Anno: 2003 Durata: 127 Origine: GERMANIA Colore: C
Genere:AVVENTURA, DRAMMATICO, GUERRA, ROMANTICO, THRILLER
Regia:Peter Greenaway
Specifiche tecniche:35 MM
Tratto da:-
Produzione:ABS PRODUCTION, DELUX PRODUCTIONS, FOCUSFILM KFT, GAM FILMS, KASANDER, STUDIO 12-A, KSASANDER FILM COMPANY
Distribuzione:ISTITUTO LUCE
JJ Feild | nel ruolo di | Tulse Luper |
Drew Mulligan | nel ruolo di | Martino Knockavelli |
Yorick van Wageningen | nel ruolo di | Julian Lephrenic |
Kevin Tighe | nel ruolo di | Gottschalk |
Scot Williams | nel ruolo di | Percy Hockmeister |
Tom Bower | nel ruolo di | Tom Fender |
Caroline Dhavernas | nel ruolo di | Passion |
Michele Bernier | nel ruolo di | Sophie Van Osterhuis |
Steven Mackintosh | nel ruolo di | Zeloty |
Deborah Harry | nel ruolo di | Fastidieux |
Jack Wouterse | nel ruolo di | Van Hoyten |
Jordi Mollà | nel ruolo di | Palmerion |
Valentina Cervi | nel ruolo di | Cissie Colpitts |
Isabella Rossellini | nel ruolo di | Sig.ra Moitessier |
Ronald Pickup | nel ruolo di | Sig. Moitessier |
Keram Malicki-Sánchez | nel ruolo di | Virgil De Selincourt |
Amanda Plummer | ||
Ana Torrent | ||
Don Johnson | ||
Franka Potente | ||
Kathy Bates | ||
Leslie Woodhall | ||
Madonna | ||
Molly Ringwald | ||
Naim Thomas | ||
Nigel Terry | ||
Raymond J. Barry | ||
Rossy de Palma | ||
Victoria Abril | ||
Vincent Gallo | ||
William Hurt |
Tulse Luper è un grande viaggiatore e un assiduo frequentatore di carceri. La storia viene raccontata attraverso il ritrovamento di 92 valigie appartenenti a Luper. Ognuna di queste è stata lasciata in ogni posto visitato dal misterioso e stravagante viaggiatore. Ogni valigia ha un carico differente: oggetti strani, lingotti appartenenti all'oro nazista, raccolte pornografiche provenienti dal Vaticano.
"Il cineasta-pittore britannico, ormai più pittore che cineasta, sembra totalmente convertito agli effetti digitali, al punto di ripudiare l'uso tradizionale della pellicola. Sull'esile traccia narrativa delle peregrinazioni di tale Tulse Luper, che va alla ricerca di città invisibili passando da una prigione all'altra, Greenaway inanella in un mosaico di immagini eterogenee, moltiplica gli schermi dentro lo schermo, apre un'infinità di capitoli didattici (alla fine saranno 92) dedicati ciascuno al contenuto di una valigia, si abbandona a deliri solipsistici 'arty' che magari delizieranno pochi estimatori, ma risultano micidiali per qualsiasi spettatore dotato di normali aspettative sul cinema. Cinema che il regista, del resto, rinnega esplicitamente, convinto che spetti a lui la missione di rinnovarlo da cima a fondo". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 25 maggio 2003) "Per chi lavora Peter Greenaway? Per il pubblico, certamente no. Per i critici nemmeno, stanchi ormai come siamo di seguire il regista nelle sue elucubrazioni. Si potrebbe dire che il maestro inglese opera per un ristretto club di raffinati degustatori di rarità. Ma esistono? I risultati al botteghino degli ultimi film fanno pensare che siano pochini. Di fronte a 'Le valigie di Tulse Luper', prima parte di un'annunciata trilogia, l'ipotesi più valida è che Greenaway gira per Greenaway: ossia per il gusto di farlo. Simulando un impegno romanzesco di vasto respiro in uno svariare di sfondi e figure, il film narra le avventure di un personaggio sempre di corsa dal 1922 alla Seconda Guerra Mondiale. Fare e disfare le valigie di Tulse Luper sarà un divertimento da gustare anche via Internet, promette l'autore. Ma salvo verifica alle prossime tappe, per ora l'impressione è che si diverta solo lui." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 24 gennaio 2004)
Incasso in euro