Anno: 2010 Durata: 90 Origine: CINA Colore: C
Genere:THRILLER
Regia:Zhang Yimou
Specifiche tecniche:35 MM (1:2.35), CINEMASCOPE
Tratto da:-
Produzione:BEIJING NEW PICTURE FILM CO., LTD., FILM PARTNER INTERNATIONAL, INC.
Distribuzione:-
Sun Honglei | nel ruolo di | Zhang |
Xiao Shenyang | nel ruolo di | Li |
Yan Ni | nel ruolo di | Moglie di Wang |
Ni Dahong | nel ruolo di | Wang |
Cheng Ye | nel ruolo di | Zhao |
Mao Mao | nel ruolo di | Chen |
Wang è proprietario di un piccolo 'noodle shop' situato in una zona desertica vicino alla Grande Muraglia. Furbetto, avido e dall'animo oscuro, Wang è sposato con una donna dalla lingua lunga che lo tradisce con uno dei suoi dipendenti, Li, che è invece timido e sottomesso. La moglie di Wang, per sbarazzarsi del marito ha comprato un'arma che ha dato in custodia a Li, in attesa del momento migliore per compiere il misfatto. Nel frattempo, però, un insospettito Wang decide di chiedere aiuto ad un poliziotto corrotto, Zhang, e uccidere lui per primo la coppia fedifraga. Tuttavia, lo stesso Zhang ha in mente un suo piano diabolico per trarre profitto dall'intera situazione. Il vortice di intrighi e sospetti si trasformerà in un bagno di sangue e violenza in cui gli stessi partecipanti si troveranno a naufragare...
"Atteso con impazienza, l'ultimo film di Zhang Yimou, ha lasciato sconcertati. Perché voler rifare venticinque anni dopo 'Blood Simple' dei fratelli Coen? E perché tirare a lucido uno dei capisaldi del noir post-moderno con una messa in scena così leccata e laccata? (...) Ma se la trama e le scene canoniche citano l'originale compresa la mano infilzata del killer, ieri da un coltello, oggi da un paio di forbici sfugge la necessità del rifacimento, ambientato in un medioevo fantasioso, tra montagne rosseggianti e armature scintillanti. E lo spirito dissacrante e cinefilo con cui i Coen ironizzavano sulla violenza svanisce in un'illustrazione fin troppo smaltata di una serie di delitti per niente perfetti." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della sera', 15 febbraio 2010) "Una donna, un fucile e un negozio di spaghetti: è la possibile traduzione di 'San qiang pai an jing qi' di Zhang Yimou, remake dichiarato di 'Sangue facile', film dei fratelli Coen dell'84, che il regista cinese ha spostato indietro di qualche secolo e ambientato nel mezzo de nulla, dove il padrone del negozio, la moglie, il cuoco, due servi e un poliziotto s'inseguono tra spari e colpi di spada, in una magnificenza di paesaggi e colori, perfetta per un esercizio di stile e di maestranza del regista. Ma assenza di emozioni scivola nella noia, tanto che l'unca possibile spiegazione per la partecipazione al concorso di un fllm così inutile è nel legame di Zhang Yimou con Berlino, dove fu il primo regista della Cina comunista a vincere un Orso d'oro nel 1988." (Maria Pia Fusco., 'La Repubblica', 15 febbraio 2010)
Incasso in euro