Pasolini prossimo nostro2006

SCHEDA FILM

Pasolini prossimo nostro

Anno: 2006 Durata: 65 Origine: FRANCIA Colore: B/N

Genere:DOCUMENTARIO

Regia:Giuseppe Bertolucci

Specifiche tecniche:35 MM - HD

Tratto da:-

Produzione:ANGELO SALVATORE DRAICCHIO E ANDREA CROZZOLI PER RIPLEY'S FILM/CINEMAZERO

Distribuzione:RIPLEY'S FILM

ATTORI

Pier Paolo Pasolini nel ruolo di Se stesso
 
 

MONTAGGIO

Lang, Federica

TRAMA

Sul set del suo ultimo film, "Salò o le 120 giornate di Sodoma", Pier Paolo Pasolini concesse un'intervista al giornalista di "Il Corriere della Sera", Gideon Bachmann. Dal disordine del set emerge la voce pacata e tranquilla del regista e letterato che, inizialmente perplesso, si lascia andare a una lunga conversazione. Partendo dal film e dalla considerazione di parlare di Salò per non dimenticare un periodo molto buio della sua vita, segnato dalla mancanza di libertà, dalle lotte partigiane e dalla morte del fratello Guido, Pasolini arriva a una violenta critica alla società. la sovrapposizione con le foto di scena di Deborah Beer svela la metaforica messa in scena della modernità fatta da Pasolini.

CRITICA

Dalle note di regia: "Il termine 'fotoromanzo' associato a un film "maledetto" come il Salò di Pasolini, sembra incongruo e quasi inopportuno. E invece a me pare assolutamente appropriato, perché di un foto-romanzo si tratta. Con Federica Lang abbiamo rivisitato il piccolo tesoro delle foto di scena di Deborah Beer (impeccabili sul piano della fedeltà e della qualità) e abbiamo creato una sorta di sintesi dell'ultima opera di Pasolini: sostituendo le immagini fisse alle sequenze cinematografiche. Ma l'archivio di Giddeon Bachmann conteneva anche alcune preziose testimonianze (filmate e sonore) dell'autore, che abbiamo posto a commento del nostro fotoromanzo. Arrivando, credo, a una rilettura inedita, assolutamente attendibile, di uno dei film più sconvolgenti degli anni'70." "Esce il bellissimo documento di Giuseppe Bertolucci con l'intervista al sempre più contemporaneo Pasolini, girata sul set del capolavoro postumo Salò. Il film ci istruisce sulla poetica intelligenza premonitrice di quello che il poeta dice sull'omologazione anche dei sentimenti, la dittatura della società dei consumi, la falsa tolleranza e l'anarchia del potere. Dietro di lui scorrono 900 delle 7200 foto del film sadiano-fascista cui Bertolucci ha lavorato ascoltando 50 ore di interviste, il ricco materiale di Bachmann e la Beer. Cuore e cervello impegnati no stop sentendo Pasolini parlare con la sua voce tenera e decisa, un definitivo testamento intellettuale, estetico, morale, sessuale colto sul set della sua ultima, straziante opera di cui vedremo nel dvd due scene inedite. Il grido di Pasolini, 30 anni dopo, ci arriva nitido e straziante: il presente è peggiore di quanto Pasolini pensasse". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera, 24 novembre 2006)

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