Anno: 2006 Durata: 112 Origine: GERMANIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Chris Kraus
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:KORDES & KORDES FILM GMBH, SWR, BR, ARTE, JOURNAL FILM KLAUS VOLKENBORN KG
Distribuzione:LADY FILM (2007)
Monica Bleibtreu | nel ruolo di | Traude Krüger |
Monika Bleibtreu | nel ruolo di | Traude Krüger |
Hannah Herzsprung | nel ruolo di | Jenny von Loeben |
Sven Pippig | nel ruolo di | Mütze |
Richy Müller | nel ruolo di | Kowalski |
Jasmin Tabatabai | nel ruolo di | Ayse |
Stefan Kurt | nel ruolo di | Meyerbeer, guardia |
Vadim Glowna | nel ruolo di | Gerhard von Loeben |
Nadja Uhl | nel ruolo di | Nadine Hoffmann |
Peter Davor | nel ruolo di | Wahrig, giornalista |
Edita Malovcic | nel ruolo di | Traude da giovane |
Kathrin Kestler | nel ruolo di | Hannah |
Amber Bongard | nel ruolo di | Clara Mütze |
Dietrich Hollinderbaumer | nel ruolo di | Pater Vincens |
Andre Rauscher | nel ruolo di | Trasportatore |
Christian Koerner | nel ruolo di | Maggiore SS |
Dagmar Leesch | nel ruolo di | Dörte |
Daniela Grosch | nel ruolo di | Segretaria |
David Ritterhaus | nel ruolo di | Figlio del milionario |
Dieter Moor | nel ruolo di | Conduttore TV |
Gabriele Schäfer | nel ruolo di | Quetsche |
Gerd Weigmann | nel ruolo di | Funzionario della prigione |
Irene Rindje | nel ruolo di | Direttrice organizzativa |
Isolde Fischer | nel ruolo di | Custode |
Juliana Albrecht | nel ruolo di | Madre |
Lara Beckmann | nel ruolo di | Rivale |
Maria Hartmann | nel ruolo di | Concorrente in TV |
Marion Hübinger | nel ruolo di | Mary |
Michael Sunjo | nel ruolo di | Carnefice |
Roberto Galvez | nel ruolo di | Trasportatore |
Thomas Ulbricht | nel ruolo di | Carnefice |
Tom Jester | nel ruolo di | Barbiere della prigione |
Torsten Ranft | nel ruolo di | Impresario |
L'ottantenne Traude Krüger da sessant'anni insegna a suonare il pianoforte alle detenute del carcere femminile di Luckau. Un giorno finalmente arriva il nuovo pianoforte da concerto che lei e l'agente Mütze hanno comprato raggranellando i loro risparmi. Tuttavia, una serie di avvenimenti sfortunati provocano disordini all'interno dell'istituto di pena tanto che il direttore Meyerbeer minaccia Traude di ritirarle la sua licenza di insegnante anche perché ormai ha pochissime allieve. Tra le detenute però Traude Krüger scopre le capacità di Jenny von Loeben, una ragazza che ha ucciso brutalmente un uomo e che, prima dell'adolescenza è stata una giovanissima pianista di grandi speranze. Nonostante il temperamento aggressivo di Jenny, l'insegnante ottiene il permesso di istruirla per farla partecipare al concorso per giovani talenti "Gioventù musicale", un'occasione per rafforzare la reputazione pubblica del carcere e, soprattutto, di migliorare l'immagine del direttore Meyerbeer.
"Non fosse per i flashback confusi e ridondanti, 'Quattro minuti', premiatissimo in Germania, sarebbe un gran bel film che intorno al duello fra le due donne evoca tutto un mondo (il carcere con il suo corteo di violenze, meschinità, giochi di potere). Così è una potente macchina spremi-emozioni, un po' sovraccarica, e un concentrato delle virtù e dei limiti della nuova onda tedesca. Non sguardi e stili d'autore, ma storie solide, attenzione ossessiva al passato, emozioni forti e primarie. Come quelle che procura la musica di Annette Focks, vera carta vincente del film insieme alle attrici." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 4 maggio 2007) "Il drammone si compiace di due caratteri estremi, la vecchia con le certezze messe in discussione, e la giovane che accetta la forza del dubbio. Se la faccenda funziona, tra alti e bassi, più esteriorizzata che interiorizzata, è merito della sintonia di due brave attrici, Monica Bleibtreu, impenetrabile nel suo stampo teatrale, e la deb Hannah Hersprung, adorabile incosciente da schiaffi che boxa anche col piano." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 4 maggio 2007) "L'ha scritta, e poi rappresentata, un regista dell'Alta Sassonia Chris Kraus che, oltre al merito di non accettare per il suo dramma il finale consueto, vi ha messo al centro lo studio preciso e sempre ben approfondito di quei due personaggi femminili, così diversi per gusti, modi, astrazione e, nonostante certe ferite non dissimili, anche per il loro trascorsi. Ambientandoli in cornici carcerarie private sempre, intenzionalmente, degli stereotipi abituali e dosando, con molte attenzioni, la graduale progressione delle psicologie, seguendo, di conseguenza, ma sempre con tatto, l'evoluzione dei reciproci rapporti. In cifre in cui, anziché le soddisfazioni per i successi che si attendono, dilagano invece la maliconia, la delusione, il confronto, spesso ferito da rivelazioni inattese con il passato sia dell'una sia dell'altra, evocato però con tocchi rapidi, senza dar spazi eccessivi ai chiarimenti e agli accenti. lasciando che il buio di quelle figure centrali lo esprimano, per un verso, delle immagini secche ma, nelle loro note plumbee, sempre nitide e, per un altro, la partecipazione di due interpreti di straordinaria efficacia. Soprattutto l'anziana che, legnosa, impenetrabile, quasi aspra, è la notissima Monica Bleibtreu, ma anche, di fronte a lei, l'esordiente Hannah Herzsprung, una tigre che, solo alla fine, sarà domata a metà." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 8 maggio 2007) "'Quattro minuti' di Chris Kraus è un film bello, intelligente e raffinato, emozionante. E' la storia dell'amicizia che nasce tra due donne. (...) Il film ha forse un'ansia eccessiva di rispettare la trama, di chiudere tutte le porte che ha aperto: ma è molto riuscito e lascia pensare (insieme con 'La vita degli altri') che la rinascita del cinema tedesco non sia soltanto uno slogan." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 11 maggio 2007) "Uno dei film del risorgente cinema tedesco. (...) Il film, con la collaborazione del Goethe Institut, tenta di rispondere a una domanda classica: come può un pericoloso criminale apprezzare e praticare l'alta nobiltà della musica? " (Lietta Tornabuoni, 'L'Espresso', 17 maggio 2007)
Incasso in euro