Quei bravi ragazzi1990

SCHEDA FILM

Quei bravi ragazzi

Anno: 1990 Durata: 145 Origine: USA Colore: C

Genere:DRAMMATICO

Regia:Martin Scorsese

Specifiche tecniche:35 MM

Tratto da:libro "Wise Guy" di Nicholas Pileggi

Produzione:IRWIN WINKLER PER WARNER BROS. PICTURES

Distribuzione:WARNER BROS. ITALIA (1990) - WARNER HOME VIDEO (GLI SCUDI)

ATTORI

Robert De Niro nel ruolo di James Conway
Ray Liotta nel ruolo di Henry Hill
Joe Pesci nel ruolo di Tommy DeVito
Lorraine Bracco nel ruolo di Karen Hill
Paul Sorvino nel ruolo di Paul Cicero
Chuck Low nel ruolo di Morris 'Morrie' Kessler
Frank DiLeo nel ruolo di Tuddy Cicero
Frank Sivero nel ruolo di Frankie Carbone
Tony Darrow nel ruolo di Sonny Bunz
Mike Starr nel ruolo di Frenchy
Frank Vincent nel ruolo di Billy Batts
Frank Adonis nel ruolo di Anthony Stabile
Catherine Scorsese nel ruolo di Signora DeVito, madre di Tommy
Gina Mastrogiacomo nel ruolo di Janice Rossi
Charles Scorsese nel ruolo di Vinnie
Debi Mazar nel ruolo di Sandy
Julie Garfield nel ruolo di Mickey Conway
Kevin Corrigan nel ruolo di Michael Hill
Margo Winkler nel ruolo di Belle Kessler
Samuel L. Jackson nel ruolo di Stacks Edwards
Suzanne Shepherd nel ruolo di Madre di Karen
Welker White nel ruolo di Lois Byrd
 
 

SCENOGRAFIA

Zea, Kristi
 

COSTUMISTA

Bruno, Richard
 

EFFETTI

Brink, Connie

TRAMA

Henry Hill, nato da madre siciliana e padre irlandese, ancora adolescente entra a far parte della "piccola mafia" dei quartieri bassi di New York. Lì un potente irlandese, James Conway, inizia a proteggerlo e lo introduce in una banda specializzata in furti, estorsioni e contrabbando, che presto diventa la sua vera famiglia, in cui i componenti usano chiamarsi fra loro "bravi ragazzi". I suoi capi, James Conway, Tommy DeVito e Paul Cicero, ai quali ubbidisce senza discutere, gli dimostrano presto di essere capaci di uccidere ferocemente. Soprattutto Tommy, apparentemente così bonario, si trasforma spesso in un maniaco sanguinario, pronto ad ammazzare non solo i nemici, ma anche un malcapitato cameriere, che lo ha irritato. Henry, al quale non viene ordinato di uccidere, non si pone problemi di coscienza, soddisfatto di sentirsi qualcuno e di ricevere molti soldi. Quando si innamora, ricambiato, di una brava ragazza, Karen, la sposa senza rivelarle qual è realmente il suo mestiere. Dopo la nascita di due bambine, fra i coniugi inizia una crisi, perché Henry ha un'amante, Janice Rossi. Però alla fine prevale l'amore per Karen, che lo perdona anche se spesso si trova costretta ad essere sua complice. Quando la banda passa al traffico della droga, i bravi ragazzi sono costretti ad effettuare molti assassinii. Henry viene arrestato e, alla sua scarcerazione, capisce che gli amici vogliono eliminarlo, perché lo ritengono pericoloso. Essendo stati già uccisi Tommy e Paul, ad Henry, terrorizzato, non resta che affidarsi all'FBI e rivelare in un processo tutto ciò che sa. Poi l'FBI lo fa dileguare sotto altro nome insieme alla famiglia, per salvarlo dalla vendetta della mafia.

CRITICA

"Fin dalla sequenza di apertura la presenza della morte violenta incombe nei modi più efferati. Tutto è raccontato, specialmente nella splendida seconda parte, a un ritmo forsennato, efficacemente compendiato nei titoli di testa che scorrono al rombo di automobili in corsa "Quei bravi ragazzi" non è un romanzo ma una relazione cinica". (Morando Morandini, "Il Giorno") "Sangue e orrori, atrocità e violenze, ma un prodigio di tecniche: per esaltare il cinema". (Gian Luigi Rondi, "Il Tempo") "Il film rappresenta una completa riuscita e un esempio di maestria cinematografica. Robert De Niro, in una parte secondaria, è meno smorfioso del solito, ma è anche più distratto; Joe Pesci come boss paranoico, è strepitoso". (Lietta Tornabuoni, "La Stampa") "Questa vicenda narrata da Scorsese con la solita abilità tecnica è sostenuto efficacemente anche dalla colonna sonra basata su canzoni dell'epoca. Il motivo dominante del film è una violenza portata all'esasperazione. (...) Gli orrori dei crimini sono alternati agli affettuosi rapporti familiari o amichevoli dei personaggi, creando un aspetto di cronaca in una storia comune di mafia, basata su stereotipi. Anche se non si può parlare di apologia, non si tratta certo neppure di una denuncia: la giustizia è sempre assente; i poliziotto sono corrotti; il protagonista si salva con la delazione; la famiglia che ha retto finché Henry è stato un gangster, si sfascerà, quando non lo sarà più. L'inizio del film è realizzato ottimamente, ma presto il lavoro scade, essendo ripetitivo ed enfatico. Bella la fotografia di Michael Ballhaus, e bravi alcuni interpreti, specie i caratteristi." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 109, 1990)

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