Anno: 1992 Durata: 91 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Francesco Calogero
Specifiche tecniche:NORMALE A COLORI
Tratto da:-
Produzione:NUTRIMENTI TERRESTRI
Distribuzione:CDI - CDI HOME VIDEO, MFD HOME VIDEO
Roberto De Francesco | nel ruolo di | Nico Storchi |
Sergio Castellitto | nel ruolo di | Elio Tropia |
Andrea Prodan | nel ruolo di | Luciano Storchi |
Barbara Di Bartolo | nel ruolo di | Amy |
Cristina Donadio | nel ruolo di | Madre di Nora |
Dario Casalini | nel ruolo di | Ivan |
Davide Becchini | nel ruolo di | Tom |
Fabrizia Sacchi | nel ruolo di | Nora |
Gianni Scaperrotta | nel ruolo di | Franco Storchi |
Leonardo Ferrantini | nel ruolo di | Severo |
Lucrezia Lante della Rovere | nel ruolo di | Madre di Nico |
Marco Quaglia | nel ruolo di | Giampiero |
Massimo Sarchielli | nel ruolo di | Professor Fabbiani |
Olivia Gozzano | nel ruolo di | Sandra |
Renato Carpentieri | nel ruolo di | Direttore |
Roberto Zibetti | nel ruolo di | Alessio |
La cornice è un collegio. Negli scontri con i compagni, Nico Storchi, il protagonista, imbarazzato anche da una curiosa situazione familiare (il suo insegnante è il convivente di sua madre divorziata) tende ad annullarsi, chiudendosi in un silenzio quasi maniacale; un silenzio che, almeno interiormente, manterrà anche quando gli si presenterà l'amore nelle vesti della figlia di primo letto della seconda moglie di suo padre: non corrisponderà, si astrarrà, un modo anche per lui come per sua madre, di morire o di diventare "nessuno".
"Il linguaggio è asciutto e nitido, le immagini si tengono sempre a una giusta distanza dal realismo di cronaca, le tecniche - fotografia, suono diretto, montaggio - sono provvedute e quasi severe. Un'opera di impegno, insomma." (Gian Luigi Rondi, Il Tempo, 4 dicembre, 1992) "In questo film il regista e soggettista Francesco Calogero aspira a realizzare un serio studio psicologico del protagonista, la vita del quale è stata condizionata dalle amare esperienze della sua infanzia, e continua ancora a risentire profondamente del comportamento immorale della madre, che tanto umiliazioni gli ha sempre causato. Quando questa mamma bella, amata e odiata da Nico, entra in coma, provoca il blocco del figlio; quando lei muore il ragazzo torna a poter parlare, riacquista, cioè, un legame con la vita. Si tratta di un lavoro abbastanza insolito, però è troppo intricato per eccessiva sovrapposizione di piani, risultando pretenzioso e spesso noioso. Non riesce poi a coinvolgere emotivamente lo spettatore, anche per la scarsa capacità degli interpreti." ('Segnalazioni cnematografiche', vol. 115, 1993)
Incasso in euro