Anno: 1937 Durata: 76 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO
Regia:Guido Brignone
Specifiche tecniche:-
Tratto da:TRATTO DAL DRAMMA OMONIMO DI VICTORIEN SARDOU
Produzione:APPIA - LIVIO PAVANELLI PER LA SAFA
Distribuzione:SAS
Annamaria Ramella | ||
Antonio Centa | nel ruolo di | Oliviero |
Aristide Baghetti | ||
Caterina Boratto | nel ruolo di | Marcella |
Emma Gramatica | nel ruolo di | Baronessa Conturi |
Giampaolo Rosmino | ||
Giuseppe Addobbati | ||
Guglielmo Barnabò | ||
Lalette Redere | ||
Luigi Pellegrini | ||
Mario Ferrari | ||
Mino Doro | nel ruolo di | Renato |
Nada Fiorelli | ||
Paolo Stoppa | ||
Rina Mole' | ||
Simona Arri |
Una ragazza francese, per evitare conseguenze penali al fratello che ha ferito un amico in un alterco di giuoco, si dichiara in relazioni con il, ferito stesso, e può così far riconoscere all'attentato una causale d'onore. Lo scandalo che questa sua dichiarazione suscita la costringe a riparare in Italia, come dama di compagnia presso una baronessa. Quivi desta simpatia ed affetto nel figlio della nobile signora, ma il matrimonio è reso impossibile dall'opera malevola di alcuni conoscenti che informano la baronessa del passato della ragazza. Costei narra la verità alla signora ed è creduta ma, ciononostante, vuole lasciare egualmente la casa. E' la baronessa, allora, che riesce a provare l'onestà incontaminata della fanciulla e può così acconsentire alle nozze tra lei e il suo figliolo.
"(...) Purtroppo Pavanelli, che pure è un produttore abile ha sbagliato ad azzardare Caterina Boratto, sulla sola scorta del riuscito debutto di "Vivere", in una parte che esige fiato drammatico e mezzi sicuri. Ella è sempre bella e gentile, ma ancora troppo inesperta e la sua Marcella pietosa ma statica, non riesce a toccare la sensibilità teatrale dello spettatore. L'unico personaggio vivo è la vecchia baronessa, alla quale Emma Gramatica presta tutto il suo gioco sfumato e il mordente della sua scienza scenica. (...)". (F. Sacchi, "Corriere della Sera", 1/12/1937)
Incasso in euro