Anno: 1960 Durata: 90 Origine: FRANCIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO, PSICOLOGICO
Regia:Peter Brook
Specifiche tecniche:CINEMASCOPE
Tratto da:romanzo omonimo (1958 ) di Marguerite Duras (ed. Feltrinelli 1986)
Produzione:DOCUMENTO FILM (ROMA), IENA PRODUCTIONS (PARIGI)
Distribuzione:MGM - CD VIDEOSUONO
Jeanne Moreau | nel ruolo di | Anne Desbarèdes |
Jean-Paul Belmondo | nel ruolo di | Chauvin |
Didier Haudepin | nel ruolo di | Pierre |
Pascale de Boysson | nel ruolo di | Barista |
Jean Deschamps | nel ruolo di | Signor Desbarèdes |
Colette Régis | nel ruolo di | Signorina Giraud |
Valeric Dobuzinsky | nel ruolo di | L'assassino Valéric |
Anna Desbarèdes è la giovane moglie di un facoltoso industriale e vive a Blaye, piccola città della Francia. In quel minuscolo centro di provincia la vita è monotona e la noia che ne deriva rende profondamente infelice la giovane donna. Un giorno, mentre sta assistendo alla lezione di pianoforte di suo figlio - che si esercita sulla suonatina di Diabelli da cui il film prende il titolo - un terribile urlo le giunge alle orecchie. Una donna è stata uccisa in un bar lì vicino. La tragica scena, di cui Anna è testimone, aumenta il suo turbamento, e il giorno seguente ritorna nel bar. Qui conosce Chauvin, giovane operaio. Tra i due si stabilisce un legame di simpatia, ed Anna si fa raccontare dal suo nuovo amico molti particolari relativi al delitto di cui il bar è stato teatro. Nel suo inconscio di donna infelice nasce l'idea, anzi la speranza, che Chauvin si innamori di lei e poi la uccida, come è accaduto all'altra donna. Dopo alcuni giorni Anna è convinta che Chauvin l'ucciderà: lasciata la sua casa, si reca nel bar dove ha dato appuntamento a Chauvin. Lui però le annuncia che sta per lasciare il paese per sempre. Anna vede crollare le sue pazzesche fantasie: rimasta sola nel bar, si accascia a terra con lo stesso urlo della donna uccisa. Ella ritornerà poi, forzatamente rassegnata, alla sua squallida vita.
"Il film, forse eccessivamente artificioso e cerebrale, è impostato sul minuzioso studio psicologico di un personaggio femminile non comune. La fotografia è degna di lode per il suggestivo bianco e nero, per la pittoresca plasticità delle immagini e l'ottimo uso del cinemascope. L'interpretazione dei protagonisti è molto efficace. Il commento musicale, costituito quasi esclusivamente dalla suonatina di Diabelli, è di un'impressionante drammaticità." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 48, 1960)
Incasso in euro