Quell'idiota di nostro fratello2011

SCHEDA FILM

Quell'idiota di nostro fratello

Anno: 2011 Durata: 90 Origine: USA Colore: C

Genere:COMMEDIA

Regia:Jesse Peretz

Specifiche tecniche:RED ONE MX, (2K)/REDCODE RAW (4.5K), 35 MM /D-CINEMA (1:1.85)

Tratto da:-

Produzione:LIKELY STORY, BIG BREACH

Distribuzione:VIDEA-CDE (2012)

ATTORI

Paul Rudd nel ruolo di Ned Rochlin
Elizabeth Banks nel ruolo di Miranda Rochlin
Zooey Deschanel nel ruolo di Natalie Rochlin
Emily Mortimer nel ruolo di Liz Rochlin
Steve Coogan nel ruolo di Dylan
Rashida Jones nel ruolo di Cindy
Adam Scott nel ruolo di Jeremy
Alexia Rasmussen nel ruolo di Chloe
Bob Stephenson nel ruolo di Agente Washburn
Francesca Papalia nel ruolo di Sadie
Hugh Dancy nel ruolo di Christian
James Biberi nel ruolo di Gus
Kathryn Hahn nel ruolo di Janet
Kathy Fitzgerald nel ruolo di Velma
Katie Aselton nel ruolo di Amy
Lucas Near-Verbrugghe nel ruolo di Max
Lydia Haug nel ruolo di Tatiana
Marceline Hugot nel ruolo di Judy
Matthew Mindler nel ruolo di River
Neal Lerner nel ruolo di Darren
Peter Hermann nel ruolo di Terry
Polly Draper nel ruolo di Ellen
Shirley Knight nel ruolo di Ilene Rochlin
Sterling K. Brown nel ruolo di Agente Omar Coleman Sterling Brown
T.J. Miller nel ruolo di Billy
Wrenn Schmidt nel ruolo di Beth Phillips
 

SCENOGRAFIA

Weinberg, Inbal
 

TRAMA

Ned è un idealista che deve vedersela con una madre invadente ma, soprattutto, con le sue tre sorelle: una giornalista single in carriera; una bisessuale bugiarda che rischia di mandare a monte il rapporto con la fidanzata; una madre così impegnata nell'educazione dei figli che non si rende conto del fallimento del suo matrimonio...

CRITICA

"Paul Rudd è un attore comico americano di solito al centro di situazioni strampalate in cui spesso fa la figura del guastafeste. Si ricordi 'A cena con un cretino'. Qui, di nuovo sotto la guida di Jesse Peretz dopo 'Il maggiordomo del castello', non si smentisce di certo, semmai anzi accentua le sue dabbenaggini e i suoi continui atteggiamenti maldestri. (...) Si può sorridere. Il personaggio, con tutti i suoi errori e gli incidenti che provoca soprattutto quando parla senza pesar le conseguenze delle sue parole, è abbastanza divertente e la regia, seguendo un testo scritto da un noto documentarista, David Shisgall, lo manovra con disinvoltura in mezzo a tutti gli ostacoli e gli inciampi che spesso si provoca da solo. Con una scioltezza cui, appunto, aggiunge colore l'interpretazione di Paul Rudd le cui possibilità di dar forza e vitalità a una commedia non sono forse molto spiccate ma certi effetti comunque li raggiungono. Attorno a lui tutti interpreti noti ma di rilievo scarso." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo Roma', 6 luglio 2012) "Più che idiota, Ned è un fesso: come si usa chiamare, tra i 'popoli civili', la gente ingenua, disponibile, fiduciosa e priva di malizia. (...) Ennesima variazione inconfessata sul tema di 'Boudu salvato dalle acque' di Renoir, un'antologia di tutti i luoghi ricorrenti del cinema indie d'oltreatlantico. Un film non sgradevole, ma che sembra di aver già visto un paio di volte." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 6 luglio 2012) "Applaudito al Sundance Film Festival che seleziona il meglio del cinema indipendente americano, arriva su nostri schermi la commedia 'Quell'idiota di nostro fratello' di Jesse Peretz che attraverso gli occhi di un uomo incapace di mentire mette a fuoco le contraddizioni della società americana e la falsità dei rapporti tra le persone." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 6 luglio 2012) "Spiacerà a chi, stuzzicalo dal cast femminile (Banks, Mortimer e Deschanel) magari s'aspetta un deciso divertimento. Purtroppo il regista sta incollato a Paul Rudd che in una parte diversa dalle sue solite (un buzzurro perso) fa rimpiangere almeno una dozzina di comici suoi coetanei (Sandler, Stiller, Wilson, ma non potevano prendere uno di loro?)" (Giorgio Carbone, 'Libero', 6 luglio 2012) "Un Candid a New York vende erba a un poliziotto in divisa, finisce in galera e quando esce perde fidanzata organic-isterica, lavoro, casa e l'adorato cane Obi Wan Kenobi. Il suo compito inconsapevole sarà di mettere ordine nelle disfunzioni della famiglia, formata da serafica madre e tre sorelle tra il nevrotico e il depresso. Il titolo italiano respingente cela una neo fiaba declinata a commedia sugli approcci alla vita più intelligente dell'apparenza: Ned (ottimo Paul Rudd) non è un ritardato e neppure un gemello di 'Forrest Gump' ma più un simil James 'Elwood R. Down' Steward di 'Harvey' in quanto persona gentile ed esuberante fiduciario nell'umanità circostante, che nel frattempo si delizia ad infliggersi inutili dolori. Lui ne paga il fio regolare (dentro e fuori galera sempre per disarmante ingenuità) ma alla fine a cambiare il punto di vista saranno gli altri, con ovvio ribaltamento della Diversità. Lineare la regia del già musicista dei Lemonheads." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 5 luglio 2012)

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