Anno: 1975 Durata: 157 Origine: USA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, MUSICALE
Regia:Robert Altman
Specifiche tecniche:PANAVISION, 35 MM (1:2.35), CINEMASCOPE - EASTMANCOLOR
Tratto da:-
Produzione:AMERICAN BROADCASTING COMPANY, PARAMOUNT PICTURES
Distribuzione:CIC - L'UNITA' VIDEO
David Arkin | nel ruolo di | Norman |
Barbara Baxley | nel ruolo di | Lady Pearl |
Ned Beatty | nel ruolo di | Delbert Reese |
Karen Black | nel ruolo di | Connie White |
Ronee Blakley | nel ruolo di | Barbara Jean |
Keith Carradine | nel ruolo di | Tom Frank |
Geraldine Chaplin | nel ruolo di | Opal |
Robert DoQui | nel ruolo di | Wade Cooley |
Shelley Duvall | nel ruolo di | L.A. Joan/Martha |
Allen Garfield | nel ruolo di | Barnett |
Henry Gibson | nel ruolo di | Haven Hamilton |
Scott Glenn | nel ruolo di | Soldato Glenn Kelly |
Jeff Goldblum | nel ruolo di | Uomo sul triciclo |
Barbara Harris | nel ruolo di | Albuquerque |
David Hayward | nel ruolo di | Kenny Fraiser |
Timothy Brown | nel ruolo di | Tommy Brown |
Julie Christie | nel ruolo di | Se stessa |
Elliott Gould | nel ruolo di | Se stesso |
Jonnie Barnett | nel ruolo di | Se Stesso |
Vassar Clements | nel ruolo di | Se stesso |
Sue Barton | nel ruolo di | Se stessa |
Allan F. Nicholls | nel ruolo di | Bill Allan Nicholls |
Bert Remsen | nel ruolo di | Star |
Carol McGinnis | nel ruolo di | Jewel |
Cristina Raines | nel ruolo di | Mary |
Dave Peel | nel ruolo di | Bud Hamilton |
Donna Denton | nel ruolo di | Donna Reese |
Gwen Welles | nel ruolo di | Sueleen Gay |
James Dan Calvert | nel ruolo di | Jimmy Reese |
Keenan Wynn | nel ruolo di | Sig. Green |
Lily Tomlin | nel ruolo di | Linnea Reese |
Merle Kilgore | nel ruolo di | Trout |
Michael Murphy | nel ruolo di | John Triplette |
Patti Bryant | nel ruolo di | Smokey Mountain Laurel |
Richard Baskin | nel ruolo di | Frog |
Sheila Bailey | nel ruolo di | Smokey Mountain Laurel |
A Nashville (Tennessee, USA) si prepara l'annuale festival di musica country. La coincidenza con la campagna elettorale per il candidato alla presidenza Hal Phillip Walker induce i galoppini elettorali a strumentalizzare la popolarità dell'avvenimento di risonanza nazionale, provocando la sdegnosa opposizione di Barnett - marito e agente musicale della diva della canzone Barbara Jean - che però l'inganno e il ricatto costringeranno a piegarsi. Durante la preparazione gli slogans politici si intrecciano ad un caotico viavai di cantanti più o meno famosi, talenti sconosciuti, aspiranti privi di capacità, impresari di complessi e di locali, personaggi svitati e divi del cinema sullo sfondo di moltitudini propense all'applauso. Nella girandola canora davanti al "Partenone" semicoperto dall'immenso nome del candidato politico, Barbara Jean, sempre malata e con il sistema nervoso distrutto, inonda il pubblico con la sua voce vibrante e carezzevole, finché un soldato col complesso della mamma la uccide con un colpo di fucile. Dopo un primo smarrimento l'esibizione canoro-politica prosegue perché come dice l'ultima canzone, "Io non me la prendo".
"Realizzato nel 1974 in vista del bicentenario dell'indipendenza (1976), il film, che doveva durare 8 ore, presenta una passerella di 24 cantanti e 27 canzoni in un documentario che in effetti è un elaboratissimo ritratto dove a cerchi concentrici appaiono una cantante, una città, un paese e in qualche modo l'intera umanità di oggi. Per gli appassionati di musica il film, in edizione originale con didascalie, è una bomboniera colma di delizie; per il pubblico abituato a captare le intenzioni, assai scoperte, del regista c'è materia abbondante per una serie di meditazioni preoccupate sulla cosiddetta 'maggioranza silenziosa' che non avverte, o finge, le avvisaglie di un terremoto sociale e di costume, ostinandosi a rigirarsi nella bambagia di un sistema [...] grondante benessere, che il candidato alla presidenza promette di tutelare contro gli avventurieri; ma temiamo che il grosso (sia detto senza offesa) pubblico ne ricavi smarrimento e noia come in un grande carnevale dove tutti parlano e nessuno ascolta. In complesso un'opera delle più mature e inquietanti (e meritevoli) che ci abbia dato il cinema americano in questi anni di riflessione." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. LXXX, 1976)
Incasso in euro