Anno: 2004 Durata: 106 Origine: GERMANIA Colore: C
Genere:COMMEDIA
Regia:David O. Russell
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:KANZEON, SCOTT RUDIN PRODUCTIONS, QWERTY FILMS, FOX SEARCHLIGHT PICTURES, N1 EUROPEAN FILM PRODUKTIONS
Distribuzione:20TH CENTURY FOX ITALIA (2005)
Jason Schwartzman | nel ruolo di | Albert Markovski |
Isabelle Huppert | nel ruolo di | Caterine Vauban |
Dustin Hoffman | nel ruolo di | Bernard |
Lily Tomlin | nel ruolo di | Vivian |
Jude Law | nel ruolo di | Brad Stand |
Mark Wahlberg | nel ruolo di | Tommy Corn |
Naomi Watts | nel ruolo di | Dawn Campbell |
Angela Grillo | nel ruolo di | Angela Franco |
Ger Duany | nel ruolo di | Sig. Nimieri |
Darlene Hunt | nel ruolo di | Darlene |
Kevin Dunn | nel ruolo di | Marty |
Benny Hernandez | nel ruolo di | Davy |
Richard Appel | nel ruolo di | Josh |
Benjamin Nurick | nel ruolo di | Harrison |
Jake Muxworthy | nel ruolo di | Tim |
Pablo Davanzo | nel ruolo di | Bobby |
Tippi Hedren | nel ruolo di | Mary Jane Hutchinson |
Talia Shire | nel ruolo di | Sig.ra Silver |
Shania Twain | nel ruolo di | Se stessa |
Adam Clinton | nel ruolo di | Guardia sicurezza |
Altagracia Guzman | nel ruolo di | Sig.ra Echevarria |
Antonio Evans | nel ruolo di | Guardia sicurezza |
Ashley Fondrevay | nel ruolo di | Matricola |
Bob Gunton | nel ruolo di | Sig. Silver |
Chuck Saftler | nel ruolo di | Avvocato Dexicorp |
Denis Hayes | nel ruolo di | Orrin Spence |
George Meyer | ||
Isla Fisher | nel ruolo di | Heather |
Jake Hoffman | nel ruolo di | Cameriere |
James J. McCoy | nel ruolo di | Medico |
Janet Grillo | nel ruolo di | Madre del ragazzo |
Jean Smart | nel ruolo di | Sig.ra Hooten |
Jeannie Epper-Kimack | nel ruolo di | Donna in vestaglia |
Jerry Schumacher | nel ruolo di | Dipendente azienda |
John Rothman | nel ruolo di | Consigliere di amministrazione |
Jonah Hill | nel ruolo di | Bret |
Julie Ann Johnson | nel ruolo di | Donna in vestaglia |
Kaied Hussan | nel ruolo di | Turco |
Kamala Lopez | nel ruolo di | Molly Corn Kamala Lopez-Dawson |
Keith Barrett | nel ruolo di | Capo cameriere |
Kimberly Cutter | nel ruolo di | Consigliere di amministrazione |
Lisa Guzman | nel ruolo di | Matricola |
Maria Semple | ||
Matthew Grillo-Russell | nel ruolo di | Ragazzo al Mancala Hour |
Matthew Muzio | nel ruolo di | Operaio Edile |
Patrick Walsh | nel ruolo di | Pompiere |
Richard Jenkins | nel ruolo di | Sig. Hooten |
Robert K. Lambert | nel ruolo di | Daryl |
Saïd Taghmaoui | nel ruolo di | Traduttore |
Saige Ryan Campbell | nel ruolo di | Caitlin Corn |
Scott Wannberg | nel ruolo di | Bik Schottinger |
Shawn Patrick | nel ruolo di | Pompiere |
Sydney Zarp | nel ruolo di | Cricket |
Dopo essersi imbattuto in una serie di strane coincidenze, Albert Markovski decide di rivolgersi a Bernard e Vivian Jaffe, una coppia di metafisici esperti nelle questioni della vita e noti come 'Detectives Esistenziali'. I due iniziano ad osservare il loro cliente da vicino, analizzando il suo presente e il suo passato. Dalle loro ricerche emerge il rapporto conflittuale che Albert ha con Brad Stand, un giovane manager rampante dei magazzini Huckabees, il quale decide a sua volta di assumerli per sé stesso. I detectives passano quindi ad analizzare la vita di Brad e il suo rapporto con Dawn, la bella testimonial degli Huckabees. Albert decide allora di ribellarsi alle conclusioni dei detectives e si allea con un altro cliente della coppia, Tommy, e con la loro nemesi, la filosofa francese Caterine Vauban, per riuscire così a trovare in altro modo la giusta risposta alle sue domande...
"Il regista di 'I love Huckabees' tenta di giocare con la mente dei personaggi, come avviene nel bel Se mi lasci ti cancello, ma si ferma più in superficie di una cipria. Così come cerca le atmosfere di Wes Anderson, ma senza la mano di Wes Andreson. Sicché, in questo film non si ride abbastanza, né si pensa abbastanza. Non ci si innamora del protagonista, ma non si riesce nemmeno ad odiare l'antagonista. Fino al punto in cui ci viene spiegato che, nella vita, bene e male convivono: ma va?". (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 3 giugno 2005) "Qualcuno, a proposito di 'Three Kings', il suo secondo film dopo 'Amori & Disastri', sottolineò che David O. Russell era troppo sofisticato per il kolossal storico-bellico. Per 'I love Huckabees' ribaltiamo il concetto, perché l'autore sembra troppo scanzonato e preoccupato di inseguire gli standard di genere rispetto a un plot originale e denso di implicazioni esistenziali. Per raccontare la svolta nella vita di un ambientalista e le sue ossessioni, Russell ricorre al modello della commedia corale con digressioni drammatiche, con un occhio a 'Magnolia' per gli intrecci del destino e uno al thriller polanskiano. (...) Il nucleo centrale del film è costituito dalla spietata rivalità e dalla sfida psicologica tra i due, l'uno alter ego dell'altro. Russell dà il meglio quando punta sull'esplorazione delle zone oscure del Male, ma spesso prendono il sopravvento la sua smania di essere ironico a tutti i costi e il suo compiacimento narrativo. Il regista, insomma, cerca ma non trova un compromesso tra il prodotto indipendente e il modello delle majors. E l'invidiabile cast si trasforma in un boomerang, perché in questi casi le star evidenziano di più le fragilità e i limiti dei personaggi." (Alberto Castellano, 'Il Mattino', 4 giugno 2005)
Incasso in euro