Anno: 1992 Durata: 115 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:AVVENTURA
Regia:-
Specifiche tecniche:-
Tratto da:LIBERAMENTE TRATTO DAL LIBRO "PUERTO ESCONDIDO" DI PINO CACUCCI
Produzione:MARIO E VITTORIO CECCHI GORI PER LA PENTA FILM E MAURIZIO TOTTI PER COLORADO FILM PRODUCTION
Distribuzione:PENTA FILM (1993) - PENTA VIDEO, CECCHI GORI HOME VIDEO (PEPITE)
Vicedirettore di banca a Milano, il quarantenne Mario Tozzi, occasionalmente in Questura, vede il commissario Viola uccidere un collega. Il funzionario se ne accorge e giorni dopo spara a Tozzi che, in seguito, ancora degente in casa, assiste ad un altro assassinio di Viola nella persona del commissario Di Gennaro. Testimone scomodo, oltreché complice essendo stato obbligato ad aiutare il reo nell'occultamento del cadavere, Mario pensa bene di fuggire in Messico. Conosciuto qui un duo di italiani, Alex e Anita, che vivono di espedienti, Mario fa lega con loro e comincia a vivere una vita del tutto diversa da quella abituale. Dapprima Alex, facendo ricorso agli ultimi "pesos" del milanese, acquista in società un gallo da combattimento; poi il terzetto si dà al piccolo narcotraffico sulle colline. Quand'ecco che, in un villaggio, Mario si trova davanti il commissario Viola suo persecutore. Costui, lasciata l'Italia ha sposato in loco una vedova con due figli e fa il cuoco nella locanda di lei, ma non sembra conservare rancore verso il testimone oculare. Intanto Anita ha proposto un nuovo e rischioso affare: rapinare un ricco proprietario terriero il giorno in cui provvede a pagare i suoi lavoranti. L'aggressione avviene, gli amici fuggono, ma la polizia interviene. Mario, scappato fra rocce e deserto, si ritrova solo. Essendo stato messo in prigione Alex, Anita (che ha con sé la valigetta dei soldi) si mette in testa di assaltare il carcere insieme a Mario e a Viola, per salvare l'amato bene. La spedizione riesce: c'è una sparatoria, le guardie vengono rinchiuse in guardina ma, mentre i tre - ora quattro - fuggono, una guardia spara e colpisce Mario. Dal letto che lo accoglie in ospedale egli scorge Viola e i due amici in manette.
"Una commedia con sottofondo libertario che elogia il vivere senza certezze, lontano dal benessere capitalista e dal consumismo. Il film mette in piedi uno spettacolo divertente, con gag molto azzeccate, paesaggi superbi e parentesi documentarie che confrontano efficacemente la miseria del Messico e lo sfarzo milanese." (Giovanni Grazzini, L'Indipendente) "Economico, addomesticato, poco credibile." (Fabio Ferzetti, Il Messaggero) Tra assunto e storia c'è una qualche sproporzione, in alcune parti il film è stagnante o sfilacciato, certe soluzioni sono a volte poco filtrate e lavorate, troppo facili. Ma il film suscita simpatia, affetto e il piacere anche malinconico di riconoscersi." (Lietta Tornabuoni, La Stampa) "Non si va al di là dei gag sui grilli da sgranocchiare come caramelle quadretti sui poveri campesinos costretti a farsi narcotrafficanti; del rimpianto per una bella canna. O del coretto turistico per il comandante Che Guevara." (Valerio Caprara, Il Mattino) "E' l 'opera più matura di Gabriele Salvatores. Anche grazie all'apporto di Enzo Monteleone, sceneggiatore fortunatamente non intruppato in una categoria incapace di rinnovarsi." (Enzo Natta, Famiglia Cristiana)
Incasso in euro