L'ora di religione2002

SCHEDA FILM

L'ora di religione

Anno: 2002 Durata: 103 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:DRAMMATICO

Regia:Marco Bellocchio

Specifiche tecniche:35 MM (1:1.85)

Tratto da:-

Produzione:FILMALBATROS, RAI CINEMAFICTION, TELEPIU'

Distribuzione:ISTITUTO LUCE - DVD: 01 DISTRIBUTION (2011)

ATTORI

Sergio Castellitto nel ruolo di Ernesto
Jacqueline Lustig nel ruolo di Irene
Chiara Conti nel ruolo di Diana
Alberto Mondini nel ruolo di Leonardo
Gianni Schicchi nel ruolo di Filippo Argenti
Maurizio Donadoni nel ruolo di Card. Piumini
Gigio Alberti nel ruolo di Ettore
Bruno Cariello nel ruolo di Don Pugni
Renzo Rossi nel ruolo di Baldracchi
Piera Degli Esposti nel ruolo di Zia Maria
Donato Placido nel ruolo di Egidio
Gianfelice Imparato nel ruolo di Erminio
Pietro De Silva nel ruolo di Curzio Sandali
Toni Bertorelli nel ruolo di Bulla
 
 

SCENEGGIATORE

Bellocchio, Marco
 
 
 

SCENOGRAFIA

Dentici, Marco
 

COSTUMISTA

Ballo, Sergio
 

EFFETTI

Galiano, Franco

TRAMA

TRAMA BREVE Ernesto Picciafuoco è un pittore affermato, illustratore di favole per bambini. Separato dalla moglie Irene, è molto legato a suo figlio Leonardo. Ernesto si ritiene un uomo normale, libero e ateo, e quando riceve la visita di Don Pugni, un sacerdote che gli comunica che è in corso il processo di beatificazione di sua madre, ne rimane sconvolto. Soprattutto lo sconvolge scoprire che la causa di beatificazione è in corso da tre anni ma che lui è stato tenuto all'oscuro di tutto forse nella speranza di convertirlo. Cade in depressione. Ricorda allora il sorriso di sua madre, morta tragicamente tanti anni prima, lo stesso che aleggia sul suo volto e scopre di non essersi ancora separato del tutto dal passato. TRAMA LUNGA Nel giardino di un appartamento un bambino gesticola stranamente. La mamma Irene prima lo osserva preoccupata poi gli chiede cosa stia facendo. "A scuola - risponde il bambino - l'insegnante di religione ci ha detto che Dio è con noi tutto il giorno, non ci lascia mai, io cerco di mandarlo via". Intanto nel proprio studio Ernesto Picciafuoco, pittore, riceve una visita inattesa: il segretario del card. Piomini lo informa che in Vaticano è stato aperto il cammino per la causa di beatificazione della mamma. La sorpresa di Ernesto è grande. Tornato a casa, a sera il figlioletto gli chiede se esiste il paradiso ."Io non credo in Dio" è la risposta di Ernesto, il quale poi, in un'altra stanza, rivolto alla moglie Irene, aggiunge: "Abbiamo sbagliato ad iscriverlo all'ora di religione". Donna credente e devota, la mamma di Ernesto era stata uccisa da uno dei figli ma prima di morire aveva trovato la forza per perdonarlo. Costui, Ettore, appartenente ad una banda armata, si era poi convertito. Il giorno dopo Ernesto va a scuola per parlare con l'insegnante di religione. Vede Diana, una giovane di bella presenza, crede che sia lei e ne è subito affascinato: pensava di trovare qualche anziana scorbutica. Le dice che vuole rivederla. Quindi, aderendo alla richiesta, Ernesto va all'incontro con il cardinale e subito precisa che non ha fatto battezzare il figlio e che non vuole testimoniare perché non crede in Dio. Ma in seguito sia l'altro fratello Egidio sia la zia Maria lo incalzano perché cambi idea. "Bisogna inventare la vita di una santa che non c'è" ; "Riavremo una posizione di privilegio con la beatificazione; la mamma deve stare nelle liste ufficiali dei santi". E la zia, visto che il matrimonio di Ernesto è traballante, lo incoraggia: "Goditi un po' di più la vita senza fare tanto il moralista, fatti un'amante". Ernesto rivede Diana nel suo studio, e dice che l'ama, anche se è evidente che lei non è l'insegnate di religione. Viene quindi stabilito il giorno per l'udienza privata con il Pontefice. La mattina presto il gruppo dei fratelli segue il cardinale nei corridoi vaticani con umiltà e compostezza. Ernesto non c'è. E' a scuola e osserva il figlio che entra nell'edificio. Sorride soddisfatto e si allontana.

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