SCHEDA FILM

MEATBALLS PORCELLONI IN VACANZA

Anno: 1986 Durata: 92 Origine: USA Colore: C

Genere:COMMEDIA

Regia:-

Specifiche tecniche:NORMALE

Tratto da:-

Produzione:DON CARMODY, JOHN DUNNING

Distribuzione:TITANUS DISTRIBUZIONE (1987) - VIDEOGRAM

TRAMA

Rudy, un ragazzo assai timido, ha ricevuto un'offerta di lavoro estivo: finiti i corsi, egli si presenta ad uno stabilimento di bagni fluviali. Ma il gestore che lo aveva chiamato ha ceduto la gestione e Rudy viene assunto da un certo Mean "Bestia" Gene, un gigante villoso e irascibile, gelosissimo di una donna bionda e inarrivabile, eternamente chiusa in casa, che i ragazzi convenuti sul posto per le vacanze chiamano la "dea dell'amore". Rudy è assistito da una specie di angelo custode: si tratta di Roxanne, una pornostar morta improvvisamente sul set e respinta dal paradiso (della società "miracle Pictures"), perché non ha fatto almeno una "buona azione" necessaria. La buona azione consisterà nell'illuminare Rudy sulle delizie del sesso e dell'amore. Mentre Rudy viene beffeggiato da tutte per i suoi insuccessi, quelli mettono su una colossale riffa, scommettendo sul successo di un campione (ingaggiato altrove, poiché chi ci ha provato tra i vacanzieri è stato scaraventato in acqua dal bollente Mean) nei confronti della misteriosa "dea dell'amore" e ciò profittando della temporanea assenza dello stesso Mean, partito con i suoi fidi "ratti del fiume" a bordo di motoimbarcazioni. Finisce invece che la misteriosa bionda riceverà la visita di Rudy (sempre aiutato da Roxanne), il quale scoprirà in lei la sorella dell'omaccione suo datore di lavoro, che passa le ferie chiusa nella bicocca per preparare la tesi di laurea. Ancora una volta nessuna conseguenza concreta per il ragazzo sul piano amoroso. Sarà Wendy, una ragazza che da tempo è innamorata di Rudy e che ormai lo considera un campione di coraggio, maturatosi in ogni caso tra il lavoro e gli avvenimenti più insoliti, ad offrirgli il suo sincero amore.

CRITICA

"Dal titolo si penserebbe che il film sia un epigono dell'ormai usurato filone sessualgiovanilistico alla 'Porkys' ed in effetti la vicenda è imperniata sulle disavventure di un ragazzo magrolino e complessato in cerca di amplessi con coetanee, ma c'è anche qualcosa che lo rende diverso: la presenza del fantastico, motivo tipico di certe commediole Usa edificanti. (...) 'Meatballs' è un film più con caratteristiche con attori, girato senza eccessive preoccupazioni d'arte, che mescola il grano e il loglio, la battuta grassoccia e volgare al tocco garbato, che ora tedia per il ripetersi di fatti e dialoghi ultrasfruttati e ora si segue simpaticamente, che offre il meglio di sé in un aldilà in cui tutto è cinema (e non a caso si chiama Miracle pictures), nel duetti fra il ragazzo e la fatina e nell'ironico finale." (Marco Bertoldi, 'Il Giornale di Brescia', 4 ottobre 1987) "Il film, così come a noi è dato vederlo (e sentirlo), lo fa con rara, ottusa biecaggine. Tra l'altro, abbiamo il sospetto che il doppiaggio italiano si sia accanito nell'infiorarlo di turpiloquio al di là della sua versione originale, come è (mal) costume dei nostri ineffabili bottegai pellicolari anche per film di ben diverso valore (ad esempio 'Velluto blu'). Si noti con quale eleganza è stato ritoccato il titolo per farsi un'idea della classe di certi apporti nostrani. Per chi non va particolarmente in brodo di giuggiole nel sentirsi sommerso da parolacce assortite, lo spasso della storiellina stiracchiata e con situazioni che si ripetono continuamente, è piuttosto modesto." ('Bergamo Oggi', 13 settembre 1987) "Non varrebbe sicuramente la pena di sciupar parole per questa insulsissima pellicola se non fosse per il fatto, piuttosto sorprendente, che, a Bergamo, sta toccando il quarantesimo giorno di proiezione ed entrando nella classifica dei top della stagione. A quanto ci risulta, inoltre, si tratta di un fenomeno soltanto bergamasco. Che cosa trovi il pubblico, per la gran parte di giovani e giovanissimi, di cosi divertente in un filmetto malfatto e scipito come questo, al confronto del quale i nostrani prodotti giovanilistico-balneari tipo 'Sapore di mare' appaiono di tutto riguardo, è difficile dire. A quanto sembra il desiderio di evasione purchessia non ha confini di gusto. Bastano quattro scemenze e un paio di parolacce per assicurare il successo." (Franco Colombo, 'L'Eco di Bergamo', 21 ottobre 1987)

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