Anno: 1999 Durata: 163 Origine: CINA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:-
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:LE STUDIO CANAL +, PRICEL, SHIN CORPORATION, NDF, NEW WAVE CO. BEIJING FILM STUDIO
Distribuzione:MEDUSA
Un'epica storia d'amore, tradimento, potere e libertà ambientata nella Cina di 2300 anni fa. Un film di grande budget che narra la spettacolare storia dell'ambizioso Re di Quin, ossessionato dall'idea di unificare l'intera Cina e diventare Primo Imperatore. Lady Zhao, sua amante sin dall'infanzia, lo aiuta organizzando un falso complotto contro il Re che gli fornirebbe la scusa per invadere il regno di Yan, maggiore ostacolo all'unificazione. Tuttavia, una scoperta dolorosa sulla sua nascita spinge il Re di Quin a sferrare un attacco sanguinoso, con il massacro di tanti bambini innocenti, contro la patria di Lady Zhao che si vede costretta a rivoltarsi contro il suo amante e lo tradirà con l'uomo che vuole assassinarlo, Jing Ke. TRAMA LUNGA Nel III secolo a.C. il re dello Stato di Qin sogna di unificare gli sparsi territori cinesi e di diventare Primo imperatore. Lo aiuta la fedele amante Lady Zhao, che organizza un falso complotto contro il Re per fornirgli una scusa legittima all'invasione degli Stati limitrofi. Le truppe di Qin attaccano allora lo Stato di Zhao con inaudita ferocia, massacrando persone innocenti, tra cui molti bambini. Di fronte a questa furia bestiale, Lady Zhao capisce di doversi fermare e decide di rivoltarsi contro il suo amante. Attraverso la mediazione del principe di Yan, la donna contatta un assassino di professione, Jing, e lo incarica di uccidere il Re. Mentre aspettano le condizioni migliori per mettere in atto il piano, Lady Zhao e Jing si innamorano. Questo imprevisto fa nascere dubbi e incertezze. Al momento decisivo, il complotto prende il via ma fallisce. Jing paga con la vita. Il Re di Qin diventa il primo imperatore della Cina unita.
"Kolossal storico di Chen Kaige ricco, barocco, crudele, appassionante. (...) L'implicazione politica del regista sta nel dimostrare come le promesse d'un mondo migliore possano trasformarsi in orrore quotidiano. La bellezza perfetta della faccia di Gong Li è sfregiata da una ferita che diventa un monito". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 28 aprile 2000) "Sontuoso, solenne, epico. Grandiose scene di battaglia". (Paolo Mereghetti, 'Io Donna', 29 aprile 2000) "Strano che un cineasta raffinato come Chen Kaige, di cui si ricorda ??Addio, mia concubina??, non abbia capito che il mega film alla ??Scipione l??Africano?? costituisce sempre una pericolosa trappola; e in particolare va contro la tradizione del teatro cinese, che si è sempre valso di messe in scena simboliche, senza rischi sulle strade del realismo. Un mezzo fiasco.." (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 29 aprile 2000)
Incasso in euro