Revanche - Ti uccider?2008

SCHEDA FILM

Revanche - Ti ucciderò

Anno: 2008 Durata: 121 Origine: AUSTRIA Colore: C

Genere:DRAMMATICO

Regia:Götz Spielmann

Specifiche tecniche:ARRIFLEX, 35 MM (1:1.85)

Tratto da:-

Produzione:PRISMA FILM, SPIELMANNFILM

Distribuzione:FANDANGO (2010)

ATTORI

Johannes Krisch nel ruolo di Alex
Irina Potapenko nel ruolo di Tamara
Andreas Lust nel ruolo di Robert
Ursula Strauss nel ruolo di Susanne
Hannes Thanheiser nel ruolo di Nonno Hausner
Hanno Pöschl nel ruolo di Konecny
Toni Slama nel ruolo di Cliente di Tamara
Magdalena Kropiunig nel ruolo di Prostituta
Elisabetha Pejcinoska nel ruolo di Prostituta
Aniko Bärkanyi nel ruolo di Prostituta
Annamaria Haytö nel ruolo di Prostituta
Nicoletta Prokes nel ruolo di Prostituta
Rainer Gradischnig nel ruolo di Harry
Aleksander Reljic-Bohigas nel ruolo di Proprietario del 'Cinderella'
Günther Laha
Haris Bilajbegovic
Michael-Joachim Heiss
 

SCENEGGIATORE

Spielmann, Götz
 

MONTAGGIO

Ressler, Karina
 

SCENOGRAFIA

Gruber, Maria
 

COSTUMISTA

Buttinger, Monika

TRAMA

Austria. Alex vive nei dintorni di Vienna e lavora per Konecny, tenutario di un bordello. Deciso a cambiar vita e a portare con sé Tamara, una prostituta ucraina con cui ha una relazione di nascosto da Konecny, Alex organizza una rapina per racimolare i soldi necessari. Il colpo non presenta ostacoli ma al momento della fuga interviene un poliziotto, Robert, e le cose si mettono al peggio. Rimasto solo, Alex trova rifugio presso la fattoria di suo nonno, ma la disperazione per i recenti avvenimenti e l'odio per Robert crescono sempre più con il passare del tempo. Finché, un giorno, Alex incontra Susan, la moglie di Robert...

CRITICA

"Un goffo rapinatore è migliore di un poliziotto buon tiratore e sterilmente coniugato? E' l'interrogativo retorico che regge 'Revanche' (rivalsa) di Goetz Spielmann. Il cinema austriaco continua così a demolire i principi borghesi con un astio pari solo a quello del cinema danese e di certo cinema australiano. Il film di Spielmann arriva da noi con tre anni di ritardo, perché ora è 'nominato' agli Oscar. E il merito è della tesi implicita in quell'interrogativo retorico. Spesso nuda, Irina Potapenko giustifica il biglietto, ma non le due ore: una bastava." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale' 5 marzo 2010) "Dolore, rabbia, angoscia, disperazione, incredulità e desiderio di vendetta si impossessano dello schermo mentre l'azione si fa sempre più rarefatta. L'esterno diventa quasi immobile, mentre l'interno degli animi viene agitato dalle tempeste. Per quanto Spielmann che per questo film ha ricevuto decine di riconoscimenti, tra cui la candidatura all'Oscar come miglior film straniero dichiari che il suo 'Revanche' è un film guidato dalle emozioni e dalla ricerca implicita di risposte esistenziali, l'impressione generale è che nella fase di scrittura sia stato creato un perfetto congegno a orologeria dove ognuno fa la sua parte guidato dall'invisibile burattinaio-autore che costruisce il suo percorso fino a vedere il cerchio chiudersi senza lasciare traccia dietro di sé. Come quel sasso gettato nello stagno sui titoli di testa e i cui riverberi nell'acqua vengono spazzati via da un'improvvisa folata di vento. Tutto lì il senso da cercare, in un gesto, nelle sue conseguenze e poi nella cancellazione del tutto. Come le nostre vite. Studiato a tavolino o meno, 'Revanche' non è un film facile, ma molto intenso. Forse più furbo di quanto voglia far credere, tende per fili sottili e profondi di empatia tra lo spettatore e l'universalità dei destini narrati. C'è anche molta Austria, molta nordica incomunicabilità, molto confronto tra un presente urbanizzato e un passato regolato dalla natura. Tante cose per un solo film. Davvero ben pensato." (Roberta Ronconi, 'Liberazione' 5 marzo 2010) "Il film esce dal binario del canonico e noiosetto noir della prima parte e diventa uno studio psicologico con diversi centri: Alex l'austero nonno Hausner (grande Hannes Thanheiser) e i vicini dell'anziano signore, Susan (Ursula Strauss) e Robert (Andreas Lust), un poliziotto che forse ha già incrociato Alex. Candidato austriaco all'Oscar come miglior film straniero 2009, il film di Götz Spielmann è sorprendente come un buon Rafelson anni 70 (il sesso in cucina ricorda il suo 'Postino suona sempre due volte'). All'inizio il protagonista è Alex e alla fine Susanne." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 5 marzo 2010 ) "E' Vienna, ma potrebbe essere una qualsiasi altra città aldilà delle Alpi. Anonima, vista dalla finestra di un monolocale appena appena abitabile, oppure dall'ingresso di una casa d'appuntamenti per clienti danarosi. E' una città squallida come ce ne sono mille e mille, quella che fa da sfondo alla prima parte di 'Revanche' - 'Ti ucciderò'. Un film che fa arrivare in Italia un soffio di cinema austriaco, insomma, quasi una rarità. Il regista e sceneggiatore, Götz Spielmann, insiste molto su questi paesaggi urbani senz'anima. Nei loro interstizi colloca la vita di due 'scarti' dell'umanità (...). Spielmann dà il meglio quando sfiora il senso profondo della vita, al di là delle bizzarrie del caso e dei falsi miti che avvelenano la quotidianità. Il percorso di Alex passa attraverso il dolore, profondo, vero, lancinante. Senza essere didascalico, il regista sussurra il desiderio di un'esistenza diversa, dove possono ancora avere ancora significato parole che sembrano dimenticate." (Luigi Paini, 'Il Sole 24 Ore', 5 marzo 2010)

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