Anno: 1958 Durata: 97 Origine: MESSICO Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO
Regia:Luis Buñuel
Specifiche tecniche:-
Tratto da:romanzo omonimo di Benito Pérez Galdós
Produzione:MANUEL BARBACHANO PONCE PER PRODUCCIONES BARBACHANO PONCE
Distribuzione:CINERIZ - DVD MULTIMEDIA SAN PAOLO (2002)
Francisco Rabal | nel ruolo di | Nazarin |
Marga Lopez | nel ruolo di | Beatriz |
Rita Macedo | nel ruolo di | Andara |
Jesús Fernández | nel ruolo di | Il Nano |
Ignacio López Tarso | nel ruolo di | Ladro |
Luis Aceves Castañeda | nel ruolo di | Parricida |
Ofelia Guilmain | nel ruolo di | Chanfa |
Noè Murayama | nel ruolo di | El Pinto |
Rosenda Monteros | nel ruolo di | Prieta |
Ada Carrasco | ||
Antonio Bravo | ||
Aurora Molina | ||
David Reynoso | ||
Edmundo Barbero | ||
Pilar Pellicer | ||
Raul Dantes |
Negli ultimi anni del secolo scorso, nel Messico feudale del dittatore Porfirio Diaz, Nazarín è un umile prete che vive in estrema povertà in un malfamato e misero quartiere di un paesetto. I vicini, profittando della sua bontà, pur stimandolo, gli tolgono tutto ciò che egli ha. Un giorno una donna, Andala, dopo aver ucciso in una rissa un'altra ragazza, ferita da una coltellata, per evitare di essere arrestata si rifugia da Nazarin che la cura. Ma la minaccia di una denuncia induce i due ad abbandonare la casa che Andala addirittura brucia. Mentre la donna viene ospitata dalla famiglia di Beatrice - una giovane sedotta ed abbandonata da Pinto, un prepotente signorotto locale - Nazarín, calunniato dalla gente per aver ospitato la donna, viene costretto dal vescovado ad abbandonare la sua veste perchè sospeso "a divinis". Comincia così il suo peregrinare fino a quando giunge nella casa di Beatrice, dove trova una bambina gravemente malata che guarisce in seguito ad alcune preghiere. L'isterismo e la superstizione delle donne si sfogano chiamando Nazarín un santo e costringendolo a fuggire; ma Andala e Beatrice lo seguono e con lui, sopportando sacrifici e insulti, aiutano chi ha bisogno.Tuttavia la polizia arresta Nazarín e Andala mentre Beatrice, per non abbandonare i compagni, li segue in prigione. Qui Nazarín sopporta umiliazioni, botte e calunnie poi viene lasciato solo. Beatrice ritrova Pinto e lo segue mentre Andala resta con gli altri carcerati.
"Malgrado l'impostazione didascalica e lo svolgimento spesso elementare del tema, tuttavia è da riconoscere al regista il merito di un rigore stilistico non comune che rende il lavoro interessante. (...) Sia pure atttraverso la presentazione di un caso limite, il film mostra di essere alla ricerca si un cristianesimo autentico, vivo, basato sullo spirito evangelico ed è guastato solo da un dialogo post-conciliare, anacronistico, che falsa il tono." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 66, 1969)
Incasso in euro