Il grande e potente Oz2013

SCHEDA FILM

Il grande e potente Oz

Anno: 2013 Durata: 131 Origine: USA Colore: B/N

Genere:FANTASY

Regia:Sam Raimi

Specifiche tecniche:RED EPIC, REDCODE RAW (5K) (DUAL-STRIP 3-D) STAMPATO A 35 MM/D-CINEMA (1:1.33/1:2.35)

Tratto da:romanzo "Il meraviglioso mago di Oz" di L. Frank Baum (ed. Mondadori)

Produzione:ROTH FILMS, WALT DISNEY PICTURES

Distribuzione:THE WALT DISNEY COMPANY ITALIA

ATTORI

James Franco nel ruolo di Oscar Diggs/Mago di Oz
Mila Kunis nel ruolo di Theodora
Rachel Weisz nel ruolo di Evanora
Michelle Williams nel ruolo di Annie/Glinda
Abigail Spencer nel ruolo di May
Zach Braff nel ruolo di Frank
Joey King nel ruolo di Ragazza sulla sedia a rotelle
Tony Cox nel ruolo di Knuck
Martin Klebba nel ruolo di Nikko
Bill Cobbs
Ted Raimi
Tim Holmes
Toni Wynne
 

SOGGETTO

Baum, L. Frank
 

MUSICHE

Elfman, Danny
 

MONTAGGIO

Murawski, Bob
 

SCENOGRAFIA

Stromberg, Robert
 

COSTUMISTA

Jones, Gary

TRAMA

Oscar Diggs, mago e illusionista in un piccolo circo, dalla dubbia etica professionale, viene scaraventato nella palpitante Terra di Oz. Qui, Oscar entra in contatto con le tre streghe Theodora, Evanora e Glinda, che mettono in dubbio le sue qualità di "mago". Poi, coinvolto suo malgrado nelle epiche problematiche proprie degli abitanti di quel fantastico universo, Oscar dovrà scoprire chi è veramente buono o cattivo, prima che sia troppo tardi. Con l'uso dell'illusione, dell'ingegno e con un po' di magia, Oscar si trasformerà non solo nel "grande e potente Mago di Oz", ma anche in un uomo migliore.

CRITICA

"Sam Raimi, regista horror, fa un viaggio premio nel fantasy col prequel 3D del famoso film con Judy Garland. James Franco è uno spiritoso mago cialtrone che va in mongolfiera «over the rainbow» e incontra streghe, scimmie alate e bimbe di porcellana. A rischio sazietà gli effetti, ma assicurato divertimento e qualche brivido." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 7 marzo 2013) "Bisogna ammettere che l'idea è felice; e l'allegoria meta-cinematografica dev'essere piaciuta molto a Sam Raimi, regista delle serie 'La casa' e 'Spider-Man' nonché cinefilo di vecchia data. Non c'è da aspettarsi, però, che l'intuizione - il cinema è un incantesimo, una forma di magia - assuma il valore che Martin Scorsese ha attribuito al cinema di Méliès nel delizioso 'Hugo Cabret'. Qui si tratta soprattutto di un espediente spettacolare, seguito da fuochi d'artificio e da un duello finale tra streghe, in quello che rimane soprattutto un film per bambini targato Disney. Deciso ad accontentare anche i cinefili, tuttavia, 'II grande e potente Oz' moltiplica i riferimenti al film di Fleming (anche se mancano le canzoni, come l'intramontabile 'Over the Rainbow', che contribuivano assai al suo fascino): c'è la strada di mattoni gialli, naturalmente; e l'iconografia di Theodora, quando diventa brutta mordendo la mela offertale dalla sorella, è quella con scopa, cappello a cono e naso lungo che tutti conosciamo. Quanto agli 'aiutanti' dell'eroe, in mancanza dello Spaventapasseri, dell'Uomo di latta e del Leone Codardo che fiancheggiavano Dorothy, suppliscono una scimmia alata e una bambolina di porcellana. E tuttavia, a pensarci meglio, i riferimenti iconografici più diretti non riguardano la pellicola del '39, ma piuttosto l''Alice in Wonderland' diretto tre anni fa da Tim Burton (confrontare soprattutto i paesaggi, la vegetazione, gli animali...). Un'impressione che ti coglie durante la visione e si rafforza constatando che il produttore, Joe Roth, è lo stesso del film di Burton." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 7 marzo 2013) "Come 'Hugo Cabret' di Martin Scorsese anche 'II grande e potente Oz' celebra la magia della settima arte, nonché il classico di Victor Fleming del 1939 con un prequel che ci racconta chi è il mago che Dorothy incontrerà nella sua avventura. (...) Il ritmo non è sempre all'altezza delle aspettative ma assai spesso le invenzioni visive non mancano di destare stupore e meraviglia nello spettatore, soprattutto quello più giovane." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 7 marzo 2013) "All'origine c'è un classico della letteratura infantile scritto nel 1900 da L. Frank Baum e tradotto nel 1939 in un film con Judy Garland che ha allietato diverse generazioni. Ora di 'Il mago di Oz' la Disney propone un prequel in 3D, 'Il grande e potente Oz', che al posto della piccola Dorothy assume a protagonista il personaggio del titolo: Oscar, mago da fiera cialtrone e squattrinato, che risucchiato nel vortice di un uragano atterra nell'incantato mondo di Oz, dove è scambiato per un vero mago in grado di scongiurare le trame di una strega cattiva. Allettato da una ricompensa in oro, Oscar accetta di imbarcarsi in un'avventura che si rivelerà un percorso di iniziazione ai valori veri della bontà, dell'amore e della solidarietà. Come Victor Fleming a suo tempo, anche il regista Sam Raimi parte in bianco e nero nel formato 1.33, poi approdato a Oz ingrandisce lo schermo e lo colora in tinte accese. Lo spettacolo c'è - e i bambini si divertiranno - ma il film non riesce a trovare una chiave poetica, nessuno dei nuovi personaggi è in grado di rimpiazzare lo Spaventapasseri, il Boscaiolo di latta e il Leone codardo; e se le fate/streghe sono indovinate, James Franco ha un'aria spaesata ed è privo di umorismo." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 7 marzo 2013) "Diretto dal visionario 'papà' cinematografico di Spider-Man, il film non è un remake del celebre che nel '39 lanciò l'icona Judy Garland, ma ne è il prequel, con l'intenzione di mostrare le origini del mago. La parabola in fabula evoca il Sogno Democratico americano guidato dal leader 'popolare' con tanto di cilindro alla Lincoln. Visivamente magistrale e 'trasformista', è puro intrattenimento tridimensionale per tutti." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 7 marzo 2013) "Prequel legato al Mago di Oz cinematografico (quello di Fleming), pieno di citazioni (già dal bel prologo in formato 1.33) e dal forte impatto visivo. Non sempre il 3D convince così come la sceneggiatura che, a volte, si arena nella ripetizione. Poco male, perché vi divertirete indipendentemente dall'età." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 7 marzo 2013) "Piacerà a coloro che venuti in cerca di un Sam Raimi (celebre per 'Spider-Man' ma anche e soprattutto per 'The Gift', e 'Drag Me to Hell'), non saranno troppo dispiaciuti dal ritrovarsi un Tim Burton abbastanza 'soft'. Come 'Alice', di Tim, 'Oz' appaga molto la vista, rende il mondo di fiaba anche più fiabesco della prima leggendaria trasposizione del romanzo di Frank Baum (dove Judy Garland cantava «Over the Rainbow»). Certo come tante opere belle fuori «Oz» ti lascia con la sensazione finale di essere vuotina dentro. Come uscire dal pasticcere convinti d'aver comprato la più bella torta in vetrina e scoprire poco dopo che non era la più bella." (Giorgio Carbone, 'Libero', 7 marzo 2013)

Trova Cinema

Box office
dal 21 al 24 maggio

Incasso in euro

  1. 1. Gli anni più belli  1.196.456
    Gli anni più belli

    Quattro ragazzi, cresciuti nel centro di Roma ma con estrazioni sociali diverse, vedranno le loro vite evolvere in maniere e direzioni anche sorprendenti, tra delusioni e riscatti....

  2. 2. Bad Boys for Life  882.185
  3. 3. Il richiamo della foresta  680.273
  4. 4. Parasite  605.719
  5. 5. Sonic. Il film  499.216
  6. 6. Odio l'estate  264.761
  7. 7. Cattive acque  263.009
  8. 8. La mia banda suona il pop  240.521
  9. 9. Dolittle  123.234
  10. 10. Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)  121.947

Tutta la classifica