Anno: 1946 Durata: 85 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:COMMEDIA
Regia:Renato Castellani
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:LUX FILM
Distribuzione:LUX FILM - MAGNUM 3B, RICORDI VIDEO, AVO FILM
Aldo Fabrizi | nel ruolo di | Orazio Belli |
Giorgio De Lullo | nel ruolo di | Orazio Belli Jr. |
Mario Pisu | nel ruolo di | Ettore Giraldi |
Diana Nava | nel ruolo di | Diana |
Lisetta Nava | nel ruolo di | Lisetta |
Pinuccia Nava | nel ruolo di | La signorina Maggi |
Nando Bruno | nel ruolo di | Angeloni |
Guido Agnoletti | nel ruolo di | Andronico |
Raffaele Caporilli | nel ruolo di | Il bidello |
Diego Calcagno | nel ruolo di | Un insegnante |
Ennio Flaiano | nel ruolo di | Un insegnante |
Ercole Patti | nel ruolo di | Un insegnante |
Gabriele Baldini | nel ruolo di | Un insegnante |
Vincenzo Talarico | nel ruolo di | Un insegnante |
Mirella Monti | nel ruolo di | Anna |
Mario Soldati | nel ruolo di | Professor Bardelli |
Paolo Monelli | nel ruolo di | Primo Ministro P.I. |
Francesco Jovine | nel ruolo di | Secondo Ministro P.I |
Tanino Chiurazzi | nel ruolo di | Un allievo |
Aldo Mattiacci | ||
Amedeo Fabrizi | ||
Armando Libianchi | ||
Attilio Riccio | ||
Gianna Perea Labia | ||
Gino Cavalieri |
Orazio Belli, bidello di un liceo, ha finalmente un figlio maschio. La sua gioia, però, è di breve durata poiché sua moglie muore poco dopo aver dato alla luce il bambino. Rimasto solo con Orazio junior, il bidello si dedica totalmente a lui, coltivando il sogno di vederlo diventare professore. Anni dopo, allo scoppio della guerra, temendo di non rivederlo più, Orazio chiede una raccomandazione per suo figlio, ottenendo che questi venga trasferito nella sua stessa scuola. La sua sollecitudine, però, dà luogo al primo dei molti litigi tra padre e figlio finché Orazio, accortosi di essere di impaccio al suo professore, con il cuore spezzato, per non compromettere il futuro di suo figlio, decide di lasciare la scuola.
"Mi son veramente divertito al film (...). C'erano come interpreti minori illustri colleghi (...). C'era come attore un celebrato regista (...). C'era l' evocazione del 1919 e quella di vent'anni dopo (...). Poi si risveglia l'uomo attento, il risentimento del critico: tutti quei soggettisti e tanti punti del racconto che lascian perplessi(...). Quella vita romana dell'altro dopoguerra(...) più vicina al "Piacere" di d'Annunzio che non ai romanzi di Zuccoli (...)". (Pietro Bianchi, "Candido", 21 dicembre 1948).
Incasso in euro