Niente da dichiarare?2010

SCHEDA FILM

Niente da dichiarare?

Anno: 2010 Durata: 105 Origine: BELGIO Colore: C

Genere:COMMEDIA

Regia:Dany Boon

Specifiche tecniche:ARRICAM LT/MOVIECAM COMPACT MK2, SUPER 35 (3-PERF) STAMPATO A 35 MM/D-CINEMA (1:2.35)

Tratto da:-

Produzione:LES PRODUCTIONS DU CH'TIMI, PATHÉ, TF1 FILMS PRODUCTION, SCOPE PICTURES

Distribuzione:MEDUSA (2011)

ATTORI

Benoît Poelvoorde nel ruolo di Ruben Vandevoorde
Christel Pedrinelli nel ruolo di Olivia Vandevoorde
Joachim Ledeganck nel ruolo di Leopold Vandevoorde
Julie Bernard nel ruolo di Louise Vandevoorde
Jean-Paul Dermont nel ruolo di Papà Vandevoorde
François Damiens nel ruolo di Jacques Janus
Bouli Lanners nel ruolo di Bruno Vanuxem
Willems Éric Godon nel ruolo di Capo
Olivier Gourmet nel ruolo di Sacerdote di Chimay
Sylviane Alliet nel ruolo di Cliente 'No Man's Land'
Jean-Luc Couchard nel ruolo di Fratello di Vanuxem
Laurent Sobry nel ruolo di Commissario
Dany Boon nel ruolo di Mathias Ducatel
Karin Viard nel ruolo di Irène Janus
Philippe Magnan nel ruolo di Mercier
Nadège Beausson-Diagne nel ruolo di Nadia Bakari
Zinedine Soualem nel ruolo di Lucas Pozzi
Guy Lecluyse nel ruolo di Gregory Brioul
Laurent Gamelon nel ruolo di Duval
Bruno Lochet nel ruolo di Tiburce
Laurent Capelluto nel ruolo di La Balle
Bruno Moynot nel ruolo di Agente Immobiliare
Alexandre Carrière nel ruolo di Cameriere
Jérôme Commandeur nel ruolo di Autista
David Coudyser nel ruolo di Autista
Nicolas Guy nel ruolo di Autista
Christophe Rossignon nel ruolo di Autista
Jérôme Seydoux nel ruolo di Cliente ristorante
Sophie Seydoux nel ruolo di Cliente ristorante
Roland Levy nel ruolo di Cliente ristorante
Corinne Levy nel ruolo di Cliente ristorante
Jean-Claude Lagniez nel ruolo di Autista
Patrick Vo nel ruolo di Tecnico impianto di riscaldamento
 

SCENEGGIATORE

Boon, Dany
Boon, Yaël
 

MUSICHE

Rombi, Philippe
 

MONTAGGIO

Barnier, Luc
 

SCENOGRAFIA

Alain Veissier
 

TRAMA

1993. Con la nascita della Comunità Europea, gli agenti della dogana Ruben Vandevoorde e Mathias Ducatel apprendono la notizia della soppressione del loro posto di dogana situata a Corquain in Francia e Koorkin in Belgio. I due si detestano, ma si troveranno costretti a lavorare fianco a fianco nel primo distaccamento della dogana franco-belga pattugliando le strade di campagna di frontiera a bordo di una Rénault 4L.

CRITICA

"1 gennaio 1993: le frontiere europee si aprono, e per due agenti della dogana, il francese Mathias (Boon) e il belga Ruben (Poelvoorde), è l'inizio della fine. O forse no: Mathias continua a frequentare segretamente la sorella di Ruben, questi a far di franco-fobia 'virtù' professionale. Come finirà? Male, almeno per il film, perché Dany Boon, campione d'incassi d'Oltralpe con 'Giù al Nord' e 'padrino' del nostro 'Benvenuti al Sud', conferma che 'repetita non iuvant': la copia è poco conforme eppure molto sbiadita, tra risate al lumicino, sceneggiatura asfittica e - solo per noi - un doppiaggio inguardabile, pardon, inascoltabile. 'Niente da dichiarare?' Ai posteri certamente nulla, eccetto una previsione: scommettiamo che la traduzione (italo-svizzera?) questa volta non si farà? Boon ha fatto boom, ma è tanto Chiasso per nulla." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 22 settembre 2011) "Dany Boon è l'autore di quel 'Giù al Nord' che nel 2008 si qualificò in patria come il maggior incasso assoluto, ispirando un remake italiano, 'Benvenuti al Sud', di enorme successo. Ora l'attore/ sceneggiatore/regista prova di nuovo a ironizzare sui pregiudizi culturali che continuano a dividerci, se non ad armarci gli uni contro gli altri, a dispetto della globalizzazione. (...) Intrecciando lo spunto romantico a quello di un traffico di droga gestito da un gruppetto di balordi, il film procede sulla falsariga di certe commedie francesi anni '60: cura formale, buoni interpreti, battute godibili, gag (quasi sempre) garbate, ma con un umorismo giocato più sugli stereotipi che su una satira incisiva." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 23 settembre 2011) "Sarà anche spiritoso il francese Dany Boon, ma stavolta ha ciccato. In 'Niente da dichiarare?' cavalca la leggendaria antipatia che divide francesi e belgi. (...) Non si ride quasi mai, anche perché giochi di parole e inflessioni linguistiche si perdono nella traduzione. Peccato." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 23 settembre 2011) "Piacerà a chi ama le storie di amici-nemici alla Don Camillo. Boon che ha rilanciato all'estero la commedia paesana francese, si conferma l'uomo giusto per queste simpatiche e confortanti storielle." (Giorgio Carbone, 'Libero', 23 settembre 2011)

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