SCHEDA FILM

LETTERA DA PARIGI

Anno: 1993 Durata: 97 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:DRAMMATICO

Regia:-

Specifiche tecniche:PANORAMICA A COLORI

Tratto da:-

Produzione:LUCIANO PERUGIA PER LA TELECINESTAR

Distribuzione:ISITUTO LUCE ITALNOLEGGIO CINEMATOGRAFICO - VIDEO CLUB LUCE

TRAMA

Sergio Pagani è un giovane di vent'anni, dal carattere sensibile e un po' chiuso, che vive con il padre Mario, chirurgo di fama, costretto dal lavoro ad assentarsi spesso da casa. Il ragazzo ha dovuto accettare le regole di questa vita, che lo ha fatto crescere praticamente solo e senza interlocutori ed anche se padre e figliolo sono uniti da un grande affetto, le loro vite, risultano divise: unico conforto è per lui la presenza affettuosa e vigile di Gina che, dalla morte della madre, si occupa della casa. Sergio conosce Cristina, una ragazza italo-francese, in Italia per studiare canto e la ospita a casa sua. La simpatia tra i due si trasforma ben presto in un sentimento profondo e l'attesa di un bambino fa maturare in Sergio la volontà di "mettere su famiglia", accendendogli anche la speranza che questa scelta adulta possa avvicinarlo al padre. Ma Cristina, poco dopo la nascita di Giulio, decide di seguire i propri sogni di carriera ed abbandona tutto per tornare a Parigi. Sergio si ritrova assolutamente impreparato ad essere padre e figlio al tempo stesso, ossequiante al volere di Mario che gli ha imposto di studiare medicina per seguire la sua stessa carriera. Sergio è in bilico tra passato e futuro, tra il suo essere padre e figlio, e pur non avendo alcuna consapevolezza di paternità, si rende ben presto conto che l'interesse e lo scambio d'amore che Giulio gli impone sono più forti dei compromessi ai quali si è adattato. Decide perciò di lasciare la casa del padre e di occuparsi personalmente del bambino, tagliando così l'arido cordone ombelicale che lo legava a Mario. La vita di Sergio e Giulio scorre per qualche anno tra scoperte e piccole crescite: un rapporto tra uomini ... o tra bambini. Sergio vive una paternità diversa da quella che ha conosciuto e la scomparsa di Mario giunge improvvisa, prima che il tempo sia riuscito a riavvicinarli. Ad aumentare disagi e confusione, torna Cristina, con la ferma volontà di riprendersi il figlio. Alla disperata resistenza di Sergio, Cristina oppone una terribile verità (o un'ultima cattiveria): Giulio non è suo figlio. Questa rivelazione fa vacillare tutte le sicurezze che il ragazzo ha faticosamente conquistato e lo porta, in una notte di angoscia, a ripercorrere alcune determinanti tappe del suo rapporto con il padre e a cercare quella complicità felice ed appagante con Giulio, che ora teme perduta. Ma il mattino restituisce un Sergio finalmente diventato padre: tornerà con il bambino nella casa paterna a sottolineare con questo gesto la volontà di riallacciare i fili spezzati della propria esistenza.

CRITICA

E' una storia molto delicata, tenera, che sa interpretare con estrema sensibilità il disagio che si crea nei rapporti interfamiliari, scossi dagli affanni che sconvolgono la vita moderna, dal capovolgimento dei ruoli, da nuove priorità che scombussolano il tradizionale ordine domestico, dalla mutata condizione femminile, dal sopravvivere di anacronistiche gerarchie nei rapporti generazionali. (Enzo Natta; Famiglia Cristiana)

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