Anno: 1927 Durata: 102 Origine: CSI (EX-URSS) Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO, STORICO
Regia:Grigori Aleksandrov|Sergej M. Ejzenstejn
Specifiche tecniche:MUTO, 35 MM (1:1.33)
Tratto da:saggio "Dieci giorni che sconvolsero il mondo" di John Reed (ed. BUR).
Produzione:SOVKINO
Distribuzione:REGIONALE - SKEMA, GENERAL VIDEO, MFD HOME VIDEO, SAN PAOLO AUDIOVISIVI, CECCHI GORI HOME VIDEO - DVD: MEDUSA HOME ENTERTAINMENT (2007)
Nikolay Popov | nel ruolo di | Kerenskij |
Vasili Nikandrov | nel ruolo di | V.I. Lenin |
Layaschenko | nel ruolo di | Konovalov |
Vladimir Popov | nel ruolo di | Kerenskij |
Chibisov | nel ruolo di | Skobolev |
Boris Livanov | nel ruolo di | Ministro Terestsenko |
Mikholyev | nel ruolo di | Kishkin |
Nikolai Podvoisky | nel ruolo di | Capo rivoluzionario |
Smelsky | nel ruolo di | Verderevsky |
Eduard Tissé | nel ruolo di | Soldato tedesco |
Dopo la caduta dello Zar sotto il peso della Rivoluzione, si instaura in Russia il governo provvisorio sotto la presidenza di Kerenskij. Uomo ambizioso ma debole e inetto, questi non riesce a risolvere la disastrosa crisi economica in cui si dibatte il Paese. Lenin, tornato dall'esilio, incita i bolscevichi ad abbattere il governo, ma questi, con un atto di forza, riesce ad avere la meglio sui rivoluzionari condannando ai lavori forzati intere brigate dell'esercito e costringendo Lenin a nascondersi. Ma la ribellione di un alto ufficiale che, con un esercito minaccia una nuova rivoluzione, costringe Kerenskij a chiedere aiuto ai suoi ex nemici. Allontanato questo pericolo però se ne affaccia un altro: i bolscevichi, ormai liberi, hanno indetto il loro congresso per decidere quale delle due fazioni, menscevichi e bolscevichi, debba prevalere e guidare la politica dei rivoluzionari. Vincono i bolscevichi che inviano un ultimatum al governo provvisorio barricatosi nel Palazzo d'inverno a Leningrado. Dopo una breve resistenza, il governo cade e si instaura la nuova Repubblica Bolscevica.
"E' un film documentario con cui l'autore ha inteso celebrare la rivoluzione d'ottobre. Ad alcune pagine e sequenze ancora affascinanti per lo stile asciutto e vigoroso con cui sono disegnate, seguono altre in cui i continui, ripetuti quanto ingenui simbolismi, la retorica interpretazione appaiono agli occhi dello spettatore di oggi, per lo meno enfatici oltre che noiosi ed anche risibili." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 65, 1968)
Incasso in euro