Anno: 1996 Durata: 121 Origine: USA Colore: C
Genere:AZIONE
Regia:Clint Eastwood
Specifiche tecniche:PANAVISION PANAFLEX GOLD /PANAVISION PANAFLEX PLATINUM, PANAVISION, 35 MM PANORAMICA (1: 2.35) - TECHNICOLOR
Tratto da:basato sul romanzo omonimo di David Baldacci (edito in Italia da Mondadori con lo pseudonimo di David B. Ford)
Produzione:CLINT EASTWOOD E KAREN SPIEGEL PER MALPASO PRODUCTIONS
Distribuzione:MEDUSA (1997) - MEDUSA VIDEO - BLU-RAY: WARNER HOME VIDEO (2012)
Clint Eastwood | nel ruolo di | Luther Whitney |
Gene Hackman | nel ruolo di | Presidente Allen Richmond |
Ed Harris | nel ruolo di | Seth Frank |
Laura Linney | nel ruolo di | Kate Whitney |
Scott Glenn | nel ruolo di | Bill Burton |
Dennis Haysbert | nel ruolo di | Tim Collin |
Judy Davis | nel ruolo di | Capo dello staff Gloria Russell |
E.G. Marshall | nel ruolo di | Walter Sullivan |
Melora Hardin | nel ruolo di | Christy Sullivan |
Kenneth Welsh | nel ruolo di | Sandy Lord Ken Welsh |
Penny Johnson | nel ruolo di | Laura Simon |
Richard Jenkins | nel ruolo di | Michael McCarty |
Mark Margolis | nel ruolo di | Red Brandsford |
Elaine Kagan | nel ruolo di | Valerie |
Alison Eastwood | nel ruolo di | Studentessa d'arte |
Yau-Gene Chan | nel ruolo di | Cameriere |
George Orrison | nel ruolo di | Barista dell'aeroporto |
Charles McDaniel | nel ruolo di | Dottore |
Kimber Eastwood | nel ruolo di | Guida turistica della Casa Bianca |
Eric Dahlquist Jr. | nel ruolo di | Agente della Sala ovale |
Stewart Jack Taylor | nel ruolo di | Portiere del Watergate |
Joy Ehrlich | nel ruolo di | Reporter |
Robert Harvey | nel ruolo di | Poliziotto |
Luther Whitney, professionista del furto, prossimo al ritiro, si prefigge un ultimo grande colpo per chiudere la carriera in bellezza. Ma non può prevedere che la padrona di casa abbia rinunciato all'ultimo momento a partire per il week-end insieme al marito, e soprattutto che ella riceva in casa il suo amante, il Presidente degli Stati Uniti. Assiste all'omicidio involontario della donna da parte delle guardie del corpo del Presidente, ma il caso viene insabbiato e da quel momento Luther diventa un personaggio scomodo. Ne consegue l'inevitabile caccia da parte di polizia e servizi segreti.
"A parte incongruenze e inverosimiglianze, scontate nel 'genere', 'Potere assoluto' è intrigo avvincente. E, alla scacchiera consueta, Eastwood aggiunge due notazioni interessanti: l'affetto profondo ma non esibito dello scassinatore per la figlia, e le motivazioni (il disgusto dell'ipocrisia del Presidente) che lo spingono a non mollare la presa". (Francesco Bolzoni, 'Avvenire', 23 maggio 1997) "Forse talune sorprese sono inutilmente pasteggiate (perché rivelare che il manesco puttaniere è il Presidente solo dopo 45 minuti, quando sta scritto su tutte le anticipazioni del film?) ed ogni tanto Clint si concede qualche tocco di autocompiacimento in più. Però questo è cinema-cinema al più alto grado di consumo, presentato in una confezione perfetta e contenente la sorpresa cui alludevo all'inizio: un granello di sana ed autentica rabbia". (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 19 maggio 1997) "Eastwood regista non è al suo meglio, Eastwood attore rimane irresistibile: e non è poco (magari, anzi, è troppo) fare un film in cui il cattivo è il presidente degli Stati Uniti, beone, donnaiolo, sadico, bugiardo, ipocrita, traditore dell'amicizia, mandante di assassinii, aspirante strangolatore". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 19 maggio 1997) "Dopo il western, il road-movie che finisce in tragedia e il melodramma, adesso tocca al poliziesco: Eastwood si trova benissimo nel cinema di genere, ne padroneggia le regole con la semplicità dei maestri asciugandone l'enfasi postmoderna e vivificandolo con la malinconia della sua disillusione. Così è anche per la storia del ladro che scopre prima la violenza e poi la meschinità del presidente degli Stati Uniti, disposto a ogni bassezza per non incrinare il proprio potere: il film inizia come un thriller, continua come lezione di morale, in nome di quei valori che il mondo sembra aver dimenticato, e finisce con il coraggio del pessimismo. E la necessità dell'azione. Quasi un testamento, perfino con un paio di battute a effetto per vendicare un'idea di cinema essenziale e intensa, come solo i grandi artigiani sanno ormai fare". (Paolo Mereghetti, 'Sette', 15 giugno 1997)
Incasso in euro