Anno: 1955 Durata: 110 Origine: FRANCIA Colore: C
Genere:COMMEDIA
Regia:Gianni Franciolini
Specifiche tecniche:CINEMASCOPE, EASTMANCOLOR
Tratto da:racconti "Il biglietto falso", "Il godi godi", "Arrivederci", "Il terrore di Roma", "Il bassetto", "La parola Mamma", "La voglia di vino", "Prepotenti per forza", scelti da Sergio Amidei da "Racconti romani" di Alberto Moravia
Produzione:NICOLO' THEODOLI PER ICS (INDUSTRIE CINEMATOGRAFICHE SOCIALI)
Distribuzione:DIANA CINEMATOGRAFICA - GOLDEN VIDEO, AB VIDEO, AZZURRA HOME VIDEO, FORMULA HOME VIDEO
Vittorio De Sica | nel ruolo di | Avvocato Mazzoni Baralla |
Totò | nel ruolo di | Professor Semprini |
Franco Fabrizi | nel ruolo di | Alvaro Latini |
Silvana Pampanini | nel ruolo di | Maria, moglie di Alvaro |
Antonio Cifariello | nel ruolo di | Otello, il pescivendolo |
Maurizio Arena | nel ruolo di | Mario, il cameriere |
Giancarlo Costa | nel ruolo di | Spartaco, ragazzo di barbiere |
Giovanna Ralli | nel ruolo di | Marcella |
Eloisa Cianni | nel ruolo di | Ines |
Nando Bruno | nel ruolo di | Sor Amilcare |
Maria Pia Casilio | nel ruolo di | Anita, figlia del Sor Amilcare |
Mario Riva | nel ruolo di | Un cameriere |
Mario Carotenuto | nel ruolo di | Il commendatore |
Aldo Giuffré | nel ruolo di | Un giovane avvocato |
Anita Durante | nel ruolo di | Madre di Alvaro |
Turi Pandolfini | nel ruolo di | Un cliente del barbiere |
Margherita Autuori | nel ruolo di | Assuntina |
Sergio Raimondi | nel ruolo di | Valerio |
Gisella Monaldi | nel ruolo di | Signora Adele |
Alberto Benois | ||
Anna Maria Luciani | ||
Anna Maria Mazzarini | ||
Attilio Martella | ||
Ciccio Barbi | ||
Dino Curcio | ||
Isabella Lero | ||
Linda Tur | ||
Miranda Campa | ||
Sandro Lorenzini |
Alvaro Latini esce dal carcere di Regina Coeli. La mamma e la moglie lo accolgono con freddezza e timore. Ben diversa è invece l'accoglienza di tre giovani del rione, il pescivendolo Otello, il cameriere Mario e Spartaco, ragazzo di barbiere, che considerano Alvaro come il loro capo. Infatti Alvaro, che dichiara di essersi fatta una vasta esperienza in galera, propone una serie di attività che condurrà i giovani eroi alle soglie del carcere. Seguiamo così i quattro amici nel loro tentativo di fare soldi per i fondi necessari all'acquisto di un camion, con cui iniziare una seria attività di trasporti. Infine, spacciando biglietti falsi da diecimila lire, i quattro amici finiscono in prigione, da cui li salva solo la comprensione di un maresciallo, che li rilascia in libertà. A questo punto intervengono la moglie di Alvaro, le fidanzate di Otello e di Mario, i parenti di Spartaco, che richiamano i quattro scavezzacollo al loro dovere con termini perentori, e i furbi falliti si rendono conto che la migliore strada per affermarsi nella vita è quella di lavorare con onestà.
"(...) Qui si è voluto addirittura trarre dai racconti così amari, incisivi e distaccati di Moravia (...) un film leggero, festoso, cordiale e popolare. Ne è venuto, invece, fuori un film "volgare" (...) che può anche qua e là muovere al sorriso (...) ma risulta nell'insieme triste di quella tristezza che sorge dalla sproporzione tra il contenuto e il pretesto del riso (...). Si poteva piuttosto tentare di costruire col mondo di Moravia un film veristico, magari esasperato in questo senso, che avesse avuto il carattere e la giustificazione di una "tranche de vie" in modo da riscattarne, per questa via, la crudezza (...)". (Luigi Chiarini, "Panorama del Cinema Contemporaneo 1954/1957", Ed. Bianco e Nero, 1957).
Incasso in euro