Anno: 1976 Durata: 119 Origine: USA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, ROMANTICO
Regia:John G. Avildsen
Specifiche tecniche:35 MM, PANAFLEX, TECHINICOLOR, DE LUXE
Tratto da:-
Produzione:CHARTOFF-WINKLER PRODUCTIONS, UNITED ARTISTS
Distribuzione:UNITED ARTISTS (1977); THE SPACE CINEMA (2016) - MGM HOME ENTERTAINMENT (GLI SCUDI) - DVD MGM HOME ENTERTAINMENT (2001), DVD E BLU-RAY: 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT
Sylvester Stallone | nel ruolo di | Rocky Balboa |
Talia Shire | nel ruolo di | Adriana |
Burt Young | nel ruolo di | Paulie |
Carl Weathers | nel ruolo di | Apollo Creed |
Thayer David | nel ruolo di | Jergens |
Joe Spinell | nel ruolo di | Gazzo |
Jimmy Gambina | nel ruolo di | Mike |
Jodi Letizia | nel ruolo di | Marie |
Burgess Meredith | nel ruolo di | Mickey |
Rocky Balboa, ventottenne di Filadelfia, vivacchia riscuotendo i crediti di un usuraio italo-americano e vincendo ogni tanto qualche modesto incontro di boxe (la sua passione, e la sola cosa che sappia fare). Innamorato di Adriana, timida sorella di un ubriacone, una sera scopre, vinta la sua ritrosia, che anche lei gli vuol bene. Intanto, il campione del mondo dei pesi massimi, Apollo Creed, venutogli a mancare uno sfidante degno di lui, ha un'astuta trovata per non perdere i soldi puntati su quell'incontro e guadagnarne molti altri: organizza, mascherandosi col mito dell'America "terra delle opportunità di sfondare" offerte a chiunque, un "match" con un pugile bianco alle prime armi. La sua scelta cade su Rocky, lo "stallone italiano" (così si è autodefinito, per ragioni pubblicitarie). Balboa, cui andrà una "borsa" di centocinquantamila dollari, accetta la sfida. Si allena duramente, proponendosi soltanto, però, non di vincere l'incontro, ma di combattere - e sarebbe la prima volta, con Creed - tutte e quindici le riprese, senza cadere al tappeto. Mantiene la parola ed è salutato come un grande campione, anche da Apollo. Ciò che gli preme davvero, tuttavia, è l'amore di Adriana.
"Piacevole, e a tratti appassionante, dramma dal sapore di favola con velleità sociologiche e musiche trascinanti del poliedrico John G. Avildsen; un melodramma sentimental-sportivo costato una bazzecola che fece incassi stratosferici guadagnando tre esagerati Oscar sul ring. La storia è ben poco credibile tuttavia si segue con ansia e partecipazione. Sylvester Stallone? Allora sembrava un attore." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 25 ottobre 2002)
Incasso in euro