lui affidate come operai. Mentre gli uomini arrivano a destinazione, le donne vengono per errore tradotte ad Auschwitz, e solo con grande rischio ed impiegando a fondo risorse e conoscenze, Schindler riesce a strapparle alla morte. Per sette mesi la fabbrica produce appositamente granate difettose, finché l'armistizio non trova l'industriale senza denaro. I suoi operai gli donano un anello d'oro con su incisa una frase del Talmud: "Chiunque salva una vita salva il mondo intero".
"Non c'è spazio per dire le bellezze del film, analizzarne il linguaggio, indicare i momenti di forza espressiva e le debolezze. Spielberg è riuscito nella rappresentazione dell'inferno della Shoah anche per altri motivi. Per l'insistenza ossessiva sul motivo della lista. Per la sapiente costruzione a gironi concentrici: Cracovia, il ghetto, la Deutsche Emailware Fabrik di Schindler, il 'lager' di Plaszow e il suo smantellamento nel '44. Ad Auschwitz, nel fondo dell'inferno, s'arriva dopo due ore e mezzo, ma se ne esce subito, per l'ultima tappa a Brinnlitz. Ci è riuscito soprattutto per l'ottica economica del racconto. E' un film dove contano il denaro, gli scambi in natura, le mance, la corruzione, la produzione, i salari, la forza-lavoro, i problemi logistici. Quanto vale un uomo in marchi? e un ebreo? che prezzo bisogna pagare per salvarne uno? fin dove si può arrivare nel mestiere della sopravvivenza? E', in fondo, la storia di un uomo che vende l'anima al diavolo per salvare un migliaio di vite. Oggi in Polonia gli ebrei sono meno di 4000. I discendenti dei 'Schindlerjuden' sono più di 6000. Steven Spielberg, ebreo americano, ha pagato il debito con il suo popolo, riaprendo una ferita che deve rimanere aperta." (Morando Morandini, 'Il Giorno', 9 marzo 1994)
Incasso in euro