Anno: 1952 Durata: 99 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO
Regia:Luigi Zampa
Specifiche tecniche:35 MM
Tratto da:-
Produzione:FILM COSTELLAZIONE
Distribuzione:FOX
Amedeo Nazzari | nel ruolo di | Giudice Antonio Spicacci |
Silvana Pampanini | nel ruolo di | Liliana Ferrari |
Paolo Stoppa | nel ruolo di | Il Delegato Perrone |
Mariella Lotti | nel ruolo di | Elena Spicacci |
Franco Interlenghi | nel ruolo di | Luigi Esposito |
Irène Galter | nel ruolo di | Nunziata |
Dante Maggio | nel ruolo di | Armando Capezzuto |
Eduardo Ciannelli | nel ruolo di | Capo della malavita |
Bella Starace Sainati | nel ruolo di | Amalia Tortorella |
Tina Pica | nel ruolo di | Padrona del ristorante |
Gualtiero Tumiati | nel ruolo di | Consigliere Capo |
Turi Pandolfini | nel ruolo di | Don Filippetti |
Vittoria Crispo | nel ruolo di | Inquilina |
Tina Castigliana | nel ruolo di | La tenutaria |
Vittorio André | nel ruolo di | Spinelli |
Agostino Salvietti | nel ruolo di | Salvatore |
Mimì Ferrari | nel ruolo di | Cantante |
Lina Crispo | nel ruolo di | Maria |
Rino Genovese | nel ruolo di | Mimì |
Nino Vingelli | nel ruolo di | Pasqualino '17 |
Franca Tamantini | nel ruolo di | Carmela |
Mario Passante | nel ruolo di | De Nicola |
Ugo D'Alessio | nel ruolo di | Gennarino |
Salvatore Cafiero | nel ruolo di | Mezzerecchia |
Nicola Puthod | nel ruolo di | Contursi |
Vittoria Donato | nel ruolo di | Una danzatrice |
Viviane Vallée | nel ruolo di | Adelina Leonardi |
Carlo Pisacane | nel ruolo di | Don Rosario |
A Napoli vengono assassinati Salvatore Ruotolo e sua moglie. I corpi esanimi degli uccisi vengono trovati in luoghi diversi. Poiché si tratta evidentemente di un delitto ascrivibile alla camorra, l'omertà e la paura sono un serio ostacolo al procedere delle indagini iniziate dalle autorità. Le indagini vengono affidate a un giovane e coraggioso magistrato, Antonio Spicacci che, partendo da un indizio scoperto casualmente, tenta di ricostruire la storia del duplice omicidio. La matassa che Spicacci deve sbrogliare è intricatissima. Gli indiziati sono molti, e tra questi ci sono persone all'apparenza insospettabili. Deciso ad andare sino in fondo, Spicacci mantiene tutti i sospettati in stato di arresto, provocando il malcontento dell'opinione pubblica, ma di fronte alla resistenza passiva che incontra ovunque, anche tra i collaboratori e i familiari, il magistrato si sente scoraggiato e sta per rinunziare all'impresa. All'improvviso però un fatto nuovo, la morte di un innocente, ravviva in lui la coscienza della propria responsabilità. Egli proseguirà le indagini, senza riguardi, a costo di mettere in stato di arresto tutta la città.
"E' un'opera cinematografica assai pregevole: abile regia, efficace interpretazione, esatta ricostruzione dell'ambiente." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 32, 1952) "I pregi (...) si compendiano nella onestà della narrazione, nella modesta ma esatta posizione ideologica, nel rilievo abbastanza netto di alcune figure (soprattutto di quelle minori), nella 'rievocazione' storica e ambientale accuratissima, nella acutezza di cui il regista dà prova tentando di armonizzare figure e ambienti in una composizione unitaria, sì che le prime giustificano i secondi e viceversa. I difetti si possono riassumere nella (relativa) superficialità del film, in quel non andare mai a fondo di nessuna situazione e di nessun problema (...). A ciò occorre che si aggiunga pure la persistenza di certe debolezze (o meglio, di certe manie) narrative che Zampa rivelò sin dal primo film e che sanno di meccanico e di gratuito." (Fernaldo Di Giammatteo, 'Rassegna del Film', 7 ottobre 1952)
Incasso in euro