Quel treno per Yuma2007

SCHEDA FILM

Quel treno per Yuma

Anno: 2007 Durata: 117 Origine: USA Colore: C

Genere:WESTERN

Regia:James Mangold

Specifiche tecniche:PANAFLEX, SUPER 35 STAMPATO A 35 MM (1:2.35)

Tratto da:racconto "3:10 to Yuma" di Elmore Leonard

Produzione:RELATIVITY MEDIA, TREE LINE FILMS

Distribuzione:MEDUSA, DVD: MEDUSA HOME ENTERTAINMENT

ATTORI

Russell Crowe nel ruolo di Ben Wade
Christian Bale nel ruolo di Dan Evans
Logan Lerman nel ruolo di William Evans
Ben Foster nel ruolo di Charlie Prince
Peter Fonda nel ruolo di Byron McElroy
Dallas Roberts nel ruolo di Grayson Butterfield
Alan Tudyk nel ruolo di Doc Potter
Gretchen Mol nel ruolo di Alice Evans
Vinessa Shaw nel ruolo di Emmy Nelson
Luce Rains nel ruolo di Marshal Weathers
Lennie Loftin nel ruolo di Glen Hollander
Rio Alexander nel ruolo di Campos
Johnny Whitworth nel ruolo di Tommy Darden
Shawn Howell nel ruolo di Jackson Shawn D. Howell
Pat Ricotti nel ruolo di Jorgensen
Luke Wilson nel ruolo di Zeke
Arron Shiver nel ruolo di Bill Moons
Benjamin Petry nel ruolo di Mark Evans Ben Petry
Brian Duffy nel ruolo di Sutherland
Chad Brummett nel ruolo di Kane
Chris Browning nel ruolo di Crawley
Christopher Berry nel ruolo di Sam Fuller
Forrest Fyre nel ruolo di Walter Boles
Girard Swan nel ruolo di Harvey Pell
Jason Rodriguez nel ruolo di Tighe
Kevin Durand nel ruolo di Tucker
Ramon Frank nel ruolo di Kinter
Sean Hennigan nel ruolo di Marshal Will Doane
 

SOGGETTO

Leonard, Elmore
 

MUSICHE

Beltrami, Marco
 

MONTAGGIO

McCusker, Michael
 

SCENOGRAFIA

Menzies, Andrew
 

COSTUMISTA

Phillips, Arianne

TRAMA

Arizona, fine '800. Ben Wade e la sua banda di fuorilegge con le loro scorribande hanno seminato per anni il panico lungo la linea ferroviaria. Quando finalmente Wade viene catturato, si vede la necessità di trasferirlo al forte di Yuma, dove avrà luogo il processo. A scortare il pericoloso bandito sarà uno sparuto gruppo di uomini tra cui Dan Evans, un povero contadino veterano della Guerra Civile, offertosi volontario per la pericolosa missione per guadagnare i soldi necessari a saldare i debiti contratti per mantenere la sua terra, la sua famiglia e il suo bestiame. Durante l'avventuroso viaggio verso Contest, dove il fuorilegge dovrà salire a bordo del treno, Wade ed Evans impareranno a conoscersi e a rispettarsi fino all'ultima, micidiale, sparatoria tra i sostenitori della legge e la banda di Ben.

CRITICA

"L'operazione remake è riuscita, grazie soprattutto alle due interpretazioni principali, il bandito Russell Crowe, bastardamente sornione, e Christian Bale, tirato e smagrito nel ruolo del poveraccio custode della legge controvoglia. La dialettica fra i due è tesa e mai banale, la biografia dei due più distesa e raccontata. Sanguigno, barocco, violento, ben più infuocato dell'originale, il film guarda più dalle parti di Sam Peckinpah e del tardo western che ai classici e talvolta eccede in chiacchiere, come capita sempre più spesso nel cinema indipendente di Hollywood. Con però la qualità rara di stemperare la violenza nella nota ironica, la fotografia magnifica, pastosa e malinconica di Phedon Papamichael ('La ricerca della felicità') e l'apparizione-citazione di Peter Fonda. In attesa dei tempi fatti e crepuscolari del 'Jesse James' con Brad Pitt, 'Quel treno per Yuma' versione Terzo Millennio è una buona occasione per riprendere confidenza con il genere più in disuso del cinema." (Piera Detassis, 'Panorama', 19 ottobre 2007) "Mettendo a confronto il nuovo nato con l'archetipo le differenze saltano agli occhi. Prima di tutto la durata: 92 minuti nel '57, 117 oggi, quasi mezz'ora in più. Staccandosi dalla rigorosa concisione di un tempo, il western si è intellettualizzato e psicologizzato. Ne risulta cincischiato il carattere del bandito Russell Crowe, mentre il problema centrale del suo guardiano Christian Bale diventa il figlio quattordicenne che, considerandolo pavido, scalpita per la smania di sostituirsi a lui. Altre figura aggiunte sono il pistolero Peter Fonda e vari cacciatori di taglie dell'Agenzia Pinkerton. Innalzando il computo degli assassinati a livelli da italo-western, con un mattatoio finale che ha fatto cadere le braccia allo stesso Leonard, il film si conferma un tentativo del regista James Mangold di ibridare il vecchio con il nuovo fondendo stili incompatibili. Non c'è da stupirsi sei protagonisti per cavarsela mobilitano le risorse di un manierismo carismatico."(Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 19 ottobre 2007) "A mezzo secolo di distanza, cosa spinge un regista al confronto con uno dei miti del proprio paese - il West - sfidando il rischio di un genere ormai privo di grossa attrattiva, e per di più lungo la strada del rifacimento? L'originale di 'Quel treno per Yuma' (trasposizione diretta nel 1957 da Delmer Daves del racconto pubblicato quattro anni prima da Elmore Leonard) James Mangold l'ha visto durante l'adolescenza, rimanendone così colpito da omaggiarlo in 'Copland' - sua seconda regia - dove ha dato allo sceriffo il nome di uno dei due protagonisti del film di Daves. Però non gli è bastato, e ha voluto rivivere quella pellicola stavolta dietro la macchina da presa. Con una sceneggiatura rispettosa dell'originale - sebbene con modifiche apportate - e un cast di stelle quali Russell Crowe e Christian Bale. (...) La sua (moderna) frontiera non ha spazio per i deboli, è maschile e carica del fatalismo della vita dura, vendetta e soprattutto dollari - se li contendono cacciatori di taglie -, fuorilegge, proprietari terrieri con scagnozzi sadici, la potente mano delle ferrovie (che sfruttano operai cinesi e comprano tutto), disperati pronti ad accettare 200 dollari per ogni uomo ucciso. Il confine tra bene e male è incerto: l'allevatore si ritrova costretto al fianco di chi gli ha bruciato il fienile, opposto ad un bandito che invece gli ha restituito i cavalli sequestrati, lo ha risarcito delle vacche morte e ha pagato la giornata di lavoro impiegata da lui e dai figli per recuperare il bestiame fuggito. E perdipiù viene lasciato solo da pavide stelle di latta e calcolatori facoltosi, quand'anche un sussulto d'onore paterno vale un prezzo altissimo." (Federico Raponi, 'Liberazione', 19 ottobre 2007) "James Mangold ha diretto 'Quel treno per Yuma' dimostrando particolare pertinacia: già il suo verboso 'Cop Land' era il rifacimento - in tempi odierni - del classico del 1957, con Glenn Ford e Van Heflin. (...) Daves aveva dalla sua Glenn Ford e Van Heflin, che già aveva girato un film simile, 'Il cavaliere della valle solitaria' di George Stevens; Mangold ha Russell Crowe e Christian Bale, che sono attori bravi,ma incapaci di far dimenticare - come riusciva Glenn Ford col suo understatement - che stanno recitando. Certo, Mangold innova parecchio il soggetto rispetto a Daves, ma ancor meno di lui dà ritmo alla vicenda, che non è delle più verosimili. Infatti un ravvedimento come quello del film (e dell'archetipo) si giustificherebbe solo se il cattivo si fosse innamorato del buono. (...) Mangold ha capito meglio di Daves l'incongruenza e ha ritoccato il finale, senza davvero convincere. Rispetto al film originale, al nuovo mancano il bianco e nero e il motivo conduttore: la voce di Frankie Laine era invadente, ma anche suggestiva." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 19 ottobre 2007)

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