Anno: 2018 Durata: 107 Origine: USA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Debra Granik
Specifiche tecniche:-
Tratto da:romanzo "L'abandon" di Peter Rock
Produzione:ANNE HARRISON, LINDA REISMAN, ANNE ROSELLINI PER BRON CREATIVE, TOPIC STUDIOS, HARRISON PRODUCTIONS, REISMAN PRODUCTIONS, STILL ROLLING PRODUCTIONS FILMS
Distribuzione:ADLER ENTERTAINMENT
Ben Foster | nel ruolo di | Will |
Thomasin McKenzie | nel ruolo di | Tom Thomasin Harcourt McKenzie |
Dale Dickey | nel ruolo di | Dale |
Jeff Kober | nel ruolo di | Mr. Walter |
Isaiah Stone | nel ruolo di | Isaiah |
La 15enne Tom vive clandestinamente con il padre nella foresta che confina con Portland, in Oregon. Limitando il più possibile i loro contatti con il mondo moderno, padre e figlia formano una famiglia atipica e molto unita. Quando vengono costretti ad abbandonare il loro rifugio, ai due vengono offerti una casa, una scuola e un lavoro. Tuttavia, mentre il padre fa fatica ad adattarsi, Tom scopre con curiosità la nuova vita. È forse giunto per lei il tempo di scegliere tra l'amore filiale e questo nuovo mondo che la sta chiamando?
"(...) Il film di Debra Granik, presentato al Sundance e alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes ricorda (forse troppo) le atmosfere e il senso della natura del suo precedente 'Un gelido inverno'. Granik si conferma regista di pause, di atmosfere, di paesaggi, ma qui la sua originalità è minore, con il rischio di un filo di maniera. E se il film precedente aveva lanciato una giovanissima Jennifer Lawrence, anche qui spicca la presenza della tredicenne Thomasin McKenzie, che si muove fragile ed energica, quasi incarnando col suo sguardo l'attitudine del film verso l'ambiguo mito della wilderness." (Emiliano Morreale, 'la Repubblica', 08 novembre 2018) "È di certo il titolo più incongruente, diciamo pure, più menzognero dell'anno, perché 'Senza lasciare traccia' (Leave No Trace) rimane, altroché. Dietro la macchina da presa c'è l'americana, indie e classe 1963, Debra Granik, che aveva incantato con Un gelido inverno (Winter's Bone), quattro nomination agli Oscar e la consacrazione di Jennifer Lawrence nel 2010. Qui fa anche meglio: prende una storia-leggenda dell'area di Portland, già romanzata da Peter Rock in 'My Abandonement', e inquadra il passo a due di padre, Will (Ben Foster), e figlia, Tom (Thomasin McKenzie), in fuga dal mondo tra i boschi dell'Oregon. (...) tosto senza vantarsi, è l'elogio della libertà più compreso, motivato e radicale visto al cinema negli ultimi tempi. Forse è troppo sottile, pacato e retto per irretire, ma ha un valore indiscutibile: non perdetelo. (Federico Pontiggia, 'il Fatto Quotidiano', 09 novembre 2018)
Incasso in euro