Anno: 1973 Durata: 300 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:MINISERIE TV, STORICO
Regia:Silvio Maestranzi
Specifiche tecniche:-
Tratto da:ispirato a una storia vera
Produzione:RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA
Distribuzione:-
Renzo Palmer | nel ruolo di | Carlo Rosselli |
Pietro Biondi | nel ruolo di | Nello Rosselli |
Scilla Gabel | nel ruolo di | Marion Rosselli |
Nando Gazzolo | nel ruolo di | Eugène Deloncle |
Giacomo Piperno | nel ruolo di | Jean Filliol |
Arturo Dominici | nel ruolo di | Generale Duseigneur |
Vittorio Mezzogiorno | nel ruolo di | Jacoublez |
Orso Maria Guerrini | nel ruolo di | Ministro |
Cesare Barbetti | nel ruolo di | Funzionario del SIM |
Renato Mori | nel ruolo di | Méténier |
Sergio Rossi | nel ruolo di | Ispettore Jobard |
Vittorio Sanipoli | nel ruolo di | Capo della polizia francese |
Ivano Staccioli | nel ruolo di | Colonnello del SIM |
Elio Zamuto | nel ruolo di | Capo di Gabinetto |
Daniele Formica | nel ruolo di | Fauran |
Glauco Onorato | nel ruolo di | Esponente di Giustizia e Libertà |
Pierluigi Zollo | nel ruolo di | Agente Claude Marcel |
Michele Malaspina | nel ruolo di | Franchet D'Esperay |
Carlo Montagna | nel ruolo di | Colonnello Leustunau-Lacau |
Gianni Giuliano | nel ruolo di | Jean Bouvier |
Giorgio Piazza | nel ruolo di | Marx Dormoy, ministro |
Cinzia Bruno | nel ruolo di | Helene Besneux |
Luigi Casellato | nel ruolo di | Ispettore Mondanel |
Renato Turi | nel ruolo di | Giudice Istruttore |
Osvaldo Ruggeri | nel ruolo di | Marius |
Renato Calandriello |
Spagna, 1936. Carlo Rosselli, dissidente fuggito dall'Italia nel 1929 e rifugiatosi in Francia dove ha fondato il movimento Giustizia e Libertà, è corso in Spagna per combattere al fianco dei repubblicani contro i militari capeggiati da Francisco Franco. La sua voce risuona dalla radio di Barcellona e chiama a raccolta tutte le forze antifasciste europee. Tutte le sue attività, però, sono costantemente monitorate dallo spionaggio italiano. Per Mussolini, Rosselli è una spina nel fianco e per questo il duce, in contatto con gli agenti della "Cagoule", un'organizzazione paramilitare francese di estrema destra, decide di commissionare il suo omicidio. Dopo una lunga e accurata preparazione da parte degli agenti dell'Ovra della Cagoule, Carlo viene ucciso da quattro sicari in Normandia insieme a suo fratello Nello. Il loro omicidio, però, non rimarrà impunito...
"(...) E' fatto in sostanza molto bene, tiene d'occhio i canoni della 'suspense', ha molta presa spettacolare. Se il regista Silvio Maestranzi non si fosse lasciato sfuggire qualche neo, (...), l'opera si potrebbe collocare nel gruppetto delle migliori apparse in questi ultimi tempi in televisione. Precisa soprattutto è l'ambientazione, rievocata con sufficiente credibilità l'atmosfera di quei tempi (la guerra di Spagna, il perentorio affermarsi del fascismo), efficace il contrappunto con i filmati di attualità (...). Togliamo subito di mezzo il primo neo: quello che si riferisce a taluni attori incaricati di impersonare i 'fascisti': i 'fascisti' italiani e i 'fascisti' francesi, cioè i cagoulard. Anche Maestranzi è caduto nel solito tranello in base al quale i 'Nostri' debbono avere per forza delle facce buone, oneste (...), e gli 'altri' delle facce alle quali basta un niente (...) per risultare ambigue, infide, crudeli." (Mino Doletti, 'Il Tempo') "'L'assassinio dei fratelli Rosselli' (...) realizzato da Silvio Maestranzi con riuscito equilibrio: senza celarne la violenza, ma non cadendo in compiacimenti macabri (...)". (G.G.C., 'Corriere della Sera', 22 maggio 1974) "'L'assassinio dei fratelli Rosselli' (...) è stato realizzato in modo egregio da Maestranzi (...) con un'attenta scelta delle immagini che in aggiunta ai calibrati tempi interpretativi, sono state, (...) di sicuro effetto spettacolare per l'eterogeneo pubblico televisivo". (Vice, 'Il Tempo') "Il regista Silvio Maestranzi è riuscito a infondere nella narrazione drammaticità e tensione pur senza cedere quasi mai alla tentazione di puntare sugli elementi emotivi al solo scopo di impressionare o di commuovere i telespettatori. (...) Immagini e toni, qui, ci sono apparsi ben calibrati". (g.c., 'Controcanale')
Incasso in euro