Anno: 2000 Durata: 116 Origine: USA Colore: C
Genere:COMMEDIA, DRAMMATICO, ROMANTICO
Regia:Bonnie Hunt
Specifiche tecniche:PANAVISION DELUXE, 35MM (1:1.85)
Tratto da:-
Produzione:JLT PRODUCTIONS, MGM
Distribuzione:UIP, DVD: 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT (2001)
David Duchovny | nel ruolo di | Bob Rueland |
Minnie Driver | nel ruolo di | Grace Briggs |
Bonnie Hunt | nel ruolo di | Megan Dayton |
James Belushi | nel ruolo di | Joe Dayton |
Robert Loggia | nel ruolo di | Angelo Pardipillo |
Joely Richardson | nel ruolo di | Elizabeth Rueland |
Chris Barnes | nel ruolo di | Jeff |
William Bronder | nel ruolo di | Wally Jatczak |
David Alan Grier | nel ruolo di | Charlie Johnson |
Brian Howe | nel ruolo di | Mike |
Eddie Jones | nel ruolo di | Emmett Mcfadden |
Carroll O'Connor | nel ruolo di | Marty O'Reilly |
Adam Tanguay | nel ruolo di | Adam Dayton |
Bob, un giovane architetto da poco rimasto vedovo incontra per caso Grace, una cameriera in un ristorante che grazie a un trapianto cardiaco ha iniziato una nuova vita dopo aver sempre condotto un'esistenza da reclusa. In una Chicago in cui si mescolano tradizioni irlandesi, italiane e polacche, Bob e Grace saranno spinti uno nelle braccia dell'altro da un gruppo agguerrito e protettivo di vicini, amici e parenti.
"David Duchovny, di 'X-Files' è un protagonista impassibile, dedito in memoria della moglie alla creazione di un habitat per il gorilla migliore del giardino zoologico". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 9 giugno 2000) "Una storia più che romantica, divertente nei suoi eccessi folk, che si segue con piacere se si è infatuati di Duchovny o della sbarazzina Minnie Driver del 'Marito ideale'. Troverete un self service di stereotipi per tutti i gusti e il solito insopportabile folklorismo italiano per cui ancora oggi, all'estero, siamo gli spaghettari: i concertati familiari sono pazzeschi. Sottovoce una splendida colonna sonora, l'unica cui è davvero impossibile resistere". (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 12 giugno 2000) "Scritto e - diciamo - diretto da Bonnie Hunt che si ritaglia anche un ruolo importante, 'Return to me', dopo un inizio promettente con un plongé mozzafiato che scopre Duchovny sul tetto di un edificio in costruzione, perde l'orientamento e si trasforma in un inutile bignami sul sentimento". (Fabrizio Liberti, 'Film Tv', 15 giugno 2000) "La calda voce di Dean Martin accarezza i titoli di testa. 'Return to me' non è ancora cominciato, e già lo spettatore si sente invaso da una nostalgica tenerezza. Certo la regista Bonnie Hunt esagera raccontando morti strazianti, cuori trapiantati e incastri del destino. Ma è curioso vedere David Duchovny, con la sua faccia da X Files, alle prese con un amore due volte bello e impossibile; e Minnie Driver la ragazza miracolata, circondata da simpatici vecchioni, è carina. Chiuso da un finalone in una Roma da culto, 'Return to me' può anche far piangere, come solo i brutti film riescono a fare". (Claudio Carabba, 'Sette', 22 giugno 2000)
Incasso in euro