SCHEDA FILM

Playboys

Anno: 1992 Durata: 110 Origine: USA Colore: C

Genere:COMMEDIA

Regia:-

Specifiche tecniche:35 MM, PANORAMICA

Tratto da:-

Produzione:WILLIAM P. CARTLIDGE, SIMON PERRY PER GREEN UMBRELLA LTD., THE SAMUEL GOLDWYN COMPANY

Distribuzione:PENTA DISTRIBUZIONE - PENTAVIDEO, MEDUSA VIDEO (PEPITE)

TRAMA

Nel 1957, in un piccolo villaggio dell'Irlanda del Nord il parroco inveisce dal pulpito contro Tara, una giovane donna rimasta incinta di qualcuno di cui si ostina a non voler rivelare il nome. Molti credono che sia il suo spasimante che si è sparato una fucilata in bocca per lei (e non perché la pioggia gli abbia rovinato il raccolto), altri alludono al rude, ma visibilmente innamorato sergente di polizia Hegarty. Tara, che vive con la sorella, però non cede: si tiene il "suo" bambino e, per arrotondare gli stentati guadagni di sarta, contrabbanda merci al di là della vicina frontiera. Il sergente lo sa benissimo, ma per amore non interviene, insistendo nel volerla sposare anche se lei non lo ha mai amato. Tara infatti vuole essere libera e indipendente. Frattanto in paese arriva una piccola compagnia di attori girovaghi, i "Playboys". Ne fa parte come attor giovane Tom, che comincia subito a corteggiare la graziosa Tara. I villici pettegoli urlano allo scandalo e il reverendo continua a condannarla dal pulpito, insistendo che la ragazza sposi il padre del bambino. Quando gli abitanti un giorno si rendono conto che dentro una roulotte, vicino al tendone degli spettacoli, i due giovani, già notati sul lago e sui prati, stanno facendo l'amore, lo scandalo esplode. Allora Hegarty arresta il rivale sospettandolo di terrorismo in quanto il giovanotto ha un passato un po' oscuro e sembra sia stato in galera: ma il sergente non ha prove e ricomincia a bere, sempre più cupo e disperato nel suo amore. Frattanto i "Playboys", terminato il ciclo di spettacoli con una avventurosa edizione di "Via col vento" in veste teatrale, si accingono a partire. Tom vorrebbe portarsi via Tara con il bambino, ma il sergente, ormai fuori di senno, è andato a prendere il rampollo per tenerlo con sé ed evitargli un avvenire da randagio. Avviene una scazzottata a pugni nudi fra il sergente e il giovanotto, che i paesani in circolo incitano a battere l'avversario. Hegarthy, che si batte ubriaco, cade sconfitto, dopo aver sconquassato panche e arredi di scena e aver abbattuto il tendone dei teatranti. Poi, calmatosi, riconsegna il figlio alla madre, si dimette dall'impiego e prende una corriera, mentre Tara, Tom ed il bambino lasciano per sempre il villaggio diretti a Dublino.

CRITICA

"Il paesaggio è bello, indovinato il clima del film e corretta l'interpretazione, ma il film e la sua trama sono stantii. Rispettati sono gli archetipi tradizionali, fino a diventare frusti: la ragazza madre, chiacchierata in paese da gente meschina e cattiva, che la considera poco meno che una cacciatrice di uomini, il 'carro dei comici', il grosso sergente duro ma innamoratissimo; il prete cattolico, che scaglia invettive dal pulpito e punta sul matrimonio dei due per far riparare colpe. Si possono capire l'onestà e i sentimenti del sergente, appare invece ad arte insistita la figura del sacerdote, che da bravo irlandese non disdegna un bicchiere di whisky, ma non esita a rivolgere alla donna parole grossolane. Il punto di debolezza maggiore del film sta tuttavia nelle scelte e nei comportamenti di Tara, che quando e come ha deciso per suo diletto si è concessa al sergente, non coltiva idee riparatorie, non prova amore alcuno per lui, si tiene il bambino ritenendolo 'suo' e agogna alla propria libertà. Tara fa pressapoco nella sua vita intima ciò che fa di notte attraversando boschi: contrabbanda merci e se stessa." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 114, 1992)

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