SOGGETTO

SCENEGGIATORE

MUSICHE

MONTAGGIO

SCENOGRAFIA

COSTUMISTA

EFFETTI

TRAMA

Libera e intraprendente, intelligente e bella, l'americana Lauren Slaughter è laureata ad Harward e compie un lavoro di ricerca a Londra presso un Istituto britannico per il Medio Oriente, ai cui problemi politici e sociali essa è particolarmente interessata. Poiché la borsa di studio è insufficiente, Lauren, incuriosita da una videocassetta che un anonimo le ha inviata a domicilio, si rivolge all'Agenzia Jasmin, la quale organizza il lavoro di accompagnatrici destinate ai Vip ed agli uomini d'affari di passaggio a Londra. Ingaggiata, Lauren non ci mette molto a scegliersi, tra i clienti, quelli che possono assicurarle lucrosi e personalissimi "straordinari". Avviene così che essa incontra Lord Bulbeck, un brillante uomo politico inglese, che ha l'incarico di metter pace fra arabi ed israeliani. E i due si innamorano. Ma il Lord, a prezzo di appuntamenti mancati e di piacevoli week-end mandati all'aria, è votato al suo scopo, ostacolato tuttavia da un maturo playboy e faccendiere arabo, il quale in combutta con altri mira ad eliminarlo, facendo con ciò saltare le premesse del trattato auspicato dagli inglesi. Usata da parte araba come esca, la dottoressa si trova invischiata in una trappola rischiosissima, che dovrebbe scattare proprio nel giorno del suo compleanno e nel corso di un incontro con Bulbeck. Ma il servizio segreto di Sua Maestà, che ha sempre seguito e protetto l'uomo, interviene al momento giusto, proprio quando l'energica Lauren eliminata una spia penetrata con uno stratagemma nel suo alloggio, sta per essere uccisa da un suo presunto amico.

CRITICA

"al racconto di Paul Theroux "Dr. Slaughter", una robusta sceneggiatura dello stesso Swaim e di Edward Behr, per un thriller un po' troppo pieno di elementi eterogenei, con un cast di tutto rispetto e una bella fotografia." (Laura e Morando Morandini, Telesette) "Intrigo spionistico con divagazioni erotiche. Confezione accettabile, ma ritmo molto faticoso. E poi, Sigourney Weaver nuda possiede un decimo del fascino che ha vestita." (Francesco Mininni, Magazine Italiano tv)