Questione di karma2017

SCHEDA FILM

Questione di karma

Anno: 2017 Durata: 90 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:COMMEDIA

Regia:Edoardo Falcone

Specifiche tecniche:-

Tratto da:-

Produzione:MARIO GIANANI E LORENZO MIELI PER WILDSIDE, RAI CINEMA

Distribuzione:01 DISTRIBUTION

ATTORI

Fabio De Luigi nel ruolo di Giacomo
Elio Germano nel ruolo di Mario
Daniela Virgilio nel ruolo di Serena
Valentina Cenni nel ruolo di Alessandra
Massimo De Lorenzo nel ruolo di Ernesto
Corrado Solari nel ruolo di Antiquario
Isabella Ragonese nel ruolo di Ginevra
Philippe Leroy nel ruolo di Ludovico Stern
Eros Pagni nel ruolo di Fabrizio
Stefania Sandrelli nel ruolo di Caterina
 
 

MUSICHE

Braga, Michele
 
 
 

COSTUMISTA

Bonanno, Luigi

TRAMA

Giacomo è l'ultimo erede di una dinastia di industriali ma, più che interessarsi all'azienda, preferisce occuparsi delle sue mille passioni. La sua vita è stata segnata dalla scomparsa del padre quando era molto piccolo, e questo l'ha portato a non crescere né a responsabilizzarsi. L'incontro con Ludovic Stern, un eccentrico esoterista francese, gli cambia la vita; lo studioso infatti afferma di aver individuato l'attuale reincarnazione del padre di Giacomo. Trattasi di tal Mario Pitagora, un uomo tutt'altro che spirituale, interessato solo ai soldi e indebitato con mezza città. Questo incontro apparentemente assurdo cambierà la vita di entrambi.

CRITICA

"Il neoregista Edoardo Falcone viene da una consistente esperienza di sceneggiatura (con Brizzi, Vanzina, Massimiliano Bruno). Il film non sceglie con decisione un tono, il dosaggio di amarezza, acidità e malinconia non è ben governato. Ma ci prova con dignità." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 9 marzo 2017) "Fabio De Luigi sembra più smarrito del suo personaggio, neppure Elio Germano riesce a risollevare le sorti di una storiella che si trascina passando per una mamma tra le nuvole (Stefania Sandrelli), il suo ingrugnito secondo marito (Eros Pagni), la sua seconda figlia lesbica senza ragione narrativa (Isabella Ragonese). Tranne un paio di sequenze a Civita di Bagnoregio, il film si svolge a Roma dove spesso si sente dire «mai na gioia». Ecco, potrebbe valere anche per il film che scivola non solo senza gioia, ma anche senza fare affiorare un sorriso." (Antonello Catacchio, 'Il Manifesto', 9 marzo 2017) "Dopo 'Se Dio vuole' (...), Edoardo Falcone firma l'opera seconda, 'Questione di karma', dando a Germano (bravo) e De Luigi (credibile), nonché a Isabella Ragonese donna in carriera, ruoli un po' diversi dal solito. Avrebbe dovuto fare altrettanto per sé, cercando il dramma a scapito della commedia, privilegiando l'affondo sociale sul quieto vivere. Che è anche quieto filmare, e molto accontentarsi: ci sono parentesi - su tutti, l'incontro di Mario col padre - che lasciano intendere possibilità migliori e facoltà superiori, e allora perché questa minestrina? Un consiglio, a Falcone e sodali: vedere, e rivedere, 'Truman' di Cesc Gay con Ricardo Darín e Javier Cámara." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 9 marzo 2017) "Dopo lo scontro comico tra l'ateo cattivo e il prete buono dell'esordio 'Se Dio vuole' (David di Donatello per Miglior regista esordiente), Edoardo Falcone, ex bravissimo sceneggiatore per Massimiliano Bruno, torna alla commedia a sfondo religioso con 'Questione di karma' (...). Parte come farsa degli equivoci e finisce come dolcissimo invito all'incontro di mondi, e ambienti economici, opposti. Meno baciapile rispetto al primo film, il regista scherza con l'induismo per arrivare a un bel ritratto di famiglia altoborghese dove la patologia mentale di Giacomo è trattata con serietà, classe e delicatezza. Preziosi i protagonisti e come sempre eccezionale il caratterista De Lorenzo nei panni di un finto chirurgo." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 9 marzo 2017) "Che desolazione. Si pensava che le commedie italiane avessero toccato il fondo, ma evidentemente c'era ancora una botola. Un film inconsistente e prevedibile. E Totò e Peppino non si sono reincarnati nel cast." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale' 9 marzo 2017) "L'arrivo nelle sale della seconda regia di Edoardo Falcone, 'Questione di karma', si potrebbe facilmente archiviare nella categoria «solite commediole italiane» dove i risultati non sono mai all'altezza delle ambizioni (almeno quelle dichiarate). (...) dopo l'«introduzione» tutto il film procede su binari previsti e prevedibili, senza più un'idea o una trovata, per arrivare al più rassicurante (e scontato) degli happy ending. (...) man mano che il film precede ti sembra di essere di fronte all'illustrazione di un lungo scalettone, quello che gli sceneggiatori scrivono tra il soggetto e la sceneggiatura vera e propria: un elenco dettagliato di scene e di dialoghi che però non hanno ancora la forma di un film. Appunti per un'opera da realizzare. Non c'è un'idea di regia che sia una (e per favore non citiamo l'espediente di far crescere il piccolo Giacomo ogni volta che esce e entra nella sala di casa: non è un'idea, è un plagio) e il resto è solo una specie di storyboard animato a cui neppure gli attori (...) sanno infondere un po' di anima." (Paolo Mereghetti , 'Corriere della Sera', 7 marzo 2017)

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