ORDET - LA PAROLA1955

SCHEDA FILM

ORDET - LA PAROLA

Anno: 1955 Durata: 124 Origine: DANIMARCA Colore: B/N

Genere:DRAMMATICO

Regia:Carl Theodor Dreyer

Specifiche tecniche:35 MM

Tratto da:DAL DRAMMA OMONIMO DI KAJ H. MUNK

Produzione:PALLADIUM FILM

Distribuzione:GLOBE - DELTAVIDEO - LAB 80 FILM

ATTORI

Henrik Malberg nel ruolo di Morten Borgen
Emil Hass Christensen nel ruolo di Mikkel Primo Figlio
Preben Lerdorff Rye nel ruolo di Johannes Sec. Figlio
Cay Kristiansen nel ruolo di Anders Terzo Figlio
Birgitte Federspiel nel ruolo di Inger Moglie Mikkel
Ejner Federspiel nel ruolo di Peter Skraedder
Anne Elisabeth Hannsen nel ruolo di Maren
Edith Thrane nel ruolo di Mette Maren
Gerda Nielsen nel ruolo di Anna Loro Figlia
Hanne Agensen nel ruolo di Karen Dom. Borgen
Henry Skjaer nel ruolo di Il Dottore
Kirsten Andreasen nel ruolo di La Levatrice
Ove Rud nel ruolo di Il Pastore
Susanne Rud nel ruolo di Lilleinger
Sylvia Eckhausen nel ruolo di Kirstine
 

SOGGETTO

Munk, Kaj H.
 

SCENEGGIATORE

Dreyer, Carl Theodor
 

MONTAGGIO

Schlussel, Edith
 

SCENOGRAFIA

Aaes, Erik
 

COSTUMISTA

Jensen, M. Sandt

TRAMA

Il vecchio Borgen, che possiede in Danimarca una ricca fattoria, ha tre figli: Mikkel, sposato con Inger, Johannes e Andersen. Quest'ultimo, che č il pių giovane dei tre, č innamorato di Anna, la figlia del sarto Peter; ma al suo matrimonio con la ragazza s'oppongono, per motivi religiosi, tanto Peter che Borgen. Degli altri due figlioli di Borgen, Mikkel č ateo e resiste ai tentativi della moglie, che vorrebbe ricondurlo alla fede; Johannes si č talmente immerso negli studi teologici che č stato colpito da una mania religiosa e si crede Gesų Cristo stesso. Inger, che aspettava un bambino, muore di parto. Il lutto ed il dolore pesano sulla famiglia Borgen, ed anche Peter č scosso profondamente: superando i suoi pregiudizi acconsente al matrimonio di Anna con Andersen. La morte di Inger sconvolge Johannes, il quale fugge di casa: egli ricompare il giorno del funerale, ma č perfettamente guarito della sua mania. Qualche tempo prima aveva promesso ad una delle figlie di Inger di risuscitare la madre, se questa fosse morta: animato da profonda fede egli ordina alla morta, che sta per essere rinchiusa nella bara, di alzarsi. Il miracolo si compie: messo di fronte al fatto prodigioso Mikkel trova finalmente la fede.

CRITICA

Dalle note di regia: "La nuova scienza si avvicina a una pių intima comprensione del potere divino, e incomincia persino a darci una spiegazione naturale di cose appartenenti al soprannaturale. Io non ho rifiutato la scienza moderna per il miracolo della religione. Anzi. L'opera di Kay Munk ha assunto per me un nuovo e pių ampio significato, perchč i pensieri paradossali, e le idee espresse nel dramma sono stati dimostrati da recenti studi di psicologia che spiegano nel modo pių semplice le vicende apparentemente inspiegabili dal dramma, e stabiliscono una coesione naturale dietro gli avvenimenti soprannaturali che si trovano nel film".

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