L'uomo senza passato2002

SCHEDA FILM

L'uomo senza passato

Anno: 2002 Durata: 97 Origine: FINLANDIA Colore: C

Genere:COMMEDIA, DRAMMATICO, SENTIMENTALE

Regia:-

Specifiche tecniche:35 MM, ARRIFLEX

Tratto da:-

Produzione:SPUTNIK OY, PYRAMIDE PRODUCTIONS, BAVARIA FILM, PANDORA FILMPRODUKTION GMBH, YLEISRADIO (YLE)

Distribuzione:BIM

TRAMA

Uno sconosciuto, M, arriva a Helsinki a bordo di un treno. Alla stazione alcuni ragazzi lo aggrediscono per derubarlo e lo lasciano a terra privo di sensi. Quando si risveglia, l'uomo si trova in ospedale ma non ricorda più il suo nome né qualsiasi cosa del suo passato. Decide comunque di uscire dall'ospedale e vaga per la città sconosciuta. Nella periferia più estrema, trova un capanno pieno di attrezzi di lavoro e vi si stabilisce. Non ha documenti con sé, quindi per lui sembra impossibile trovare lavoro. Quando però si reca all'ufficio di collocamento, lo indirizzano ad un cantiere dove viene assunto come saldatore. M. unisce la sua solitudine con quella di Irma, un'addetta ai servizi sociali che vive in una piccola stanzetta in periferia e sembra non avere amici. Un giorno, in seguito a un equivoco, M viene arrestato. Quando lo rilasciano, un poliziotto gli rivela il suo nome e gli ricorda che ha una moglie da cui tornare. Interdetto, M torna a quella che ritiene dovrebbe essere la sua casa dove scopre che la donna che ha sposato vive da molto tempo con un altro. Sollevato, M torna in periferia e va da Irma a chiederle di seguirlo a una festa.

CRITICA

"Kaurismäki dirige un film romantico che, ad onta del degrado sociale, osserva il mondo con occhio benevolo, fa sorridere spesso e, alla fine, esprime una morale della stessa sostanza di cui son fatte le favole". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 23 maggio 2002) "Autore errante e straziato, Aki Kaurismäki fa un balzo sorprendente nel colore e nella commedia dopo avere per anni rovistato con talento nel male di vivere. Il suo film ha vinto a Cannes il Gran premio della giuria e forse meritava di più. L'interprete femminile, Kati Outinen, ha avuto invece la Palma d'oro come migliore attrice". (Piera Detassis 'Panorama', 5 dicembre 2002) "Humour imperturbabile, avventure derisorie, personaggi impagabili, esaltati dalle luci gentili di Timo Salminen. Kaurismäki non ha eguali nel comico a lenta combustione e nel contrasto musicale. La scena in cui Kati Outinen, volontaria dell'Esercito della Salvezza e futuro amore di M, si sveste triste e sola nella sua cameretta, è la quintessenza dello spleen. Chiunque ci avrebbe messo sotto un bel blues. Kaurismäki no, lui usa 'Do the Shake' dei Renegades. E di colpo la felicità acquattata in tutta quella malinconia ci salta addosso. Da non perdere se credete che cinema faccia ancora rima con sentimento". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 6 dicembre 2002) "Creatore di un inconfondibile universo stralunato, da qualche anno Kaurismaki ha rinunciato agli effetti eccentrici per una messa in scena di limpida semplicità. Non tutte le amnesie vengono per nuocere, è la morale della favola; anziché una tragedia, scordarsi del passato può essere l'inizio di una rinascita. E se poi la cosa non riesce nella vita reale, che ci sia almeno il cinema a regalarcene l'illusione". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 20 dicembre 2002)

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