Anno: 1973 Durata: 155 Origine: SVEZIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, PSICOLOGICO
Regia:Ingmar Bergman
Specifiche tecniche:16 MM, PANORAMICA, EASTMANCOLOR
Tratto da:-
Produzione:CINEMATOGRAPH AB
Distribuzione:INC - SAN PAOLO AUDIOVISIVI, DVD: 01 DISTRIBUTION HOME VIDEO
Liv Ullmann | nel ruolo di | Marianne |
Erland Josephson | nel ruolo di | Johan |
Bibi Andersson | nel ruolo di | Katarina |
Jan Malmsjö | nel ruolo di | Peter |
Anita Wall | nel ruolo di | Signora Palm |
Rosanna Mariano | nel ruolo di | Eva |
Lena Bergman | nel ruolo di | Karin |
Gunnel Lindblom | nel ruolo di | Eva |
Barbro Hiort af Ornäs | nel ruolo di | Moglie di Jacobi |
Bertil Nostrom | nel ruolo di | Arne |
Wenche Foss | nel ruolo di | Madre |
Johan e Marianne si sono costruiti una vita "sicura" e tranquilla; hanno una casa, due bambine bene educate, Karin ed Eva, esercitano rispettivamente due professioni rispettabili e sono indicati come "coppia esemplare". Però da qualche anno, anche se lo nascondono anche a se stessi, esistono segni di "non comunicazione". Johan è diventato l'amante di una studentessa molto più giovane di lui, egoista e possessiva. Arriva il momento della resa dei conti e i due divorziano e anche Marianne finisce per lasciarsi andare ad avventure. Nonostante tutto, i due continuano ad incontrarsi ogni tanto e, parlando, riconoscono di non avere vissuto in pienezza la loro unione per "ignoranza" sulla sua vera natura e per averla concepita convenzionalmente, in base a false concezioni ricevute dalle proprie famiglie e dalla società. A distanza di anni, entrambi sposati con un'altra persona, i due si ritrovano e passano insieme un week-end nel cottage di un amico; scoprono di amarsi ancora e in maniera molto più profonda, molto più matura.
"Il film è stato composto dallo stesso 'Maestro del cinema' che vi ha condensato le parti più significative di una serie di sei puntate fatta per la televisione svedese. Le prime cose che colpiscono stilisticamente sono: la semplicità narrativa; la ricchezza dei dialoghi che sono eleganti senza alcuna forzata letterarietà, sono dottrinali pur non scostandosi da una quotidianità in cui qualsiasi coppia può ritrovarsi specchiata; la perfetta caratterizzazione socio-psicologica dei personaggi (tra l'altro magistralmente interpretati) che toglie ogni fastidiosa tipizzazione o programmato simbolismo e fa sì che appaiano veri e vivi per chiunque; l'ambientazione e la fotografia pressoché in sordina rispetto i personaggi e ai dialoghi, ma del tutto funzionali alla riflessione e alla maturazione spirituale. Non è certo un effetto casuale che il dialogo di due 'sole' persone, dialogo di quasi tre ore, interessi sino al punto di essere anche spettacolo. Il lavoro è indubbiamente complesso perché, attraverso l'esame di un rapporto coniugale che si sfalda e poi si ricompone su altre basi, abbraccia molte tematiche subordinate riguardanti la vita dell'individuo, la sua libertà, il suo rapporto con altre persone, i suoi doveri verso la collettività." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 78, 1975)
Incasso in euro