SCHEDA FILM

Love Streams - Scia d'amore

Anno: 1983 Durata: 137 Origine: USA Colore: C

Genere:DRAMMATICO

Regia:-

Specifiche tecniche:35 MM - METROCOLOR

Tratto da:dramma teatrale omonimo di Ted Allan

Produzione:CANNON FILMS

Distribuzione:CANNON ITALIA DISTRIBUZIONE (1984) - MULTIVISION (COLLECTION)

TRAMA

Robert Harmon, scrittore di facili romanzi e con un matrimonio fallito alle spalle, passa la sua vita da una sbronza all'altra e da una ragazza all'altra. La sorella Sarah, perduta la causa di divorzio nella quale la figlia Susan ha scelto il padre in luogo di una madre troppo possessiva, decide di rifugiarsi nella villa di Robert. Già più volte in cura per disturbi nervosi, Sarah pensa che solo presso il fratello potrà trovare la calma necessaria, stante il forte vincolo affettivo che sempre ha legato i due. Per le due solitudini che si incontrano, comincia così un curioso, ma in fondo gradevole e affettuoso "mènage". Agnes, ex-moglie di Robert, porta a quest'ultimo - a causa di un impegno urgente - il bambino che praticamente lui non vede dalla nascita: sarà uno strano "week-end", tra un padre accogliente e premuroso ed un figlio sconosciuto e un po' intimidito (tuttavia lasciato solo di notte in un albergo di altra città dato che il padre va in cerca di ... ben altri impegni). La fugace e negativa esperienza si conclude con il ritorno a casa del ragazzino e con una buona dose di botte per Robert, ad opera dello sbrigativo secondo marito di Agnes. Da parte sua, Sarah ha un superficiale rapporto con un tizio occasionalmente conosciuto in un bowling. Ma il cuore e il pensiero della donna sono sempre presso la sua lontana famiglia, anche se con il fratello Sarah si trova, in conclusione, assai bene. Nella bella casa di lui, la sua presenza ha naturalmente allontanato le "taxi girls", mentre Sarah l'ha rallegrata e addirittura bizzarramente riempita di animali. Anche Robert sembra più rasserenato e come mutato. Ma Sarah, vincendo ogni resistenza - sua e del fratello - sceglie di partire.

CRITICA

"Un penetrante studio psicologico condotto con mano maestra e rigorosa da Cassavetes, che trova un valido aiuto nella grande interpretazione di sua moglie Gena Rowlands. E' un film molto impegnativo, ma non fatene a meno." (Francesco Mininni, 'Magazine italiano tv') "Opus n. 11 di John Cassavetes. Pur non essendo uno dei suoi film più riusciti, è ricco di momenti intensi, invenzioni psicologiche, personaggi insoliti. Ma c'è una disarmonia di fondo che impedisce la piena ammirazione." (Laura e Morando Morandini, 'Telesette')

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