Mad Max: Fury Road2015

SCHEDA FILM

Mad Max: Fury Road

Anno: 2015 Durata: 120 Origine: AUSTRALIA Colore: C

Genere:AVVENTURA, AZIONE, FANTASCIENZA

Regia:George Miller

Specifiche tecniche:ARRI ALEXA M/ARRI ALEXA PLUS/CANON EOS 5D MARK II/OLYMPUS P5, ARRIRAW (2.8K)/(2K)/PRORES 4:2:2 (1080P/24), D-CINEMA

Tratto da:-

Produzione:GEORGE MILLER, DOUG MITCHELL, P.J. VOETEN PER KENNEDY MILLER MITCHELL PRODUCTION, VILLAGE ROADSHOW PICTURES

Distribuzione:WARNER BROS. ENTERTAINMENT ITALIA

ATTORI

Tom Hardy nel ruolo di Max
Charlize Theron nel ruolo di Imperatrice Furiosa
Nicholas Hoult nel ruolo di Nux
Hugh Keays-Byrne nel ruolo di Immortan Joe
Zoë Kravitz nel ruolo di Toast
Rosie Huntington-Whiteley nel ruolo di Splendid Angharad
Riley Keough nel ruolo di Capable
Abbey Lee nel ruolo di The Dag
Courtney Eaton nel ruolo di Cheedo the Fragile
Nathan Jones nel ruolo di Rictus Erectus
Josh Helman nel ruolo di Slit
Coco Jack Gillies nel ruolo di Hope
Jennifer Hagan nel ruolo di Miss Giddy
John Howard (II)
Richard Carter
iOTA
Angus Sampson
Megan Gale
Melissa Jaffer
Melita Jurisic
Gillian Jones
Joy Smithers
Adelaide Clemens
Richard Norton
 

MUSICHE


, Junkie XL
 

SCENOGRAFIA

Gibson, Colin
 

COSTUMISTA

Beavan, Jenny

TRAMA

In uno scenario apocalittico, ai confini più remoti del nostro pianeta, in un paesaggio desertico, l'Umanità lotta disperatamente per la sua sopravvivenza. In questo mondo vive Mad Max, un uomo ossessionato dal proprio passato turbolento e convinto che il modo migliore per sopravvivere sia muoversi da solo. Max, però, si ritrova coinvolto con un gruppo in fuga attraverso la Terre Desolata su un blindato da combattimento, guidato dall'imperatrice Furiosa. Il gruppo è sfuggito alla tirannide di Immortan Joe, cui è stato sottratto qualcosa di insostituibile. Furibondo, l'uomo ha sguinzagliato tutti i suoi uomini sulle tracce dei ribelli e così ha inizio una guerra spietata.

CRITICA

"Sui primati siamo da sempre propensi ad andarci piano. Ma che il Mad numero quattro sarà il blockbuster mondiale dell'estate non abbiamo (quasi) dubbi. (...) Charlize Theron (ovvero Furiosa) è una travolgente amazzone. E Tom Hardy non fa rimpiangere Gibson. Un campione di sopravivenza così non si vedeva dai tempi dell''Uomo chiamato cavallo'." (Giorgio Carbone, 'Libero', 14 maggio 2015) "Se il titolare di 'Mad Max - Fury Road' è maschio, il film ci spiega abbondantemente che il mondo sarà salvato, se lo sarà, dalle donne: guerriere e madri. Nel frattempo la cavalcata nel deserto, erede isterica di tutti i western con la diligenza assalita dagli indiani, t'intontisce d'immagini e di musica. Però una cosa va riconosciuta al settantenne Miller. Se il suo nuovo 'Mad Max' deve parecchio all'universo dei videogame e della graphic-novel, la sua bravura nel montare i 'pezzi' del film è straordinaria: da rimpallare lo spettatore tra un'auto e l'altra senza fargli mai perdere l'equilibrio." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 15 maggio 2015) "(...) fragoroso giocattolo di George Miller (...) col suo inferno futuribile e forse non così immaginario, c'è di tutto. (...) Ma c'è soprattutto, spinto al più assoluto parossismo, quel culto della velocità e dell'azione che accomuna i vari clan in lotta per la sopravvivenza con armi di ogni genere (...) in questa guerra allegorica, infinita e così martellante che alla lunga stufa anche un po'." (Fabio Ferzetti, 'Il Mattino', 15 maggio 2015) "Quanti mondi post atomici sono trascorsi al cinema dopo l'archetipo "Interceptor", (1979), pietra miliare nel blockbuster d'azione violenta e apocalittica, diretto dal muscolare australiano Miller secondo il mainstream d'epoca: film di giustiziere. Con i celebri e rinnovati innesti d'auto, moto e immensi truck torna dopo 45 anni Max il folle nelle mani del cinema d'oggi. (...) Duelli, inseguimenti, attacchi, fughe di western in lamiera e polvere diventano frammenti di un puzzle che Miller organizza, bisogna dire, con velocità e chiarezza secondo ferrea logica grafica e narrativa. (...) Hardy, centrato, trasforma il vendicatore Mel Gibson in paladino." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 15 maggio 2015) "Un film pieno di segni. (...) Giunto alla fine del cinema, ossia di una certa idea di cinema, George Miller, in assoluta sintonia con l'umanità che popola il suo film, ricicla e riassembla: alla velocità della luce. I materiali, scelti in base al loro valore d'uso e non per il coefficiente cult, sono a loro volta il segno di un progetto di rifondazione sociale. Giunto alla fine del ciclo del consumo, non resta che riciclare i segni del consumo stesso. E non a caso la vita, i semi custoditi da una delle anziane, non sono riconoscibili come segni, come un'appartenenza, ma solo come un progetto. Una speranza. Come dire che alla fine del segno non può che esserci il progetto di un altro mondo." (Giona A. Nazzaro, 'Il Manifesto', 15 maggio 2015) "Come i tre precedenti, 'Mad Max: Fury Road' è un atipico film di fantascienza, che ha come generi di riferimento il western (i veicoli al posto di cavalli) e l'horror: una «death race» fra esplosioni, incendi e scontri rovinosi, una «kermesse» di violenza, di brutalità, di sangue e di tenzoni, con rimandi al presente (guerrieri kamikaze, convogli militari con bandiere nere, tiranni dilaniati dai sudditi). Un rutilante racconto caratterizzato da un linguaggio a tratti sperimentale, nervoso e rapido, vicino alla velocità del videoclip. Una scelta adeguata, sostenuta da un commento musicale martellante, per descrivere l'aggressività, la ferocia di un'umanità regredita, in balia di pulsioni autodistruttive: accecata dal miraggio del progresso e decimata da un disastro nucleare, vive in un habitat desolato e desolante (non esistono più città, ma solo dispersi agglomerati), un contesto spazio-temporale anacronistico e pertanto fortemente straniante." (Achille Frezzato, 'L'Eco di Bergamo', 17 maggio 2015)

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