Anno: 1970 Durata: 102 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Pier Paolo Pasolini|Sergio Citti
Specifiche tecniche:TECHNISCOPE, EASTMANCOLOR
Tratto da:-
Produzione:ALVARO MANCORI E ANNA MARIA CHRETIEN
Distribuzione:INDIPENDENTI REGIONALI
Laurent Terzieff | nel ruolo di | Bandiera |
Anita Sanders | nel ruolo di | La ragazza |
Franco Citti | nel ruolo di | Rabbino |
Ninetto Davoli | nel ruolo di | Fiorino |
Lamberto Maggiorani | nel ruolo di | Padre della ragazza |
Celestino Compagnoni | nel ruolo di | Padre dei due fratelli |
Luisa Tirinnanzi | nel ruolo di | Madre dei due fratelli |
Alberto Del Prete | nel ruolo di | Aria |
Settimio Piconi | nel ruolo di | Baffo |
Maurizio Bianconi | nel ruolo di | Bandiera da bambino |
Filippo Costanzo | nel ruolo di | Rabbino da bambino |
Alberto Chiapparelli | nel ruolo di | Anarchico |
Gualtiero Fiorentino | nel ruolo di | Anarchico |
Sandro Giordani | nel ruolo di | Anarchico |
Fernando Piergentili | nel ruolo di | Anarchico |
Gianni Pulone | nel ruolo di | Anarchico |
Giulio Simonetti | nel ruolo di | Anarchico |
I fratelli Rabbino e Bandiera, tornando a casa dopo un tentativo di furto, vedono una ragazza addormentata in un prato e decidono di portarla con loro e darle ospitalità. Ben presto i tre diventano amici e i due fratelli si ritrovano a confessarle di aver ucciso il loro padre, un anarchico sempre ubriaco che aveva trascinato la madre sull'orlo della pazzia. Anche la ragazza ha un passato costellato di violenze familiari che racconta a Rabbino e Bandiera. Quando i due fratelli vengono arrestati per furto e condannati a un anno di reclusione, la ragazza ottiene il permesso di visita dicendo di essere la fidanzata di Bandiera. La scelta di uno dei due, benché casuale, fa nascere dei diverbi tra i due fratelli e, dopo la loro scarcerazione, il conflitto esploderà e sarà troppo tardi per tornare indietro...
"Un film pretenzioso e velleitario per l'evidente squilibrio tra le intenzioni e i risultati. Mediocri la regia e l'interpretazione." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 70, 1971) "Nonostante l'innegabile influsso pasoliniano, i due film (l'altro è 'Storie scellerate') hanno un'impronta personalissima, sono l'espressione di un mondo poetico interamente creato e controllato da Citti. Egli non guarda la vita da intellettuale bensì da filosofo, spinto dalla propria natura di classe e da dure esperienze esistenziali." (Ugo Casiraghi, 'Filmlexicon degli Autori e delle Opere', Nuova Eri Editrice)
Incasso in euro