Anno: 2004 Durata: 95 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:ALLEGORICO, DRAMMATICO
Regia:Catherine McGilvray
Specifiche tecniche:35MM TECHNICOLOR
Tratto da:romanzo omonimo di Anna Maria Ortese (Ed. Adelphi)
Produzione:CESARE LANDRICINA PER MEDIA LAND S.R.L.
Distribuzione:MEDIA LAND S.R.L.
Andrea Renzi | nel ruolo di | Aleardo Aleardi |
Amandio Pinheiro | nel ruolo di | Don Ilario |
Claudia Teixeira | nel ruolo di | Estrelita |
Rosario Minardi | nel ruolo di | Hipolito |
Franz Cantalupo | nel ruolo di | Felipe |
Tommaso Ragno | nel ruolo di | Don Fidenzio |
Marco Basile | nel ruolo di | Salvato |
Francesco Siciliano | nel ruolo di | Max Adelchi |
Sabrina Petix | nel ruolo di | Contessa Aleardi |
Lucia Sardo | nel ruolo di | Sig.ra Gomez |
Francesco Alberuccio | nel ruolo di | Friar |
Maria Dolores | nel ruolo di | Ketty |
Angelo Battista | nel ruolo di | Gomez |
Costanza Messina | nel ruolo di | Esmeralda |
Alberto Rossatti | nel ruolo di | Giudice/Gioielliere |
Aleardo è un giovane architetto italiano ricco e sognatore. Per fuggire al quotidiano ama dirigersi con la sua barca a vela verso luoghi lontani. Un giorno, approda per caso nell'isola di Ocana, ancora incontaminata e selvaggia. Qui vivono, come rimasti nel passato, tre nobili portoghesi decaduti. Sono il malinconico e tormentato Ilario e i suoi biechi fratellastri Hipolito e Felipe. Nella loro casa vive anche la povera Iguana, una giovane domestica che i tre uomini trattano come una schiava e che deve subire di continuo ogni tipo di angheria e sopruso. Aleardo si trattiene nella loro casa per un giorno e una notte, restando subito colpito dalle stranezze dei tre fratelli e turbato dalle sofferenze inflitte alla povera ragazza. Ma bastano poche ore perché anche lui sia risucchiato nella loro realtà, in bilico tra la credenza popolare che vede in Iguana l'ultima e più terribile incarnazione del diavolo e la sua percezione che sia invece un essere indifeso, da trarre in salvo.
Dalle note di regia: "I viaggi sono sogni, le iguane ammonimenti." L'Iguana è un film simbolico, una fiaba inquietante sul potere corruttore del denaro e sul dolore delle creature povere e semplici. Risponde a una sfida: rappresentare l'impresentabile. La scrittura della Ortese è immaginifica nel senso astratto delle figurazioni letterarie. La sfida mi ha indotto al contrario a cercare la stilizzazione, l'ellissi, la fabula.
Incasso in euro