SCHEDA FILM

SANTA CLAUSE

Anno: 1995 Durata: 95 Origine: USA Colore: C

Genere:FANTASY

Regia:-

Specifiche tecniche:PANORAMICA A COLORI

Tratto da:-

Produzione:BRIAN REILLY, JEFFREY SILVER, ROBERT NEWMYER PER HOLLYWOOD PICTURES, OUTLAW PRODUCTIONS, WALT DISNEY PICTURES

Distribuzione:BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA - WALT DISNEY HOME VIDEO

TRAMA

Scott Calvin, dirigente di una ditta americana di giocattoli, divorziato da Laura (che vive con Neal, psichiatra) trascorre la vigilia di Natale col figlioletto Charlie, leggendogli una favola su Santa Clause, sulla cui esistenza il piccolo nutre dubbi instillatigli dalla mamma e da Neal. Un rumore sul tetto fa uscire Scott in strada appena in tempo per veder precipitare dal tetto Babbo Natale, che muore. Indossata la casacca per il freddo e dopo essere salito con Charlie a bordo della slitta di Santa Clause, Scott, dopo avventurose discese si ritrova al Polo Nord, dove Bernard, il più anziano dei folletti che gestiscono il regno di Babbo Natale e gli fabbricano i giocattoli da distribuire, gli comunica che ormai è lui il nuovo Babbo Natale, avendo esibito il biglietto da visita contenuto nella casacca del defunto, che sancisce il passaggio delle consegne a chi indossa gli abiti del Babbo Natale morto. Vane le proteste di Scott che, tornato nel suo letto, tenta invano di credere ad un sogno. Pancia e barba gli crescono a dismisura, gli consegnano tonnellate di giocattoli a casa, mentre il figlio confida al giudice tutelare circa il loro viaggio al Polo e la nuova identità del padre cosicché il magistrato, preoccupato per gli effetti sulla psiche del pargolo, proibisce al padre di vederlo. Ma la notte di Natale mentre Scott non resiste e va da Laura per abbracciare il bambino, arriva Bernard e porta via padre e figlio. La polizia, avvertita da Neal, tende una trappola a Scott e lo arresta mentre depone i regali per Charlie. Ma una squadra speciale di folletti giunge a liberare Scott che, riportato Charlie a Laura, che ora crede in lui, decide di lasciarle definitivamente il piccolo. Ma la polizia nuovamente interviene e Scott deve allontanarsi con le fidate renne, tra lo stupore generale, non prima di aver regalato a Laura e Neal il gioco ed il fischietto che da bambini avevano chiesto invano a Santa Clause.

CRITICA

"Già imbibito di spirito natalizio arriva 'Santa Clause', il Disney complementare a 'Pocahontas', che porta in dote i 300 milioni di dollari incassati in patria grazie alla popolarità televisiva del protagonista Tim Allen, un po' imbranato, divorziato e affettuoso con la prole. Scritta da Leo Benvenuti e Steve Rudnick, la storia è un sano e melenso concentrato del film da porgere sotto l'albero, attualizzato all'etica ad effetto speciale di Spielberg. (...) Sta a voi decidere se 'Santa Clause' dice la verità, propaganda l'illusione o fa solo le pubbliche relazioni del cinema con l'happy end incorporato. Le occasioni d'ilarità per il nostro pubblico non sono fragorose, anche perché Tim Allen funziona bene ma è ancora uno sconosciuto. La colorata storiella fantasy è comunque simpatica e innocua, con musichette melense, scenografie e pensieri luccicanti, distributori di ciambelle e cioccolato e tutto l'apparato illusorio che ruota intorno al teen-ager prodigio Eric Lloyd." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 4 Dicembre 1995) "In Usa, dove è un conosciutissimo comico e entertainer televisivo, la presenza di Tim Allen deve aver contribuito non poco a far salire alla vertiginosa cifra di 150 milioni di dollari gli incassi di questa graziosa commediola diretta dall'esordiente John Pasquin. E bisogna dire che, soprattutto dopo essersi trasformato, grazie a specialissimi trucchi, in un ciccione, Allen ha il dono di sembrare un simpatico cartone animato. Ma forse il segreto del film sta nel fatto che tutti almeno una volta abbiamo coltivato l'illusione che il nostro papà e Papà Natale fossero la stessa persona." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 6 Dicembre 1995) "Col procedere, però, diventa edificante, alternando i momenti divertenti (l'identikit di Babbo Natale distribuito ai poliziotti, la liberazione di Scott da parte di un commando di elfi) con parecchie lacrimucce. La morale della favola - la stessa di 'Miracolo sulla 43a Strada', che padre e figlio guardano in televisione - è che bisogna credere a Babbo Natale. La star televisiva Tim Allen somiglia a Fernandel nella prima parte a Peter Ustinov nella seconda. Effetti speciali adeguati e grande successo ai botteghini americani." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 17 Dicembre 1995)

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