Anno: 2017 Durata: 98 Origine: FRANCIA Colore: C
Genere:COMMEDIA
Regia:Audrey Dana
Specifiche tecniche:(1:1.85)
Tratto da:-
Produzione:FIDELITE, IN COPRODUZIONE CON TF1 FILMS PRODUCTION, VERSUS PRODUCTION, IN ASSOCIAZIONE CON WILD BUNCH, MANON 6, PALATINE ETOILE 13, CINEMAGE 11, PALATINE ETOILE 14, INDEFILMS 4, INDEFILMS 5
Distribuzione:ADLER ENTERTAINMENT
Audrey Dana | nel ruolo di | Jeanne |
Christian Clavier | nel ruolo di | Dottor Pace |
Éric Elmosnino | nel ruolo di | Merlin |
Alice Belaïdi | nel ruolo di | Marcelle |
Antoine Gouy | nel ruolo di | Anton |
Joséphine Draï | nel ruolo di | Joe |
Avete mai pensato a come sarebbe mettersi nei panni di una persona dell'altro sesso, anche solo per un giorno? Jeanne sicuramente no. Fresca di divorzio, lontano dai suoi figli una settimana su due, Jeanne non vuole più sentire parlare di uomini. Ma un bel giorno, la sua vita prende una svolta totalmente inaspettata: a prima vista non sembra essere cambiato nulla in lei... ad eccezione di un piccolo dettaglio! Questo 'dettaglio' dà il via alle situazioni più buffe, dove la vediamo ridere con la sua migliore amica, o discutere in preda al panico con il suo ginecologo. La nostra protagonista farà di tutto per cercare di superare questa situazione a dir poco singolare.
"Se il nostro non è più il tempo del sesso come ossessione, bensì del sesso come variazione (anche transgender), questa è una scorrevole commedia sulla conoscenza carnale dell'altro genere. E tema ricorrente: dal meglio 'Nei panni di una bionda' di Blake Edwards, al discreto 'Quello che vogliono le donne' con Mel Gibson, fino al mediocre (...) 'Moglie e marito'. Scrive (benino), dirige (bene) e recita (benissimo) la Dana di '11 donne a Parigi'." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 11 maggio 2017) "I francesi sanno mettere in commedia qualunque tema con fare spensierato, senza volgarità. Anche nel caso surreale di una donna improvvisamente con quel «Qualcosa di troppo» (...). Inevitabili gag e riflessioni. Un dubbio: mentre si discute se oggi abbia ancora senso la distinzione tra categoria maschile e femminile per assegnare i premi di cinema e tv, l'unico rischio di questo film è apparire vecchio stile." (Claudia Ferrero, 'La Stampa, 11 maggio 2017) "Dopo il successo di '11 donne a Parigi', torna la delirante commedia sexy di una regista e attrice di sublime personalità." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 11 maggio 2017) "Non è proprio il classico scambio di personalità cinematografico, ma gli stereotipi sono gli stessi. Anzi, qua volgarmente esasperati (...)." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 11 maggio 2017)
Incasso in euro