Anno: 1974 Durata: 95 Origine: USA Colore: C
Genere:COMICO, WESTERN
Regia:Mel Brooks
Specifiche tecniche:PANAVISION, 35 MM (1:2.35) - TECHNICOLOR
Tratto da:-
Produzione:MICHAEL HERTZSBERG PER CROSSBOW PRODUCTIONS, WARNER BROS.
Distribuzione:P.I.C. (1975) - WARNER HOME VIDEO (MINI SCUDI) - DVD: WARNER HOME VIDEO
Cleavon Little | nel ruolo di | Bart |
Gene Wilder | nel ruolo di | Jim |
Slim Pickens | nel ruolo di | Taggart |
Davis Huddleston | nel ruolo di | Olson Johnson |
Liam Dunn | nel ruolo di | Reverendo Johnson |
Harvey Korman | nel ruolo di | Hedley Lamarr |
Madeline Kahn | nel ruolo di | Lili Von Shtupp |
Mel Brooks | nel ruolo di | Governatore William J. Lepetomane/Capo Indiano |
Burton Gilliam | nel ruolo di | Lyle |
Alex Karras | nel ruolo di | Mongo |
John Hillerman | nel ruolo di | Howard Johnson |
George Furth | nel ruolo di | Van Johnson |
Jack Starrett | nel ruolo di | Gabby Johnson Claude Ennis Starrett Jr. |
Carol Arthur | nel ruolo di | Harriet Johnson |
Richard Collier | nel ruolo di | Dottor Sam Johnson |
Charles McGregor | nel ruolo di | Charlie |
Robyn Hilton | nel ruolo di | Miss Stein |
Count Badie | nel ruolo di | Se stesso |
Dom DeLuise | ||
Karl Lukas | nel ruolo di | Karl Lucas |
Anne Bancroft | nel ruolo di | (non accreditata) |
Colorado, 1874. Rock Ridge piange la morte violenta dello sceriffo, mentre il malvagio governatore Hedley trama la più atroce delle beffe per quella operosa comunità di W.A.S.P. tutti di un pezzo: la nomina di uno sceriffo di colore. A dispetto del colore della pelle che gli attira immeritata ostilità, il prode Bart riuscirà a conquistarsi la fiducia e l'ammirazione dei concittadini riportando la legge nel piccolo paesino. Il tutto grazie all'aiuto di Waco Kid, un ex pistolero dal cuore tenero e dal grilletto isterico.
"Si tratta di un western caricaturale e buffonesco, dalle mille trovate, ma non del tutto originale e non perfettamente calibrato. La mancanza di originalità è forse voluta poiché innumerevoli sono le citazioni di film precedenti sino al punto che per gli amatori lo spettacolo può servire da test commemorativo. La mancanza di equilibrio, viceversa, è di danno sotto ogni punto di vista. Il passaggio continuo da buone trovate a sequenze tirate avanti alla buona fa calare di molto l'interesse di uno spettacolo ove certi arguti sottintesi e certe saporite allusioni sfuggono per il farsesco tono di scene che precedono e che seguono. Gli stessi temi di fondo, sui quali fa spicco l'antirazzismo, sono gravemente offuscati da dialoghi assai crudi e licenziosi che abbondano di allusioni salaci e di espressioni molto volgari. Un tale miscuglio di intelligenza e di banalità è davvero deplorevole." ('Segnalazioni cinematografiche', vol.78, 1975) "Il ritorno di questo film, gradito come esempio di una comicità tipicamente americana (da 'Hellzapoppin' a 'Cat Ballou') è, nonostante la relativa vicinanza della prima edizione, molto interessante per una più approfondita conoscenza di Mel Brooks (qui anche come interprete di due personaggi diversissimi: il capo indiano e il governatore pazzo, libidinoso e del tutto incapace) del quale, tra l'altro, è recentemente riapparso anche il primo film: 'Per favore non toccate le vecchiette'. Mel Brooks si dimostra stravagante, dissacratore, nemico delle regole che pur conosce a fondo (il film è colmo di citazioni d'altre opere cinematografiche e di personaggi o di 'formule usuali', il tutto allegramente trasformato in burletta). La labilità del presupposto narrativo e il capriccioso passare da una trovata ad un'altra, possono dare l'impressione di disordine e di mancanza di idee di fondo. I temi, invece, ci sono ed emergono soprattutto da alcuni personaggi chiave (il famoso pistolero in disarmo, sottilissimamente interpretato da Gene Wilder; lo sceriffo negro; la Lilli von Shtupp che fa la caricatura di Marlène Dietrich) o da alcune scene emblematiche (la banda degli assalitori, composta da Arabi, da motociclisti teppisti, da nazisti, e così via; gli operai della ferrovia, negri o cinesi; la popolazione del villaggio, eccetera). Per quanto questa riedizione disti pochi anni dalla prima (...), le volgarità di alcune battute o la meschinità di talune situazioni appaiono meno urtanti che nel passato e si ravvisano più facilmente nel loro intento di mettere alla berlina certi modi di vivere o di fare del cinema." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 89, 1980)
Incasso in euro