L'esca1995

SCHEDA FILM

L'esca

Anno: 1995 Durata: 113 Origine: FRANCIA Colore: C

Genere:DRAMMATICO

Regia:Bertrand Tavernier

Specifiche tecniche:PANORAMICA A COLORI

Tratto da:liberamente ispirato al romanzo di Morgan Sportes

Produzione:RENE' CLEITMAN E FREDERIC BOURBOULON, HACHETTE PREMIERE & CIE - LITTLE BEAR PRODUC. - FRANCE 2 CIENMA - M6 FILMS - CANAL +

Distribuzione:MIKADO FILM - MONDADORI VIDEO

ATTORI

Marie Gillain nel ruolo di Nathalie
Olivier Sitruk nel ruolo di Eric
Bruno Putzulu nel ruolo di Bruno
Richard Berry nel ruolo di Alain
Philippe Duclos nel ruolo di Antoine
Marie Ravel nel ruolo di Karine
Clotilde Courau nel ruolo di Patricia
Jean-Louis Richard nel ruolo di Proprietario del ristorante
Christophe Odent nel ruolo di Laurent
Jean-Paul Comart nel ruolo di Michel
Philippe Héliès nel ruolo di Pierre
Jacky Nercessian nel ruolo di Signor Tapiro, il capo di Nathalie
Alain Sarde nel ruolo di Philippe
Daniel Russo nel ruolo di Jean-Pierre
Philippe Torreton nel ruolo di Capo della squadra anticrimine
François Berléand nel ruolo di Ispettore Durieux
François Levantal nel ruolo di Un poliziotto
Thierry Gimenez nel ruolo di Un poliziotto
Isabelle Sadoyan nel ruolo di La nonna di Eric
Laurent Arnal nel ruolo di Vincent
Jeanne Goupil nel ruolo di La mamma di Nathalie
Fulvio Trogli nel ruolo di Barista del ristorante
Carole Pommes nel ruolo di Una poliziotta
Claire Vidoni nel ruolo di Una poliziotta
Bobby Pacha nel ruolo di Bobby
Myriam Balassiano nel ruolo di Sorella di Nathalie
Laurent Klug nel ruolo di Cameriere
Thierry Teccaro nel ruolo di Presentatore del gioco televisivo
 

SOGGETTO

Sportes, Morgan
 

MUSICHE

Haïm, Philippe
 

MONTAGGIO

Grunenwaldt, Luce
 

SCENOGRAFIA

Ghigo, Emile
 

COSTUMISTA

Djian, Marpessa

TRAMA

La giovane Nathalie, commessa in una boutique, si reca spesso in locali frequentati da professionisti alla ricerca di relazioni che la spingano più in alto nella scala sociale, pur senza concedere che sorrisi e vaghe promesse ai suoi corteggiatori. Finché un giorno il suo ragazzo Eric, assieme al suo amico Bruno, non decide di usarla come esca per rapinare i ricchi professionisti che le si avvicinano: Nathalie dovrebbe andare all'appuntamento galante e lasciare aperta la porta dell'appartamento per l'irruzione dei complici. Inizia così un'allucinante quanto goffa caccia alla vittima designata: insieme ad una seconda ragazza, Patricia, Nathalie adesca Laurent ma questo ha invitato anche un amico, e le due sono costrette ad allontanarsi con una scusa. Quando, finalmente, un giovane avvocato, Antoine, cede alle loro lusinghe, Eric e Bruno irrompono in casa sua fingendosi due clienti insoddisfatti. Non riescono però a trovare la cassaforte e dopo aver mentito dicendo di aver ucciso Nathalie, lo massacrano. In cerca di un alibi, il terzetto finisce in un locale e Nathalie, che vorrebbe ritirarsi, litiga con Eric, che però riesce a convincerla a riprovare. Il predestinato e Alain ma stavolta il terzetto sta per tradirsi...

CRITICA

"Ispirato ad una storia vera di dieci anni fa (ma Tavernier sposta tutto ad oggi) 'L'appât' vorrebbe proseguire la linea di cronaca-denuncia dell'eccellente 'Legge 627'. Linguaggio e comportamenti però suonano qua e là stonati, l'idiozia dei personaggi li rnde piatti e sgradevoli oltre misura. E quei televisori grondanti barbarie contemporanea - Bernard Tapie e i telequiz, 'Scarface' e i videoclip - fanno del di Tavernier una requisitoria agghiacciante ma un po' ovvia. Che trova i suoi momenti più eloquenti nei dettagli presi dai verbali: i jeans insanguinati lasciati dodici giorni nel bodet, la vittima massacrata a colpi di tagliacarte (ma rigorosamente fuori campo) per paura di usare la pistola, l'assassino-bravo ragazzo che va a cena dai genitori prima del colpo". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 20 febbraio 1995). "Due ragazzi torturano un uomo per fargli dire dove tiene i soldi, dov'è la cassaforte. Lo prendono a calci nel ventre, lo picchiano, lo bucano col coltello, finiranno per ucciderlo. L'uomo urla, urla. Nella stanza accanto la ragazza complice che ha indicato agli amici ladri quell'appartamento e quella vittima, infastidita dalle grida, per non sentire si mette il walkman. E' un'immagine esemplare de 'L'appât' ('L'esca'), che Bertrand Tavernier ha diretto per raccontare la natura insulsa, stupida e 'normale', senza mistero e senza dolore, senza sentimento di colpa e senza paura, d'una criminalità giovanile che si moltiplica nelle società nostre disorientate, indifferenti e voraci". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 20 febbraio 1995). "Premessa necessaria: 'L'esca' sicuramente quello si può definire sbrigativamente un bel film - posto, ben inteso, che uno superi il fastidio e l'orrore per ciò a cui assiste. Tavernier ha una professionalità, una scioltezza, un'eleganza di regia fuori discussione. La storia ti prende e l'attenzione non cede che per un attimo. Le riserve partono insomma da una soglia meno alta, quella da cui un film può aspirare a restare nella memoria come autentico ritratto di un momento e di una condizione. Mentre il torto di Tavernier - e il limite del film - sta nel voler dire troppo, nel voler troppo spiegare, e in una posizione moralistica di condanna totale". (Irene Bignardi, 'la Repubblica', 7 maggio 1995)

Trova Cinema

Box office
dal 21 al 24 maggio

Incasso in euro

  1. 1. Gli anni più belli  1.196.456
    Gli anni più belli

    Quattro ragazzi, cresciuti nel centro di Roma ma con estrazioni sociali diverse, vedranno le loro vite evolvere in maniere e direzioni anche sorprendenti, tra delusioni e riscatti....

  2. 2. Bad Boys for Life  882.185
  3. 3. Il richiamo della foresta  680.273
  4. 4. Parasite  605.719
  5. 5. Sonic. Il film  499.216
  6. 6. Odio l'estate  264.761
  7. 7. Cattive acque  263.009
  8. 8. La mia banda suona il pop  240.521
  9. 9. Dolittle  123.234
  10. 10. Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)  121.947

Tutta la classifica