Anno: 1952 Durata: 84 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:COMICO
Regia:Aldo Fabrizi
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:ALDO FABRIZI PER ALFA FILM
Distribuzione:RANK FILM
Aldo Fabrizi | nel ruolo di | Sor Peppe |
Ave Ninchi | nel ruolo di | Margherita, moglie di Peppe |
Giovanna Ralli | nel ruolo di | Marcella |
Carlo Delle Piane | nel ruolo di | Pecorino |
Giancarlo Zarfati | nel ruolo di | Gnappetta |
Alfredo Rizzo | ||
Anna Maria Dori | ||
Armando Annuale | ||
Enrico Luzi | ||
Franco Giacobini | ||
Gianna Segale | ||
Gondrano Trucchi | ||
Luigi Pavese | ||
Mara Landi | ||
Marco Tulli | ||
Paolo Stoppa | ||
Virgilio Riento |
Il sor Peppe, proprietario di un negozio di stoffe, è in mezzo ai guai. A prescindere dalle preoccupazioni lavorative, la moglie Margherita lo tormenta, rinfacciandogli i sacrifici che lei fa per la famiglia e, nella sua cieca gelosia, l'accusa di trascorrere le giornate divertendosi con le clienti. Anche i figli lo molestano con la loro irrequietezza. Una sera, il sor Peppe, per accontentare i suoi, va con tutta la famiglia a teatro, dove il fachiro Burmah presenta i suoi esperimenti d'ipnotismo. Spinto dalla moglie anche il sor Peppe sale sul palcoscenico e si lascia addormentare dal fachiro, il quale per un accidente si ferisce e deve esser trasportato all'ospedale. Così il sor Peppe resta immerso nel sonno ipnotico e in tali condizioni ritorna a casa, dove si comporta come fosse una madre di famiglia. Il giorno dopo Margherita è costretta ad andare al negozio a servire i clienti e sbrigare gli affari mentre Peppe si dedica alle faccende domestiche. La situazione è completamente rovesciata: Margherita si rende conto delle difficoltà del commercio, mentre Peppe fa alla moglie delle scenate di gelosia. Alla fine i due ricorrono al fachiro ch'è ancora all'ospedale; ma, solo dopo aver superato numerose difficoltà, otterranno che il fachiro intervenga per rimettere le cose a posto.
"Un'altra avventura della famiglia Passaguai, piuttosto divertente all'inizio, un po' meno dopo a causa dell'eccessivo insistere su alcune trovate non sempre di effetto irresistibile. Il film, naturalmente, non è per palati delicati e piace perciò al grosso pubblico". (Alberto Albertazzi, "Intermezzo", n. 19/20 del 31/10/1952). "Si tratta di un lavoro piuttosto scadente, privo di vera e sana originalità." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 32, 1952)
Incasso in euro